Capitolo 41

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Il ritorno a New York fu traumatico, ero stata così bene ad Holmes Chapel (nonostante tutto) che ritornare alla normalità quasi mi spaventava. Ad Holmes Chapel mi sentivo a casa.

"Quindi, com'è stato?" Taylor parlò ancora, alla fine delle prove. Eravamo tornati Domenica, il Lunedì lo avevamo passato a riposare e il giorno seguente mi trovavo in sala per le prove con gli altri ragazzi, mentre Harry aveva un incontro di lavoro con il team per l'organizzazione del tour.

"È stato straziante, ma Harry sta reagendo bene" ammisi annuendo. Taylor mi guardò ancora una volta dispiaciuta, prima di prendere un sorso d'acqua.

"È successo altro?" Domandò poi, cambiando totalmente espressione. La guardai confusa, e lei sorrise compiaciuta.

"Non guardo troppo i giornali, ma vado su Twitter e Tumblr e beh... le foto parlano da sole" alzò le spalle sorridente. Le nostre foto erano già ovunque, non ci eravamo avvicinati tanto, eravamo stati abbastanza attenti, ma non ci comportavamo così di solito. Eravamo fin troppo intimi, e tutti lo avevano notato.

"Beh, diciamo che potrei essere la sua ragazza ora" ammisi e ridacchiai all'espressione sconvolta di Taylor, con gli occhi e la bocca spalancata "non è stato facile, sai meglio di me quanto sia difficile una relazione quando entrambi viaggiano e non sono mai a casa, ma per adesso va bene così" spiegai. Sembrò quasi che volessi convincere più me che Taylor, ero tremendamente spaventata. Taylor aprì bocca per commentare, ma la voce di Andrew ci distrasse completamente dal nostro discorso. Stava spingendo un carrozzino con dentro una bellissima bambina con un vestitino azzurro. Era biondina, i suoi occhi erano di un azzurro come il cielo e mi ricordava molto Baby Lux, la figlia della vecchia hair stylist degli One Direction.

"Lei è Maddie!" Esclamò Andrew sorridente. Avrei dovuto tenere Maddie per tutto il pomeriggio e non ero psicologicamente pronta. Fortunatamente, Harry mi avrebbe fatto compagnia. Taylor si avvicinò sorridente alla bambina, iniziando a giocarci.

"Allora la tieni tu? La verrò a prendere verso le venti" Andrew mi parlò, facendo il labbruccio. Scossi la testa sorridente.

"Sei assurdo" mi limitai a dire, prima di ricevere un abbraccio dal ragazzo. Il mio cellulare squillò, così lo tirai fuori dalla tasca per leggere il messaggio.

Da: Harry
Sono fuori, ti aspetto.
Ti adoro, come sempre.

Sorrisi alla vista del messaggio, prima di rimetterlo in tasca. Afferrai la borsa, poi mi avvicinai al carrozzino.

"Va bene allora, io vado, c'è Harry che mi aspetta fuori" annunciai, iniziando a fare marcia indietro. Taylor mi sorrise, salutandomi subito dopo.

"Poi mi racconterai" disse semplicemente.

Harry fece girare le chiavi nella toppa di casa mia, ormai era come se fosse anche casa sua. Avrebbe trascorso un altro giorno con me prima di tornare finalmente da lui. Borbottai qualcosa per far entrare il carrozzino in casa, lo scalino che precedeva l'ingresso iniziai ad odiarlo da quel momento.

"Ti aiuto" Harry disse semplicemente, prendendo il carrozzino dal lato opposto e alzandolo insieme a me.

Finalmente ci mettemmo comodi nel salone, Harry spostò il tavolino per appoggiare una coperta a terra con dei cuscini che formavano il perimetro di essa.

"Così non può farsi male" si giustificò, riferendosi a Maddie. Sorrisi alle sue parole mentre prendevo la bimba in braccio. Lei era così calma, pensai davvero che non avrei avuto problemi a tenerla anche per altri giorni.

"Maddie" la chiamai in un sussurro, mentre la sua manina stringeva il mio dito. Eravamo seduti sulla coperta, io ero tra le gambe di Harry -che poggiava le sue spalle contro il divano- e Maddie era proprio sopra le mie. Fortunatamente, ero in una posizione dove mi era possibile vedere anche la faccia del mio ragazzo, che ora aveva un'espressione terribilmente dolce.

"Maddie, dici 'ciao' "sussurrai la parola nella mia lingua madre, l'italiano, mentre prendevo la sua manina per fare il gesto del saluto. Harry mi accarezzò i capelli, prima di lasciarci un bacio.

"Amo il tuo accento e amo quando parli in italiano" mormorò quando spostò le labbra sulla mia tempia. Sorrisi imbarazzata, avevo mille farfalle nello stomaco. Improvvisamente mi proiettai nel futuro: immaginavo una possibile famiglia con Harry, lui come padre mentre faceva mangiare nostra figlia, mentre la coccolava e io che lo sgridavo perché la teneva troppo tempo in braccio invece di insegnarle a camminare.

Accarezzai il capo della bambina, troppo presa a giocare con il suo pupazzetto preferito.

"Credi che sarò un buon padre?" Domandò Harry tutto d'un tratto, quasi persi la testa. Mi voltai verso di lui lentamente, prima di sorridergli e lasciargli un bacio delicato a fior di labbra.

"Credo che sarai un padre perfetto, baby" mormorai e le sue guance si colorarono leggermente di rosa.

"Vorrei una femmina" parlò ancora, prima di afferrare la piccola manina di Maddie con l'indice e il pollice. La differenza di grandezza tra le loro mani era così grande che mi fece quasi piangere. Mi morsi il labbro, voleva davvero una femmina.

"Perché?" La domanda mi sorse quasi spontanea. Lui sospirò, pensandoci qualche secondo.

"Non lo so, ma so che sarei uno di quei padri assolutamente gelosi delle proprie figlie" scosse la testa ridendo. Risi anche io e immaginai una di quelle faide tra moglie e marito dove io gli dicevo di lasciare più spazio a nostra figlia, mentre lui si crogiolava nella gelosia.

"La tratterei come una dea, le darei tutto e non le farei mancare niente" mormorò, guardando ancora Maddie. Spostò lo sguardo su di me.

"Non fraintendermi, semmai dovesse capitarmi un figlio maschio lo amerei ugualmente, le stesse cose che farei per la femmina le darei anche al maschio, ma quando immagino il mio futuro mi vedo sempre con una bambina tra le mie braccia" sorrise, io invece ascoltavo le sue parole incantata. Amavo quell'uomo più di qualsiasi altra cosa al mondo e il fatto che iniziai a pensarlo come padre dei miei figli confermò il tutto.

"Baby?" Mi chiamò con il nostro nomignolo e mi scaldò il cuore. Mi voltai verso di lui, trovandolo già a fissarmi.

"Io credo di amarti" mormorò semplicemente, mentre incollava il suo sguardo magnetico nel mio, la sua bocca era leggermente schiusa. Il mio respiro si bloccò per un secondo, Harry mi aveva detto di amarmi dopo un discorso sui figli mentre una bambina era seduta tra di noi.

"Credo di amarti anch'io" mi limitai a rispondere in un soffio. Lentamente Harry si abbassò, arrivando a toccare le mie labbra. Fu un bacio estremamente dolce, dove Harry muoveva le sue labbra lentamente sulle mie, bagnandomele, mentre Maddie continuava a giocare con le nostre mani e con i nostri anelli: le due rose.

soulmates // hs;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora