CAPITOLO 11
BUONANOTTEQuando il giorno dopo atterrarono all'aeroporto di Londra, Jeff li accolse sorridenti all'uscita, insieme a numerosi paparazzi, ovviamente...
«Ragazzi! Sono così felice di vedervi, com'è andato il viaggio?» Jeff aiutò i ragazzi con i borsoni, di certo non entravano tutti nei sedili posteriori dell'auto. Così, Harry ne infilò qualcuno nel bagagliaio, dov'era giusto che stessero.
«Stancante» ammise Lila una volta salita in macchina. I flash delle macchine fotografiche quasi accecavano i tre ragazzi, così Jeff partì senza esitare nemmeno un attimo.
«Ho visto che hai trovato un nuovo amico, Lila» Jeff incalzò, mentre dava un'occhiata dietro grazie allo specchietto retrovisore. Lila sentì le sue guance andare quasi a fuoco, prima di spostarsi una ciocca di capelli indietro.
«Ma no, cioè in realtà sì—» sbuffò «Si chiama Andrew, anche lui è un ballerino di Taylor e abbiamo deciso di pranzare insieme mentre Harry era con Kendall» dichiarò Lila, facendo attenzione a marcare bene l'ultima parte della frase. Harry non sapeva, dal canto suo, come sentirsi a riguardo. Si aggiustò sul sedile, prima di sospirare. Quell'Andrew non lo vedeva per niente di buon occhio e non riusciva a spiegarsi il perché. Certo, l'idea che Lila potesse intraprendere una relazione con lui gli faceva venire il voltastomaco, probabilmente era troppo stupido per meritare una come lei. Decise di non pensarci.
«Piuttosto, è tutto pronto per domani?» Domandò Harry rompendo l'argomento precedente. Jeff sorrise di poco.
«Vedo che sei impaziente, Harry» sghignazzò, Lila pensò quasi che lo stesse prendendo in giro «comunque sì, sia il tuo vestito che quello di Lila sono pronti. Domani ci ritroveremo tutti a casa tua entro le nove del mattino, per mezzogiorno ci avvieremo così saremo lì giusto in tempo» dichiarò mentre era intento a guardare la strada «ah e, Lila, ovviamente Noelle ti ha procurato anche una make-up artist e un hair stylist, non potevamo farci trovare impreparati» aggiunse alla fine. Lila sentiva già il cuore in gola, era abituata alla popolarità ma non aveva mai fatto un red carpet simile.
«Va bene» mormorò semplicemente, con un filo di voce. Harry la guardò sott'occhio, le sembrò preoccupata ma il suo orgoglio gli impedì di rassicurarla: c'era qualcosa che ultimamente lo tormentava ma non sapeva cosa.
«Resti qui?» Domandò Harry una volta entrati in casa. Lila poggiò le valigie a terra, tirando un sospiro.
«Mi farebbe comodo, sai— per domani» disse semplicemente, mentre faceva spallucce. Harry annuì, prendendo di peso anche la valigia della ragazza e dirigendosi di sopra. Lila scosse la testa, ancora non riusciva a capire cosa ci fosse in Harry che non andava. Si sedette sul grande divano di casa Styles, aspettando il suo migliore amico. Lo sentiva aprire gli armadi, borbottare qualcosa. Era talmente stanca però, che non si interessò minimamente per decifrare le sue parole. Improvvisamente sentì Harry scendere le scale velocemente e, prima di riuscire a capire qualcosa, quest'ultimo si fiondò su di lei, abbracciandola.
«Ti voglio bene, Lil, sei la persona più importante della mia vita» mormorò nei capelli della ragazza. Lila non capiva questo cambio repentino di umore nè tantomeno ne era felice, ma decise che per quel momento bastava così e semplicemente ricambiò l'abbraccio.
«Ti voglio tanto bene anche io, Harry» dichiarò sciogliendo l'abbraccio «ora vieni qui» sussurrò tirandolo verso il divano. Così il ragazzo appoggiò la testa sulle gambe della ragazza, mentre con il resto del corpo si stese sul divano. Si sentiva finalmente coccolato dalla sua migliora amica, che intanto gli accarezzava i capelli. Appena però ricordò di Andrew un senso di ansia pervase Harry, ma cercò poi di scacciarlo in qualsiasi modo.
Lila si svegliò perché qualcosa fece muovere il suo corpo ed effettivamente, quando aprì gli occhi, si trovò in braccio ad Harry intento a salire le scale.
«Che ore sono?» Biascicò con il gli occhi semi chiusi. In quel momento, riusciva semplicemente a sentire la presa forte di Harry su di lei e il suo profumo.
«È l'una e mezza, ci siamo addormentati» mormorò mentre continuava a camminare.
«Potevi svegliarmi, non dovevi prendermi in braccio» disse la ragazza quando poggiò la testa sulla spalla del suo migliore amico. Harry sbuffò una risata prima di posarla delicatamente sul letto.
«Non riesci nemmeno a parlare» costatò, allontanandosi lentamente. Lila aprì di poco gli occhi e potè vedere il ragazzo togliersi la camicia ed i jeans per gettarli sulla sedia, mettendosi dopo dei pantaloncini e una maglietta a mezze maniche. Trovò il suo migliore amico estremamente bello e pensò a Kendall, sicura che l'avrebbe sognata quella notte.
«Posso metterti il pigiama?» Domandò poi Harry quando si avvicinò di nuovo a Lila, che intanto aveva chiuso gli occhi velocemente per non farsi scoprire. Ci aveva pensato un po' su, in realtà, ma poi si arrese. Annuì lentamente, così Harry sussurrò un semplice «okay» prima di poggiare i vestiti sul comodino e iniziare a spogliare la ragazza. Lila si sentì nervosa nonostante il dormiveglia, quella situazione la stava imbarazzando ma allo stesso tempo piacendo e non riusciva a capire perché.
Anche Harry, dal canto suo, tremava leggermente mentre cercava di non puntare troppo il suo sguardo sul corpo della ragazza. Fece tutto velocemente per paura di sentire qualche lamentela e fare qualche figuraccia, poi si mise a letto, al suo fianco. Non si era mai sentito così, era sicuro di questo.Sorrise quando Lila si girò sul suo lato, abbracciandolo e poggiando la testa sul suo petto.
«Buonanotte Harry» biascicò con la bocca impastata. Harry si sentì perdere un battito e, ancora una volta, non capì perché.
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soulmates // hs;
Fanfiction"𝒩𝑒𝓁𝓁'𝒶𝓂𝑜𝓇𝑒 𝓇𝑜𝓂𝒶𝓃𝓉𝒾𝒸𝑜, 𝓅𝑒𝓇 𝒶𝓃𝒾𝓂𝑒 𝑔𝑒𝓂𝑒𝓁𝓁𝑒 𝓈𝒾 𝒾𝓃𝓉𝑒𝓃𝒹𝑜𝓃𝑜 𝒹𝓊𝑒 𝓅𝑒𝓇𝓈𝑜𝓃𝑒 𝒻𝓇𝒶 𝒸𝓊𝒾 𝑒𝓈𝒾𝓈𝓉𝑒 𝓊𝓃𝒶 𝒶𝒻𝒻𝒾𝓃𝒾𝓉à 𝓈𝓅𝒾𝓇𝒾𝓉𝓊𝒶𝓁𝑒 𝑒 𝓈𝑒𝓃𝓉𝒾𝓂𝑒𝓃𝓉𝒶𝓁𝑒 𝓉𝒶𝓁𝓂𝑒𝓃𝓉𝑒 𝓅𝓇𝑜𝒻𝑜𝓃�...