Capitolo 12

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CAPITOLO 12PRE

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CAPITOLO 12
PRE

5 Gennaio
Ore 7:30

Harry quella notte non aveva dormito per niente, continuava a pensare fosse per la première ma ogni volta gli venivano in mente le immagini della sera prima, quando aveva portato Lila a dormire e poi lei gli si era poggiata sul petto, augurandogli la buonanotte. Il suo cuore perse un battito, di nuovo, e si girò a guardarla. Aveva i capelli sciolti che cadevano sul cuscino, un braccio sotto di esso e l'espressione tranquilla. Sorrise a quella visione, si sentiva già meglio.

Aggrappò il telefono sul comodino posto di fianco al letto e poi scorse i messaggi.

Da: Kendall
Buona fortuna tesoro, sono sicura che andrà benissimo. Chiamami appena puoi.
Kendall xx.

Harry tirò un respiro profondo, non aveva proprio intenzione di rispondere a quel messaggio. Quel giorno si sentiva qualcosa che gli impediva di pensare ad altro se non alla ragazza che aveva di fianco. Non era la prima volta che dormivano insieme, ormai erano quasi abituati. Per nessuno dei due era un problema e nessuno dei due intendeva questo come qualcosa di sessuale, ma perché Harry ora stava pensando al corpo di Lila? È la mia migliore amica, andiamo!, pensò Harry.

Lila si mosse, aprendo leggermente gli occhi e trovando Harry che guardava il soffitto, col il cellulare sul ventre e le mani incrociate sul petto.

«Buongiorno» mormorò mentre si stropicciava gli occhi. Harry si volse a guardarla, sorridendole.

«Hey, buongiorno» sorrise ancora. Lila alzò di poco il capo, prima di mettersi nella stessa posizione dell'amico.

«Sei pensieroso?» Domandò poi, corrugando la fronte. Vedeva Harry estremamente preoccupato. Lui sospirò.

«Forse sì, non sono psicologicamente pronto alla première» mentì. Non osò pronunciare una parola sui suoi pensieri riguardanti la sera precedente nè del messaggio di Kendall.

«Harry, ci sono io con te. Ogni volta che ti sentirai ansioso, guarda me e io ti farò ridere in qualche modo» disse Lila prendendo la mano di Harry per poi stringerla, la sua voce era ancora impastata dal sonno. Harry si sentì finalmente tranquillo, mentre guardava gli occhi della sua amica brillare. Effettivamente, anche Lila si ritrovava a dover fare i conti con l'ansia: non voleva davvero apparire con Harry in pubblico, chissà le persone cosa avrebbero detto, nonostante tutti sapessero della loro amicizia. Lila pensò alla schiena di Harry vista la scorsa notte e si maledì mentalmente per aver pensato al suo migliore amico in quel senso. Così scosse la testa, per poi scostare la mano che intanto veniva accarezzata da Harry.

«Credo sia il momento di lavarsi, che dici?» Ridacchiò nervosamente Lila «io prendo il bagno degli ospiti, posso?» Domandò una volta saltata giù dal letto. Aprì velocemente la sua valigia che, grazie a Dio, Harry aveva posto nella sua stanza.

«Certo» semplicemente rispose il ragazzo «io vado a preparare due toast, poi mi lavo» disse poi dando un bacio nei capelli della ragazza, prima di scomparire di sotto. Lila non respirò per un secondo e non seppe perché.

«Siete pronti?» Noelle urlò appena entrò in stanza, abbracciando sia Lila che Harry. Era davvero troppo entusiasta, soprattutto perché avrebbe vestito Lila e non le capitava spesso dal momento che era Harry il suo cliente fisso.

«Lei è Daisy, la make up artist» disse presentando a Lila una ragazza bruna, bassina e con un grande sorriso sulla faccia. Entrambi furono felici di presentarsi. «E lei è Elizabeth, la hair stylist» Noelle presentò un'altra ragazza a Lila, stavolta lei era alta, con un taglio stravagante e le ciocche rosa e blu. Lila si complimentò con Elizabeth dei capelli e quest'ultima rise di gusto, prima di ringraziarla.

Lila sperò davvero di essere presentabile per quella giornata e ne ebbe la conferma quando riguardò il suo vestito. Non vedeva l'ora di indossarlo.

«Mettiamoci a lavoro, altrimenti non finiremo più» Noelle sbattette le mani velocemente, mentre Harry sbuffava alzando gli occhi al cielo. Infatti, ricevette una bella ramanzina dalla stylist. La migliore amica di Harry trovò il procedimento di trucco e parrucco estremamente noioso: non poteva muoversi, non poteva parlare.
Finalmente ci fu un momento di stacco, così potè scattarsi una foto allo specchio e pubblicarla.

@ lilred: emozionata. grata. in bocca al lupo xx

«Abbiamo quasi finito» sospirò Beth, ormai così si faceva chiamare, prendendo un'altra ciocca di capelli. Il telefono di Lila vibrò, illuminando lo schermo e lasciando intravedere il nome di Harry che intanto era al piano di sopra per prepararsi, mentre Lila aveva occupato tutto il soggiorno.

Da: Harry
Come fai ad essere sempre così bella? Ho appena visto la foto, vi state impegnando!

Il battito di Lila accelerò in un millesimo di secondo e sapeva bene che era stato provocato dal messaggio del ragazzo. Sorrise imbarazzata alla lettura del messaggio.

«Tutto bene?» Domandò Daisy, parlando a Lila dallo specchio. La ragazza annuì subito, nonostante stesse per svenire davanti alle altre. Si sentiva il cuore in gola.

A: Harry
Smettila di prendermi in giro, le ragazze sanno solo fare bene il loro lavoro ;)

Scrisse. Harry sbuffò una risata, nonostante si aspettasse una risposta diversa. Si guardò di nuovo davanti lo specchio, il suo completo nero a righe rosse gli calzava a pennello e si ritrovò a pensare se Lila avesse pensato lo stesso.

«Fatti fare una foto, sei bellissima!» Esclamò Noelle appena entrò nella stanza, seguita da Harry. Lila si sentì profondamente in imbarazzo quando Noelle la costrinse a mettersi in posa, d'altronde era una ballerina non una modella.

«Ora dobbiamo andare!» Esclamò Noelle prendendo la giacca e correndo verso la porta «ragazze grazie di tutto, sapevo che non mi avreste deluso» dichiarò abbracciandole entrambi.

Lila intanto si avvicinò ad Harry che la guardava sorridente.

«Stasera li sterminerai tutti» le sussurrò nell'orecchio, prima di lasciare un leggero bacio sulla guancia.

«Harry, no! Il trucco!» Esclamò Daisy disperata. Lila sorrise imbarazzata, mentre Harry le prendeva la mano.

«Scusami Daisy, non intendevo rovinare tutto il tuo lavoro» fece una piccola smorfia, mentre la povera ragazza si lamentava di quanto odiasse questo atteggiamento.
Harry concesse un occhiolino complice a Lila, prima di trascinarla fuori dalla casa. Il ragazzo non aveva mai visto qualcuna più bella di lei e aveva paura che questa consapevolezza si iniziasse a fare spazio insieme a qualche altro sentimento che non aveva mai preso in considerazione fino a quel momento. L'amore.

soulmates // hs;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora