UN MESE DOPO
14 Febbraio."Cosa farete oggi?" Domandai a Taylor ed Andrew. Come ogni volta dopo le prove, c'erano cinque minuti di chiacchierate dove parlavamo del più e del meno.
"Credo che starò a casa con Joe, non vogliamo uscire, sai, i paparazzi..." Taylor ammise e potei vedere della tristezza nei suoi occhi. La sua situazione era stressante, forse peggio di Harry. Era costantemente nell'occhio del ciclone ed i media erano sempre pronti ad incolparla per qualcosa. Per quell'era, infatti, Taylor aveva deciso di non farsi vedere troppo in pubblico se non per le cose necessarie e a Joe andava semplicemente bene così.
"Io sto organizzando una sorpresa a Tristan, lo porterò in una spa" Andrew parlò fieramente, facendo sgranare gli occhi sia a me che Taylor. Lui e Tristan andavano bene, non avevano ancora capito cosa potessero essere realmente perché il problema era sempre uno, per tutti: il tour.
"E bravo Andrew!" Ridacchiai dandogli un colpetto sul braccio. Lui scosse la testa divertito, prima di concentrarsi su di me.
"Ma vogliamo sapere di te, cos'ha organizzato il tuo Styles?" Domandò Andrew, alzando e abbassando le sopracciglia. Feci una smorfia, effettivamente non ne avevamo realmente parlato. L'indomani sarei dovuta partire, inoltre quella stessa notte -a mezzanotte- sarebbe uscito l'album di Harry e tutto questo elettrizzava sia me che lui. Non lo diceva, ma sapevo fosse molto preoccupato. Il cellulare vibrò nella mia tasca, così mi scusai con i due ragazzi per leggere velocemente il messaggio arrivato.
Da: Harry
Sono passato a casa tua, ho lasciato qualcosa sul letto. Ti passo a prendere alle venti, non fare domande. Ti adoro, come sempre.
H.Morsi il labbro inferiore cercando di non sorridere, ma fu inutile.
"Qualcuno sarà impegnato stasera" mormorò Andrew fingendo una piccola tosse. Rise subito dopo insieme a Taylor, mentre io aggrappavo la borsa.
"Forse hai ragione, Andrew" feci l'occhiolino, prima di salutare tutti e correre via. Avrei passato il miglior San Valentino della mia vita.
Corsi al piano di sopra, spalancando la porta della camera da letto. Sul grande materasso a due piazze c'era un lungo vestito bianco di raso, al suo fianco un mazzo di rose con una lettera poggiata al di sopra. Le mie labbra si schiusero dalla sorpresa, Harry era il fidanzato perfetto e ne stavo avendo la conferma proprio in quel momento. Con le mani tremanti afferrai la lettera, aprendola lentamente.
Cara Lila,
un anno fa non avrei mai pensato di passare questo giorno con te, San Valentino. Dalla prima volta che ti ho vista alla festa di Taylor, quando sei inciampata nei miei piedi a causa della tua sbadataggine, ho capito che saremmo stati inseparabili. Sei sempre stata una costante nella mia vita, nei momenti più belli c'eri tu. Ogni volta che finivo di incidere un pezzo e venivo complimentato per il lavoro fatto, chiamavo te. Ogni volta che vincevamo un premio correvo nel backstage, ancora con il trofeo in mano, e ti chiamavo. Sentire la tua voce mi faceva battere il cuore all'impazzata, ricevere i complimenti da te mi rendeva incredibilmente nervoso che quasi sembravo un bambino. Non conoscevo ancora i miei sentimenti, non me ne rendevo conto. Abbiamo giocato per anni a fare i migliori amici, ma a volte ti guardavo e l'unica cosa che volevo realmente fare era baciarti fino a perdere i sensi. Ti guardavo di nascosto, ho imparato ogni tuo singolo movimento in tutti questi anni. Pensavo di stare bene all'idea che qualcuno ti avesse come ragazza, alla fine ero solo il tuo migliore amico e anche io andavo in giro qua e là con altre ragazze, ma quando Andrew ha iniziato a gironzolarti intorno mi sono sentito una merda. Pensavo che avessi perso la mia occasione per stare con te e che tu una volta aver avuto Andrew mi avresti dimenticato, lasciandomi in disparte. Sembravo un ragazzino alle prime armi, ma immagino che significhi questo amare davvero qualcuno. Amore, paura, desiderio, sono tutte cose che sto provando con te e ogni giorno s'intensificano sempre di più. Non sono bravo a parlare dei miei sentimenti, preferisco metterli in musica ogni volta, ma sento di dirti che sei la mia donna. Lo sei sempre stata, me ne sto accorgendo solo ora. Sei sempre stata tu. Tu e solamente tu.
Ero troppo cieco per accorgermene ma ora lo so. Ora vedo, e vedo solo te al mio fianco.
Ti amo, ora lo so.
Ti amo come non ho mai amato nessuna, come non amerò mai più nessuna.
Non so cosa succederà, ma voglio che resti. Sempre.
Buon San Valentino, amore mio.Tuo per sempre,
Harry.Chiusi la lettera non accorgendomi di star piangendo. Harry aveva apertamente detto che mi amava. In una lettera. Con la sua bellissima calligrafia. Tirai un respiro profondo, avrei dovuto iniziare a prepararmi per cercare di non fare tardi.
Non avevo preparato niente per Harry, non avevamo intenzione di farci regali, ma iniziai a pensare che stessi sbagliando qualcosa. Ripensai alla lettera per tutto il tempo che impiegai per prepararmi. Mi voltai, guardandomi allo specchio. La seta era così soffice che il vestito cadeva leggero sul mio corpo, lo spacco sia apriva lungo tutta la mia gamba e i tacchi avevano delle piume sopra ad esse che quasi mi fecero scoppiare a ridere. Ripassai ancora una volta il mascara, ero pronta già da cinque minuti, così quando Harry confermò di stare ad aspettarmi giù non ci misi molto per uscire di casa.
Entrai in macchina velocemente, non avrei voluto foto da parte dei paparazzi nonostante sarebbe stato abbastanza normale.
"Ciao" soffiai quando mi sedetti in macchina. Harry si voltò a guardarmi lentamente, prima di sorridermi. Mi prese la mano, portandola alle sue labbra. Ormai baciare il dorso della mia mano come un vero galantuomo era diventata quasi un'abitudine.
"Sei bellissima, Lila" mormorò con un sorriso dolce, sembrava un bambino. Sbuffai una risata imbarazzata.
"Qual è il piano stasera?" Domandai, cercando di cambiare argomento. Ancora non avevamo parlato della lettera, avrei voluto aspettare il momento giusto.
"Mi conosci abbastanza da sapere che non te lo dirò" ridacchiò Harry, prendendomi in giro. Alzai gli occhi al cielo, ma poi mi fermai a guardarlo: i suoi occhi verdi erano puntati sulla strada, le sue labbra piegate in un dolce sorriso, il suo profilo era praticamente perfetto. Alcuni ricci gli ricadevano sulla fronte, quella sera erano indomabili. Mi accorsi solo in quel momento della sua camicia di seta bianco, aveva fatto in modo di farci vestire uguali e trovai questa cosa estremamente dolce. L'attenzione e la cura che Harry metteva in tutto ciò che faceva era disarmante. Lo guardai ancora una volta e, senza nemmeno accorgermene, sorrisi.
Lo amavo. Lo amavo con tutto il mio cuore.
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soulmates // hs;
Fanfiction"𝒩𝑒𝓁𝓁'𝒶𝓂𝑜𝓇𝑒 𝓇𝑜𝓂𝒶𝓃𝓉𝒾𝒸𝑜, 𝓅𝑒𝓇 𝒶𝓃𝒾𝓂𝑒 𝑔𝑒𝓂𝑒𝓁𝓁𝑒 𝓈𝒾 𝒾𝓃𝓉𝑒𝓃𝒹𝑜𝓃𝑜 𝒹𝓊𝑒 𝓅𝑒𝓇𝓈𝑜𝓃𝑒 𝒻𝓇𝒶 𝒸𝓊𝒾 𝑒𝓈𝒾𝓈𝓉𝑒 𝓊𝓃𝒶 𝒶𝒻𝒻𝒾𝓃𝒾𝓉à 𝓈𝓅𝒾𝓇𝒾𝓉𝓊𝒶𝓁𝑒 𝑒 𝓈𝑒𝓃𝓉𝒾𝓂𝑒𝓃𝓉𝒶𝓁𝑒 𝓉𝒶𝓁𝓂𝑒𝓃𝓉𝑒 𝓅𝓇𝑜𝒻𝑜𝓃�...