Non parlammo più di figli, né delle nostre dichiarazioni. Andrew era stato puntuale e alle venti era passato a prendere Maddie, che intanto non aveva fatto storie. Harry ed io fummo tristi di lasciarla andare, era davvero una bambina graziosa, ma alla fine ci arrendemmo all'idea. "Non vi preoccupate, ve la riporterò ogni volta che avrò problemi" aveva detto Andrew, e noi avevamo semplicemente riso.
La sera stessa, dopo cenato, facemmo un bagno caldo. Ci stavamo prendendo cura l'uno dell'altro nella vasca, Harry si preoccupava di massaggiarmi la schiena, io invece gli passavo delicatamente la spugna sul corpo.
Il giorno successivo passò liscio, entrambi andammo al lavoro, poi il pomeriggio ci impegnammo a vedere come cercare di evadere da questa situazione con i paparazzi. Ormai era inutile, tutti parlavano di noi e del nostro atteggiamento. In più, c'erano state delle foto di noi due insieme a Maddie e questo non aveva fatto altro che peggiorare le cose: alcuni arrivarono a dire che io e Harry avevamo adottato una bambina.
"Scegli un film" Harry mi disse dal divano. Guardai ancora una volta la mia libreria, prima di scegliere l'unico film che avrei visto e rivisto senza mai stancarmi: Chiamami col tuo nome. Corsi verso Harry una volta inserito il DVD, la maglia di Harry riusciva a coprire almeno fino a metà coscia.
"Mi piace da impazzire quando indossi i miei vestiti" ammise nel mio orecchio, prima di baciarmi tra i capelli. Sorrisi imbarazzata, continuai a ripetermi di non voler lasciare andare tutto questo.
"Quindi, cosa stiamo vedendo?" Domandò Harry in seguito, guardando lo schermo mentre le prime scene del film iniziavano a stagliarsi sullo schermo. Somewhere in northen Italy.
"Chiamami col tuo nome" annunciai "io amo questo film, mi riporta in Italia e questa cosa riesce a colmare un po' la mia malinconia... mi piacerebbe visitare i luoghi dov'è stato girato il film, in realtà" dissi quando mi rannicchiai meglio sul corpo di Harry, il suo braccio circondava il mio in una presa stretta. Non disse niente, semplicemente iniziammo a guardare il film nell'assoluto silenzio.
Due ore dopo io piangevo come una disperata davanti all'ultima scena: Elio era davanti al fuoco, aveva appena avuto la notizia del matrimonio di Oliver, e ora piangeva.
"Amore mi spieghi perché piangi?" Harry trattenne una risata, cercando di asciugare le mie lacrime. Risi anche io, sapevo di essere una completa stupida.
"Oliver avrebbe dovuto restare con Elio" annunciai tra i singhiozzi. Harry non riuscì più a trattenersi e rise, afferrandomi poi per la nuca e appoggiandomi sul suo petto. Iniziammo a parlare della storia d'amore dei due, Harry dichiarò di non aver mai visto un film così intenso e bello. Non tutti riuscivano a cogliere il significato, e questo mi dispiaceva. Inoltre, le ambientazioni davano una boccata d'aria fresca nella mia mente ormai troppo abituata a paesaggi cupi come quelli di Londra o New York.
Passammo la serata così, prima di cadere in un sonno profondo.
Mi svegliai nel mio letto ma non ricordavo di essere salita sopra, così corrugai la fronte.
"Buongiorno, baby" Harry parlò con la voce impastata tipica del mattino, non potevo avere buongiorno migliore. Mi voltai per sorridergli.
"Hey" soffiai, avvicinandomi a lui per dargli un bacio. Mi accarezzò la schiena lentamente, come solo lui sapeva fare.
"Devo tornare a casa, lo sai vero?" Chiese incerto, preoccupato della mia reazione. Presi un respiro profondo chiudendo gli occhi, poi annuii.
"Lo so, domani esce il singolo" ricordai. Non potevo essere più fiera, ero elettrizzata all'idea della carriera da solista di Harry, avrebbe potuto scalare le classifiche tranquillamente. Lui annuì, sorridendomi.
"Credo che daremo una festa domani sera, ci saranno tutti" annunciò "puoi portare anche Andrew, se ti va" . Sorrisi, non mi aspettavo una richiesta del genere.
