La scuola è iniziata ieri e già la nuova arrivata si è integrata perfettamente nel mio gruppo, ha fatto amicizia con tutti, anche se a Ginevra e ad Allison non sta molto simpatica per colpa della sua elevata parlatina. Invece, a Liam sta più che simpatica, sembrano amici da una vita, anche Kevin si è stupito del loro legame. Io non ne sono geloso, ma Ginevra invece ne sembra molto infastidita da quello che c'è tra di loro. Martin, da quanto mi ha rivelato ieri sera a casa sua, si sente per messaggi con Zoe, ma non è nato niente tra di loro: solo una grande amicizia visto che sono molto simili come carattere. Per quanto riguarda me, mi sono innamorato del cane che hanno adottato nella famiglia di Martin. Adesso, andrò sempre a casa loro solo per il cane. È troppo bello e la mia migliore amica ha confermato su Instagram.
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PeterJohnson Io amo il tuo cane @MartinTurner
Leggi tutti gli 82 commenti: @Meg.Six: Me lo fai conoscere @MartinTurner? 😍 @MartinTurner: Sentite, @Meg.Six e @PeterJohnson, se volete stare con la mia cagnolona dovete sganciare 💰 @PeterJohnson: Che avido! @G.Harrison: 😂🔝 @G.Harrison: Ha ragione @MartinTurner. @PeterJohnson: Pfff, arriva la seconda avida del gruppo 🤦🏻♂️ @Meg.Six: Paga @PeterJohnson, tanto i soldi non ti mancano hahah @PeterJohnson: Ah ah ah, che simpatica che sei @Meg.Six. @Meg.Six: Lo so, non devi dirmelo tu 😊
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Mi siedo al mio posto, mentre Andrew mi informa che oggi arriverà una nuova insegnante che farà da supplente fino a secondo quadrimestre alla docente di Storia, che è andata in maternità. -Da quanto mi ha detto mio padre, è una vecchia-finisce, mentre si risistema sulla sua sedia. -Almeno è gentile? Scuote la testa serio:-Severissima. Apposto, sono fregato, e mi sa che quest'anno mi dovrò mettermi sotto con lo studio sennò come potrò fare gli esami a fine anno? Dio, quest'anno ci sono gli esami... Non ci voglio pensare. Sono nei guai essendo che sono uno che non ama studiare. Posso tornare in quarta? Odio tutta questa pressione.
La campanella suona e un minuto dopo, dalla porta, entra una donna dai lunghi capelli corvini legati in una coda alta. E ha un viso estremamente bianco e occhi di un verde smeraldo. Viso spigoloso, ma allo stesso tempo unico.
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Indossa una blusa bianca leggera che le fa vedere il reggiseno nero ed è ha due buchi sulle spalle, mentre le maniche si allargano alla fine. Una gonna del medesimo colore posta sopra i fianchi. E ala fine dei tacchi neri abbastanza alti. Si appoggia alla cattedra e mentre guarda tutti, uno per uno, incomincia a parlare:-Mi chiamo Scarlett Edertelin. -E chi è?-sbotta la voce di Allison, ma non mi giro nemmeno a guardarla. Ammetto, sono davvero ammaliato dalla bellezza di questa donna. È davvero una delle donne più belle che abbia mai visto. Sorride tranquillamente verso la bionda:-La vostra supplente di storia. -E quanti anni ha? -Allison-la ammonisce un ragazzo dietro di me-Non si chiedono queste domande a una donna! La donna appoggiata alla cattedra sorride rassicurante mentre guarda la mia amica:-Ho Ventun anni. -Li porta benissimo-commenta un altro ragazzo e, a mio malgrado, non posso fare a meno di essere d'accordo. -È giovane per insegnare-interferisce Allison. -Abbastanza, lo ammetto-ride la donna e anche molti ragazzi lo fanno di rimando-Ma sono riuscita a laurearmi con voti superiori alla norma, quindi ho trovato facilmente lavoro. Oltre che bella quindi è anche intelligente. Non ci credo. Mi avvicino all'orecchio del mio compagno di banco e gli sussurro:-Tuo padre o è cieco, o ha un grande senso dell'umorismo. Quest'ultimo annuisce.
Per il tempo seguente la donna si mette a leggere il nostro registro per poi chiedere a ogni ragazzo di presentarsi e dirgli quale parte della storia è interessato di più, del vecchio programma. Ovviamente molto dei miei compagni si scusano per la loro ignoranza, ma le assicurano che quest'anno saranno molto più studiosi. Dopo che Andrew ha balbettato la sua risposta, l'attenzione della donna finisce su di me e i suoi occhi incontrano i miei: e li trovo di una bellezza incredibile, eppure mi sembra di averli già visti... -E lei? Come si chiama?-mi domanda. -Si chiama Peter Johnson-parla, per me, Allison con voce infastidita. -Signorina Thord, lei ha già parlato, faccia parlare il suo compagno, presumo che sappia farlo da solo-interviene la nuova professoressa. Annuisco:-Mi chiamo Peter Johnson. -Bene-annuisce e mi sorride-Qual è stato il suo argomento preferito dello scorso anno? -La rivoluzione americana-le rispondo, mentre mi ricordo i pomeriggi passati in compagnia di Chiara, a studiare e ogni due per tre scambiarci dei teneri baci. Abbasso gli occhi sulla ragazza che tormenta i miei pensieri e, per la prima volta, incontro i suoi occhi e solo allora ci leggo dentro un mare di tristezza. -Interessante-commenta la donna-Sa' dirmi il perché? -Sì-inveisce un compagno alle mie spalle-Peter, dici cosa ti è piaciuto, visto che hai studiato e non che hai sputato la prima cosa che ti sei ricordato solo per fare bella figura davanti alla nuova professoressa. Mi giro e guardo il ragazzo alle mie spalle:-Non ti confondere con le persone, io a differenza tua ho studiato e mi sono guadagnato il mio posto, mio padre non ha pagato per farmi promuovere. Il mio compagno di classe sbianca e con uno sbuffo irritato, il ragazzo in questione, abbassa lo sguardo. Torno a guardare la docente e le spiego le motivazioni, e quando ho finito lei mi sorride per poi continuare con la presentazione di altri miei compagni.
La campanella suona ed è ora di andare a mangiare, ma prima che riesca ad uscire la voce della professoressa mi richiama all'interno dell'aula. -Ho sentito molto parlare di te-mi informa quando ormai anche l'ultima persona è uscita, adesso siamo solo io e lei. -Spero solo cose positive-scherzo, ma lei non ride. Mi ricorda qualcuno in questo momento. Questi occhi, questi capelli li ho già visti. Ma dove? Chi è? -Ti voglio solo dire una cosa-dice e fa un passo nella mia direzione, è più alta di me di qualche centimetro grazie ai tacchi che porta-Adesso qui ci sono io, e finché ci sarò io, dovrai rigare dritto perché anche al minimo sgarro vedrò di darti una giusta punizione. -È una minaccia? Scuote la testa e sorride furba-È un semplice avvertimento. Appena ha finito di parlarmi mi supera e, come è arrivata, se ne va. Non ci credo, non ci posso credere.