Capitolo 7

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CAPITOLO 7NEW YORK CITY

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CAPITOLO 7
NEW YORK CITY

Prendere un aereo privato a Lila era sempre piaciuto, nonostante l'avesse preso solo quando era con Harry. Aveva una certa libertà, poteva dire e fare quello che voleva e non doveva preoccuparsi di infastidire le altre persone, contando anche i bambini che piangevano ogni due per tre.

«Lil, perché non mi parli?» Harry sembrava disperato, erano sull'aereo da ormai undici ore, tra qualche minuto sarebbero dovuti atterrare.

«Harry, non abbiamo nulla da dirci» dichiarò scocciata. Guardò fuori dal finestrino, per Lila era così bello guardare il mondo da lissù, sembrava di poter comandare su tutto quando in realtà non era affatto così.

«Mi stai ignorando, mi hai ignorato tutta la giornata e non ne posso più» ammise il ragazzo, disperato, gettando la testa e facendola cadere sul sedile. Lila lo guardò con la coda dell'occhio, lui aveva gli occhi chiusi e le labbra serrate.

«Non mi è piaciuto il tuo comportamento, Harry» annunciò seria «prima non mi dici nulla di Kendall, poi mi fai passare il Capodanno con te ma sul punto cruciale mi dai buca per stare al telefono. Io capisco, Harry io lo capisco, davvero» la ragazza si girò verso di lui, che intanto aveva aperto gli occhi e l' ascoltava attentamente «io capisco che vorresti intraprendere una nuova relazione, che magari Kendall ti interessa davvero e tutto quello che vuoi, ma non mi piace essere trattata così, tu lo sai bene» dichiarò fermamente la bruna. Era molto difficile per lei dire questa cosa, a volte avrebbe voluto che le persone la capissero al volo senza che dovesse ogni volta esprimere i suoi sentimenti.

«Lil, ti ho già chiesto scusa, sono stato un coglione e mi dispiace, avrei dovuto bilanciare le cose ma non sentirti messa da parte... Kendall mi interessa, sì, vorrei qualcosa con lei, anche, ma tu resterai sempre la migliore per me e tu lo sai» disse accarezzandole la guancia. Lila sospirò mentre chiudeva gli occhi, beandosi del suo tocco «ci sarà un motivo se porto te alla prima londinese, no?» scherzò poi, facendola infatti ridere.

«Signori,» la voce dell'hostess li fece staccare immediatamente «siamo pronti per atterrare, siete pregati di allacciare le cinture» dichiarò la ragazza bionda sorridente. Lila le sorrise dolcemente, prima di annuire e seguire il suo ordine. Harry la guardò divertito mentre faceva lo stesso. Lila pensò che forse quest'ultima parte del volo non era andata così male.

«Sono sfinita e tra poco ho le prove» la ragazza si gettò sul letto della camera d'albergo. Ovviamente avevano due camere separate, anche perché la gente avrebbe avuto da ridire a riguardo, ma per adesso Harry le faceva compagnia nella sua. La vista dalla camera era bellissima, si vedeva davvero tutta New York. Lila penso di essere la ragazza più felice del mondo.

«Ti accompagno, ti va?» Harry si sedette al fianco di Lila, sul letto. Lei lo guardò sgranando gli occhi.

«Sei sicuro? Lo sai che ci sarà Taylor» dichiarò corrugando la fronte. Harry alzò gli occhi al cielo.

«Lil sei noiosa, io e Taylor siamo amici come prima» disse stendendosi sul letto, con le mani incrociate dietro la testa «poi voglio vederti ballare» ammise con nonchalance mentre era intento a guardare il soffitto. La ragazza sorrise, è proprio un cretino, disse nella sua mente.

Quando entrarono nella grande palestra allestita a palco quasi tutti i ballerini erano pronti, mentre Taylor parlava con il suo ragazzo Joe. Appena però Taylor si girò e vide Lila, iniziò a correre verso di lei.

