Capitolo 49

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A/N: vi conviene far partire la canzone...

Baby, don't try to leave me
I want you to try to love me
I don't know I'm not the person that you're looking for
I could give you the world
And everytime you ask me
I'll stay with you, only you
Cause it's right
I can't say goodbye.

LILA'S POV
Feci del caffé, d'altronde mi trovavo in Italia. Mi era mancata terribilmente, guardai fuori dalla finestra e le immagini dell'adolescenza passata con le mie amiche di scuola riaffiorarono nella mia mente, facendomi scaldare il cuore.

Sospirai, afferrando la macchina fotografica poggiata ancora sul tavolo dalla sera prima e con il cavetto la collegai al cellulare. Volevo assolutamente portare con me la foto con Harry davanti al portone: cavolo, la ragazza ci sapeva proprio fare con le fotografie. La guardai e riguardai sorridendo come un ebete, non ero mai stata più felice di così e si vedeva dai miei occhi che brillavano guardando l'unico uomo della mia vita. Era assurdo tutto ciò che era successo in quel lasso di tempo, eravamo passati dall'essere migliori amici a fidanzati in così poco tempo che ancora dovevo realizzare del tutto. Harry come ragazzo era totalmente perfetto: si prendeva cura di ogni cosa, era costantemente attento ai dettagli, riusciva a scaldarti il cuore anche solo con una singola frase.

Sentii dei passi arrivare nella cucina dove io ero seduta, ancora con la fotocamera tra le mani. Harry entrò in cucina quasi barcollando, era ancora mezzo addormentato, i suoi capelli avevano ormai vita propria e il suo broncio mattiniero si faceva spazio sulla sua faccia.

"Buongiorno" mormorai dolcemente, sorridendo. Harry alzò lo sguardo verso di me, abbozzando un sorriso. Conoscevo Harry da una vita ormai, sapevo benissimo quando stava forzando un sorriso.

"Buongiorno" si limitò a dire, versandosi un po' di caffé. Scrutai ogni suo movimento, era così distante da farmi gelare il sangue nelle vene.

"Harry, cosa succede?" Mi alzai di scatto, agitata. Stava iniziando ad innervosirmi, ma lui si girò lentamente verso di me, sospirando.

"Dobbiamo parlare" annunciò, facendo perdere un battito al mio cuore.

Dobbiamo parlare, è una frase conosciuta come presagio di sventura. Di solito, il 'dobbiamo parlare', non è seguito mai da una buona notizia. Buttai giù il magone che iniziò a salire senza nemmeno un apparente motivo.

"Di cosa?" Domandai con un filo di voce, temendo la risposta. Harry sospirò una seconda volta, prima di poggiare la tazzina di caffè sul piano della cucina e appoggiarsi con le mani ad esso. Mi guardò per degli istanti che mi sembrarono anni, senza dire una parola.

"Di noi" mormorò "Lila, questi giorni con te sono stati i più belli della mia vita, mi hai fatto provare e continui a farmi provare cose che non avrei mai pensato di avere dentro di me, ma dove ci porterà tutto questo?" Parlò e giurai che la sua voce si ruppe ad un certo punto. Lo guardai con la bocca schiusa, in silenzio. Sapevo già dove sarebbe andata a finire questa conversazione, ma cercai di convincermi che fosse solo una mia paranoia.

"Che significa, Harry?" Mi limitai a chiedere.

"Siamo perennemente in tour, non ci vedremo per quanto? Mesi interi? Non riesco a stare senza di te nemmeno per un giorno, Lila, figuriamoci per sei mesi!" Esclamò ovvio, gettando le braccia all'aria.

"Harry, hai deciso tu di iniziare tutto questo!" Urlai arrabbiata. Lui aveva iniziato tutto, lui mi aveva portato in Jamaica, lui mi aveva baciata, lui aveva dichiarato di amarmi. Cazzo, era lui.