"Va bene, gli parlerò, ma ora fila fuori da questo letto!" Esclamai sorridente, mentre cercavo di spingerlo via da me. Harry fece una smorfia contrariata, cingendo sempre di più le braccia attorno al mio corpo. Capovolse la situazione, prendendo il totale controllo su di me.
"Forse abbiamo un altro po' di tempo" ammiccò, parlando con voce profonda. Scossi la testa ridendo, i suoi tentativi di seduzione andavano sempre a buon fine, e così lo baciai per perderci poi l'uno nell'altra.
VENERDÌ
Bussai alla porta di casa Styles, a quanto pare la festa per l'uscita del singolo si teneva lì. Avevo ascoltato il singolo già una ventina di volte, e in quasi tutte avevo pianto. Avevo pianto perché le parole erano talmente belle da arrivare al cuore, ma soprattutto perché ricordai quella notte in cui Harry la cantò al padre, cullandolo nei suoi ultimi respiri.Dei paparazzi mi avevano seguita, chiedendomi di Harry, ma io avevo deciso di non rispondere a nessuna domanda. Avevo girato per Twitter, Andrew mi aveva fatto leggere alcuni dei tanti titoli di giornali accompagnate da foto di me ed Harry e avevo capito quanto la situazione si stesse facendo grande. Non c'erano prove schiaccianti, io e Harry eravamo stati abbastanza attenti, ma le persone non erano del tutto stupide e le fans di Harry sapevano cogliere anche il minimo dettaglio fuori posto.
Harry aprì la porta sorridente, aveva già un bicchiere di vino tra le mani. Lo abbracciai calorosamente, era l'unica cosa che potevo fare quando non eravamo in casa."Auguri H, te lo meriti" sussurrai nel suo orecchio. Harry affondò il volto nel mio collo, stringendomi così tanto da farmi mancare il fiato.
"E va bene, ma ora smettetela!" Mitch urlò dal salone. Cavolo, la stanza era colma di gente. Ci staccammo imbarazzati e quando Harry finalmente chiuse la porta alle sue spalle ci dirigemmo verso gli altri. C'era tutta la band, poi Jeff, Kid, Jeffrey, alcuni amici di Harry ed Andrew. Andrew???
"Andrew? Ma cosa stai facendo qui?!" Esclamai sconvolta, tutto mi sarei aspettata tranne che questo. Alla fine no, non gliene avevo parlato. Avrei mentito se avessi detto di non essermene completamente dimenticata.
"Sorpresa!" Andrew ironizzò, facendo degli strani gesti con le mani "Harry ha invitato anche me, sapeva che ti avrebbe fatto piacere" . Guardai Harry, che sorrise tranquillo.
"Era un modo per fare anche pace, immagino... Siamo partiti col piede sbagliato" mormorò guardandomi. Gli sorrisi dolcemente, stavo avendo tutto ciò che avevo sempre desiderato. Abbracciai Harry di nuovo, ringraziandolo, mentre tutto il resto della squadra ci fischiava e incoraggiava a scambiarci un bacio.
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soulmates // hs;
Fanfiction"𝒩𝑒𝓁𝓁'𝒶𝓂𝑜𝓇𝑒 𝓇𝑜𝓂𝒶𝓃𝓉𝒾𝒸𝑜, 𝓅𝑒𝓇 𝒶𝓃𝒾𝓂𝑒 𝑔𝑒𝓂𝑒𝓁𝓁𝑒 𝓈𝒾 𝒾𝓃𝓉𝑒𝓃𝒹𝑜𝓃𝑜 𝒹𝓊𝑒 𝓅𝑒𝓇𝓈𝑜𝓃𝑒 𝒻𝓇𝒶 𝒸𝓊𝒾 𝑒𝓈𝒾𝓈𝓉𝑒 𝓊𝓃𝒶 𝒶𝒻𝒻𝒾𝓃𝒾𝓉à 𝓈𝓅𝒾𝓇𝒾𝓉𝓊𝒶𝓁𝑒 𝑒 𝓈𝑒𝓃𝓉𝒾𝓂𝑒𝓃𝓉𝒶𝓁𝑒 𝓉𝒶𝓁𝓂𝑒𝓃𝓉𝑒 𝓅𝓇𝑜𝒻𝑜𝓃�...