Capitolo 35

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Robin morì quella notte, verso le tre del mattino. Io e Harry venimmo svegliati dolcemente da Anne, che ci diede la triste notizia del peggioramento di Robin.
Harry quasi cadde dal letto per correre dal suo patrigno, seguito da me a passo svelto e Anne, ormai completamente rassegnata.

Robin faticava a respirare, ma non ci fu un attimo in cui non venne accolto dall'amore dei suoi familiari. Harry si sedette sulla sedia vicino al letto, prendendo la mano dell'uomo. Mi avvicinai al ragazzo, poggiandogli una mano sulla spalla per dargli conforto.

"Voglio— voglio cantarti questa canzone, sarà il mio prossimo singolo ma la dedico a te, papà" Harry parlò con voce rotta e il mio cuore si spezzò in mille pezzi. Robin non parlò, probabilmente non ne aveva le forze. Così Harry prese un bel respiro, poi iniziò ad intonare la canzone.

Just stop your crying
It's a sign of the times
Welcome to the final show
Hope you're wearing your best clothes
You can't bribe the door on your way to the sky
You look pretty good down here
But you ain't really good

Guardai Anne, ascoltare in silenzio e ad occhi chiusi la canzone. Una lacrima le solcò il viso quando Gemma l'attirò a sé, abbracciandola.

If we never learn, we been here before
Why are we always stuck and running from
The bullets?
The bullets
We never learn, we been here before
Why are we always stuck and running from
The bullets?
The bullets

Strinsi la presa di più sulla spalla di Harry, cercando di dargli quanta più forza possibile. Robin faticava a respirare, ma ascoltava attentamente la canzone ugualmente.

Just stop your crying
Have the time of your life
Breaking through the atmosphere
And things are pretty good from here
Remember everything will be alright
We can meet again somewhere
Somewhere far away from here

La melodia che portava la voce di Harry nella stanza ci cullava, accompagnando Robin nel suo nuovo viaggio al di là di questa terra. I miei occhi si riempirono di lacrime quando Robin abbozzò un ultimo sorriso, guardando poi tutti noi e dopo pochi secondi chiuse gli occhi lentamente.

We don't talk enough
We should open up
Before it's all too much
Will we ever learn?
We've been here before
It's just what we know
Stop your crying, baby
It's a sign of the times
We gotta get away
We got to get away
We got to get away
We got to get away
We got to get away
We got to, we got to (away)
We got to, we got to (away)
We got to, we got to (away)

Harry finì la canzone nonostante il padre non potesse più sentirlo, tra il pianto straziante di Anne. Piangevo ormai da tempo, non mi ero nemmeno accorta di quanto stessi piangendo fino a quando non partì un singhiozzo dalla mia bocca. Harry era lì, non pianse. O almeno, non come noi. Solo una lacrima solcò il suo viso, mentre la sua mano lasciava quella del padre per prendere la mia sulla spalla.

Harry non pianse nemmeno il giorno successivo e nemmeno il giorno dopo ancora, al funerale del padre. C'erano letteralmente tutti, anche i membri degli One Direction. La giornata passò tra un ringraziamento e l'altro, e la cerimonia fu molto intima e non troppo lunga.

"Harry, non credi che tu debba fermarti un attimo?" Domandai quando salimmo al piano di sopra. Harry era intento a levarsi la cravatta in un modo non del tutto calmo. In questi due giorni non aveva fatto altro che tenersi impegnato: faceva lunghe passeggiate, andava a correre, chiamava Jeff e progettava i suoi impegni di lavoro.

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