«Lila! Mio Dio, da quanto tempo!» la accolse a braccia aperte e, effettivamente, si abbracciarono come se non si vedessimo da secoli «Non immagini quanto sia emozionata per domani» dichiarò sorridendo. La mora ridacchiò, Taylor aveva proprio tanta carica e Lila non potè biasimarla, provava esattamente lo stesso.

«Anche io sono emozionatissima, quest'album è una bomba e credo che il tour lo sarà ancora di più» ammise infatti, sorridente. Harry fece un passo avanti quasi per farsi notare, sorridendo debolmente.

«Harry, da quanto tempo, come stai?» Taylor fu presa alla sprovvista, chiaramente. D'altronde non si vedevano da anni.

«Taylor, Harry ci teneva ad accompagnarmi spero non sia un problema» Lila s' intromise per spiegare subito questa situazione e non potè non fare caso allo sbuffo scherzoso di Taylor.

«Non è per niente un problema, anzi volevo invitare anche voi alla mia festa stasera già che ci siete» la cantante fece spallucce. Lila guardò di sfuggita il suo migliore amico che corrugò la fronte, infatti subito dopo chiese «Che festa?»

«Beh è più una festa per il tour, con la performance di domani se ne apre una lunga serie che andrà fino al tour quindi festeggio stasera a casa mia, è alle 21... ci saranno tutti!» Taylor subito parlò sorridendo, mentre indicava gli altri ballerini che intanto si stavano riscaldando.
Lila boccheggiò per qualche secondo, quando sentì la mano di Harry dietro la sua schiena.

«Ci saremo» dichiarò il riccio poi, facendo l'occhiolino alla sua amica.

«Perfetto, ora dobbiamo proprio iniziare però» Taylor fece qualche passo indietro «Harry tu puoi sederti su quello sgabello, di fianco a Joe» indicò poi il ragazzo biondo con un berretto azzurro seduto su uno sgabello.

Harry annuì e, dopo aver guardato un'ultima volta Lila, andò a sedersi.

«Perché hai detto di sì per andare alla festa?» domandò Lila appena uscirono dalla palestra. L'esterno era pieno di paparazzi e la ragazza fu costretta ad aggrapparsi ad Harry per riuscire a scappare da loro ed entrare in macchina senza graffi. Appena furono dentro Harry borbottò qualcosa contro di loro e il fatto che stessero sempre sul sentiero di guerra, mentre gli artisti erano portati all'esaurimento.

«Comunque, tu avresti detto di no?» domandò Harry una volta partiti, riprendendo il discorso di qualche minuto fa. Lila fece per pensarci qualche secondo.

«No, avrei detto di sì» sbuffò alla fine, sapendo che ancora una volta la ragione andata a lui che infatti ghignò, sentendosi vittorioso.

«Non ho nemmeno niente da mettere, ho bisogno di una doccia imminente e sono già le 19:00» dichiarò frustrata. Si passò una mano in faccia, il jet leg la stava già annientando e l'idea di fare festa la sera la uccise ancora di più.

«Lil, sarai bellissima anche un sacco dell'immondizia addosso, quindi cosa ti frega? Non è mica una cena di gala» Harry scosse la testa, incredulo. Lila lo guardò scocciata, si poteva essere così pesanti?

Appena arrivano davanti la camera della ragazza, Harry la salutò con un bacio sulla guancia.

«Ci vediamo alle 20:30, va bene?» domandò poggiandosi alla porta con un mano, mentre l'altra la teneva nella tasca del giubbino. Lila annuì aprendo la porta, dopo aver infilato la carta.

«Mi raccomando non prepararti troppo o sembrerò una zingara» lo punzecchiò. Lui rise di gusto, spingendosi dal muro per fare qualche passo indietro.

«Posso dire lo stesso» urlò nel corridoio mentre andava via. Lila scosse la testa ridendo. Questo è il mio migliore amico, pensò prima di rinchiudersi in camera.

SPAZIO AUTRICE
Buongiorno ragazze, come state? Spero la storia vi stia piacendo, se volete potete passare a vedere anche l'altra sempre su Harry che si chiama "The Heart"
Baci xx.

soulmates // hs;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora