Capitolo 1

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SOULMATES

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SOULMATES

Essere una ballerina non era per niente un lavoro facile, soprattutto se avevi a che fare con dei personaggi famosi e dovevi abbandonare il tuo paese natale per viaggiare sempre, questo Lila lo sapeva bene. Da Taylor Swift a Lady Gaga, andare in tour con loro e sottoporsi ad ore e ore di prove, sperando di non sbagliare nulla. Inoltre, non sapevi mai se questo lavoro fosse stato per sempre: per un minimo infortunio la tua carriera sarebbe potuta andare in fumo per sempre, e non avresti saputo mai se finito un contratto ne avresti avuto un altro. Insomma, serviva qualcuno che ti appoggiasse in questo e che ti facesse sentire invincibile.

Quando nel 2012 Lila conobbe Harry per via di Taylor e della loro relazione, capì subito che fosse una persona d'oro. Da quella fredda sera di New York in cui si strinsero le mani per presentarsi non si sono più lasciati, nonostante la rottura tra lui e Taylor, all'epoca il "capo" di Lila. Erano passati ormai cinque anni ed Harry era diventato ufficialmente il suo migliore amico, così lei per lui. Ogni volta che Lila si sentiva triste, lui c'era per lei e viceversa. A causa dei loro lavori, vedersi era davvero dura ma facevano di tutto per cogliere quei pochi momenti che avevano per goderseli. C'erano tanti rumors su di loro, ma non se ne sono mai fregati nulla. Alcuni li credevano fidanzati, altri amanti, altri finalmente apprezzavano la loro pura e unica amicizia.

«A cosa pensi?» Melania posò un bicchiere fumante di cioccolata calda davanti a Lila. Scosse la testa per liberare la mente dai pensieri vari.

«Nulla di che, pensavo» sospirò appoggiando le mani sulla tazza, così da poterle riscaldare. Lila era a casa di sua sorella Melania, che viveva a Londra con suo marito George ed i suoi due piccoli: Annabeth e John. Non fu facile per la mamma vedere andare via tutte e due le sue figlie, ma non fece mai nulla per impedirle di seguire i loro sogni. Quello di Lila, la danza, quello di Melania semplicemente la famiglia. Amava stare a casa con i figli e dedicargli quante più attenzioni possibili. Seguire George qui, secondo Melania, era stata la scelta migliore per tutti.

«Come stanno andando le prove?» domandò Melania mentre si sedette di fronte alla sorella, davanti il grande tavolo in cucina.

«Bene, non sono così massacranti» disse Lila scrollando le spalle «è solo un piccolo show per Good Morning America, nulla di impegnativo» spiegò dopo. Tra qualche settimana avrebbe dovuto accompagnare Taylor ad esibirsi al Good Morning America per il suo album Reputation. Dire che quella donna fosse un genio era davvero riduttivo; Inoltre, era l'unica che c'era sempre per Lila nonostante lei non lavorasse sempre con lei. Poteva fidarsi di lei, la conosceva da anni ormai e le aveva sempre saputo dare buoni consigli. Lila l'avrebbe potuta definire come un'altra sorella. Durante quelle ultime faide con West e Kardashian avevano passato molto tempo insieme e, addirittura, Lila aveva avuto l'onore di assistere ad alcune incisioni dei suoi ultimi brani.

«Mia sorella è triste, lo riesco a percepire da un miglio e tu lo sai bene,» Melania incalzò, alzando il sopracciglio «quindi dimmi cosa c'è Lila». Inutile, Melania sarebbe stata sempre sua sorella maggiore. Lila sorrise debolmente prima di sbuffare.

«Nulla di così importante! È che non vedo Harry da un po' ormai, non ce la faccio più» disse poggiando il mento sul palmo della mano, mentre guardava sua sorella scuotere la testa mentre rideva.

«Sei seria? Siamo alla vigilia della vigilia di Natale e lui stasera arriva qui e tu? Sei triste?» domandò Melania retorica «sei sicura che non ci sia niente da parte tua?» incalzò, ancora più curiosa. Lila le lanciò un'occhiataccia, sapeva bene quanto potesse darle fastidio quell'affermazione.

«Mel sei mia sorella e ancora lo devi capire! Tra me e Harry non c'è nulla, ci vogliamo solo molto bene» disse Lila sicura di sè, mentre prendeva un sorso di cioccolata. La sorella si tirò un po' indietro con la schiena, mentre incrociava le braccia al petto.

«Sarà,» disse in un sospiro «ma una sorella poche volte sbaglia i suoi presentimenti» aggiunse, facendo un piccolo ghigno. Lila non poteva crederci.

Lila passò il resto della giornata a giocare con i bimbi, prima di tornare nella casa che aveva affittato qualche tempo prima in modo da avere un appoggio quando tornava a Londra senza dover elemosinare il letto a sua sorella.

Messaggio da: Harry
Dove sei? Io sono atterrato ora, voglio vederti!
H.

Lila sorrise. Finalmente dopo quasi un mese rivedeva il suo migliore amico.

Messaggio a: Harry
Sto andando a casa, se vuoi passa di qui per un caffè caldo. Non vedo l'ora di vederti anche io :)

Così si chiuse alle spalle la porta di casa, appoggiando poi le chiavi sul tavolino di casa. Si diede un'occhiata allo specchio che era posto sopra al tavolino d'ingresso: non stava poi così male, pensò. Essere la migliore amica di Harry portava Lila molto spesso al centro dell'attenzione: quando era con lui era costretta a lottare con mille paparazzi, cercando di non farsi male mentre loro urlavano cose che nemmeno capiva. Non era sempre una situazione piacevole, ed era per questo che la maggior parte delle volte preferiva starsene a casa... Quello che ancora Lila non riusciva a capire era che pian piano stava diventando un personaggio pubblico: la gente non la vedeva più solo come una ballerina ma anche come la migliore amica di Harry, di Taylor, ma soprattutto come un modello da seguire. I suoi followers su Instagram aumentavano ogni giorno di più così come la sua faccia sui giornali, le persone vedevano in lei una persona altruista, dolce e aperta. Sicuramente quest'immagine l'aveva potuta creare grazie all'insegnamento e all'esempio dei genitori, che le avevano insegnato a trattare le persone nel modo in cui avrebbe voluto essere trattata lei... forse fu anche un po' per questo che Harry scelse lei come persona di cui poter fidarsi ciecamente.

La ragazza si gettò sul divano e aspettò con ansia l'arrivo di Harry. Guardò nervosamente l'orologio e sembrava che i minuti non passassero mai, ma ecco che all'improvviso bussarono alla porta e non ebbe dubbi su chi potesse essere.

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