"Lo so, lo so cazzo! E non mi pento di niente, tutto quello che ho fatto l'ho fatto perché lo sentivo, perché mi devi credere se ti dico che ti amo.. ma non riesco a vedere una vita normale per noi, non quando siamo lontani per mesi! E quando poi ci rivedremo? Come faremo a tornare alla quotidianità?" Il suo tono di voce si alzò, la sua voce era piena di rabbia -immotivata- ma soprattutto dolore. Cercai di reprimere le lacrime, non avrei voluto piangere davanti a lui.

"Siamo sempre noi, Harry! Lo hai sempre detto, come puoi dimenticarlo ora?" La mia voce si spezzò, e non potei fermare quella lacrima che scese sulla mia guancia. Mi maledissi mentalmente, ero stata una stupida.

"Sei la persona più importante della mia vita, Lila... non avrei mai voluto che questo accadesse, ma non vedo altra scelta" mormorò affranto. Mi stava ancora guardando, mi guardava mentre io morivo lentamente davanti a lui. Mi aveva appena lasciato e l'aveva fatto nel modo più crudele possibile: mi aveva dato tutto e ora per lui era così semplice dirmi addio... Tirai su col naso, facendomi forza.

"Tu hai fatto l'amore con me a Parigi, avendo già dubbi su di noi?" Domandai in un soffio. Ero stata presa in giro tutto questo tempo? Harry guardò i suoi piedi nudi, e forse questo già mi fece capire tutto.

"Dimmelo, Harry, almeno questo me lo devi" tuonai seria in un filo di voce. La delusione che stavo provando non avrei saputo descriverla a parole, sentivo solo il mio cuore contorcersi.

"Sì" ed uscì così lentamente dalla sua bocca che non potei fare altro che scoppiare a piangere proprio davanti a lui. Harry portò di nuovo il suo sguardo su di me, cercando poi di avvicinarsi ma io mi ritrassi.

"Lila, io—"

"No, tu niente Harry. Mi hai preso per il culo per tutto questo tempo, tutta questa vacanza per te è stata solo una passeggiata con una tua amica mentre io ero qui pensando che noi stessimo bene! Hai fatto l'amore con me a Parigi sapendo quanto significasse per me, mentre avevi già in mente di lasciarmi qui! Tu— tu sei diabolico, Harry, e io ti odio profondamente per questo! Hai deciso tu di iniziare, di provarci, e ora mi stai escludendo e gettando via come se la mia opinione non contasse a niente! Tu—- tu sei un arrogante figlio di puttana!" Gli urlai contro con tutta la voce che avevo in corpo, volevo sapesse quanto mi avesse danneggiato in così poco tempo. Avrei dato tutto per lui, sarei arrivata in capo al mondo per lui... ma non era ricambiato. Pensavo ci sarebbe potuto essere davvero un finale felice per la nostra storia, i due migliori amici che scoprono l'amore che provano l'uno per l'altro, ma la verità era che non c'era nessun finale felice riservato per me ed Harry. A lui non interessavo davvero, o almeno non come lui interessava a me.

Misi una mano sul cuore, per qualche secondo credetti di star male davvero. Sentivo il mio stomaco lacerarsi mentre salivo le scale a due a due, aggrappandomi al passa mano per non cadere e piangere fino a perdere i sensi. Velocemente misi qualcosa addosso che non riconobbi nemmeno, prima di buttare tutti i miei vestiti nella valigia mentre le lacrime appannavano la mia vista. Harry non salì a cercarmi, probabilmente non l'avrebbe mai fatto. Volevo scappare, da tutto e da tutti. Volevo andare via da quella casa, via da Harry, via da quel posto che era stato scenario di uno dei peggiori momenti della mia vita. Così con la valigia nella mano corsi giù, tra le preghiere di Harry che dicevano di non andare via. Quasi non mi venne da sbuffare una risata amara: mi aveva appena lasciata e ora mi pregava di restare, facendo finta di interessarsi? Che storia divertente.

Aprii la porta con forza, prima di asciugarmi le lacrime e voltarmi indietro. Harry mi guardava con le lacrime agli occhi e pensai che non potesse essere più bugiardo e falso di così.

"Non cercarmi più, Harry" e lasciai per sempre quel posto che non sembrava più casa. Harry non era più la mia casa.

soulmates // hs;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora