Capitolo 51

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Cercai di essere serena e di mostrarmi felice per tutto lo show, la realtà era che non smettevo di pensare a quel bigliettino mandatomi da Harry. Era davvero ridicolo da parte sua spedirmi degli stupidi fiori con un biglietto di scuse, quella fu solo la conferma di quanto fosse arrogante. Pensava solo a sé stesso, ai suoi sentimenti, come se le mie idee e la mia personalità non esistessero.

HARRY'S POV
Stare solo. Questo era quello che dovevo imparare a fare dopo quella furiosa litigata con Lila in quella mattina italiana. Avevo lasciato che l'unica cosa davvero bella nella mia vita mi abbandonasse per sempre. Da quel giorno non avevo smesso di pensare a lei, ogni volta che poggiavo la testa sul cuscino ricordavo il suo volto pieno di lacrime che mi urlava contro.

Arrogante figlio di puttana, aveva urlato tra le lacrime e non poteva avere più ragione. L'avevo lasciata per la paura di rovinare tutto dopo a causa della distanza, e la realtà era che avevo solo peggiorato le cose. L'avevo fatto per il nostro bene, ma ora stavamo male entrambi. Sapevo che piangeva giorno e notte, che anche solo al sussurro del mio nome i suoi occhi si riempivano di lacrime, proprio come me. Tutto questo lo sapevo perché parlavo con Andrew, il nostro rapporto si era stretto di più negli ultimi tempi ma potevo sentire l'astio nella sua voce ogni volta che accennavo a Lila.
Ero sul letto dell'hotel, il tour stava andando benissimo e cercavo a tutti i costi di reprimere la mia tristezza davanti alle fans, dovevo tutto a loro. Pagavano i biglietti, facevano ore di viaggio e di file per vedermi ed il minimo che potessi fare era far sì di creare uno show al livello delle loro aspettative.
Il cellulare squillò, facendomi sobbalzare.

"Andrew?"

"Sì, sono io" lo sentii sospirare "Harry, mi spieghi il tuo problema?" Il suo tono di voce era terribilmente serio. Mi alzai, mettendomi a sedere sul letto.

"Cosa intendi?" Domandai confuso.

"Mi sembra assurdo il tuo comportamento, stai facendo del male a Lila e nemmeno te ne accorgi. Ho letto il bigliettino, e sai perché Harry? Perché dopo averlo letto con il magone alla gola, Lila mi ha ordinato di gettare tutto" tuonò dall'altro capo del cellulare ed il mio cuore smise di battere per qualche secondo.

"Che—che significa che ha gettato tutto?" Il mio fiato era decisamente corto. Andrew sospirò indispettito, Lila mi odiava. Mi odiava ed era tutta colpa mia, della mia inutile paura.

"Credo— Harry, credo che tu debba fare pace col cervello. Lila non merita questo, non merita il male che le stai creando per colpa delle tue insicurezze" Andrew parlò ed ancora una volta un brivido mi accarezzò la schiena. Buttai giù il magone che si stava formando nella gola. Avrei voluto avere Lila accanto a me per tutta la vita, ma ero convinto che quello non fosse il tempo giusto per noi. Avevamo vissuto così tanto in così poco tempo, era entrata sotto la mia pelle senza chiedere il permesso ed ora ne pagavo le conseguenze. Eravamo sbagliati, il tempo lo era. La mia mente era un totale casino, mentre il cuore apparteneva solo ad una persona. Lila.

LILA'S POV

"Lila, posso parlarti?" Taylor entrò in stanza quando le diedi il permesso dopo che lei bussò alla porta, chiudendola lentamente alle sue spalle. Si avvicinò titubante verso di me pronunciando quella frase, mentre ero sul letto pensando ancora a come sarebbe stato se Harry fosse stato accanto a me. Ero ai limiti del ridicolo e mi maledivo mentalmente per questo. Ero una debole, non riuscivo ad andare avanti e quello che mi faceva più male era il pensiero di Harry totalmente indifferente a tutta questa situazione. Stava bene anche senza di me e si permetteva di mandarmi fiore come se niente tra noi fosse successo.

Annuii distratta, continuando a guardare al di fuori della finestra. Taylor si sedette ai piedi del letto, guardandomi.

"Come stai?" Domandò in un soffio, potevo sentire il suo sguardo bruciare su di me. Sbuffai una risata amara.

"Mi chiedo cosa sia andato storto, se qualcosa fosse andato diversamente ora come saremmo" mormorai quando mi voltai a guardarla. Aveva i capelli legati una piccola coda dietro la nuca, la sua frangia leggermente mossa le ricadeva sulla fronte.

"Pensavo che fosse davvero la persona giusta per me. Insomma, era il mio migliore amico, conosceva tutto di me e io di lui. Era tutto troppo bello, e la mia paura è subito diventata realtà nel momento in cui ha preferito abbandonarmi per la distanza. Avrei dato tutto per lui, Taylor. Sarebbe— sarebbe stato divertente se lui fosse stato l'unico, l'unico della mia vita" sentii la mia gola seccarsi improvvisamente. Far passare i giorni senza sentire nemmeno una volta la sua voce era dura, ma sapevo che ce l'avrei fatta. In un modo o nell'altro, dovevo farcela.

"Ti ammiro, Lila" Taylor annunciò guardandomi intensamente "quando tu ed Harry vi siete incontrati per la prima volta noi eravamo quasi già al capolinea, in voi vidi qualcosa di strano, qualcosa che vi legava e nemmeno vi conoscevate... Il motivo della nostra rottura non furono le ragazze che Harry portò a letto, lui non l'avrebbe mai fatto. Certo, non era tipo da relazioni stabili all'epoca, ma lui è troppo buono per arrivare a quello. Il motivo della nostra rottura fu che entrambi eravamo consapevoli della nostra situazione, due cantanti di fama mondiale non sono fatti per stare insieme. Troppi chiacchiericci, troppe persone che si mettevano in mezzo tra di noi, ma voi siete diversi. Ho sempre saputo che sareste diventati qualcosa e, segretamente, ho sempre tifato per voi. Harry ti guardava in modo troppo intenso per riuscire a nascondere i suoi sentimenti, mentre tu eri troppo presa nel convincerti che fosse solo un amico per notare i suoi occhi. Lila, tu sei una ragazza forte, decisa e soprattutto coraggiosa, ma non è detto che le persone attorno a te lo siano. Siamo giovani, tutti abbiamo delle paure, alcuni non hanno nemmeno le idee chiare e forse Harry è uno di quelli. Ho sempre pensato che voi due foste una sola persona, una sola anima, ma forse questo non era semplicemente il vostro momento" Taylor parlò ininterrottamente, ma solo alla fine si avvicinò di più a me e mi prese la mano, intrecciandola con la sua. Trattenni le lacrime, ma una di esse mi tradì cadendo sulla mia guancia.

"Ho questa paura fottuta che lui possa dimenticarsi di me, dimenticare tutto quello che abbiamo passato insieme, al di fuori della relazione. È come se dovessi imparare a vivere di nuovo, stavolta senza di lui" annunciai tristemente tra le lacrime che ormai scendevano sul mio viso. L'espressione di Taylor si rattristò tutto d'un colpo, prima che lei si sporgesse verso di me per accogliermi in un forte abbraccio.

soulmates // hs;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora