Capitolo 26

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Lila si svegliò a causa del suo cellulare che non smetteva di suonare, facendo svegliare così anche il ragazzo che aveva al suo fianco.

"Ma che diavolo è?" Biascicò Harry, la voce ancora impastata dal sonno che Lila trovava estremamente sensuale. La ragazza, controvoglia, si sedette sul letto per poi allungarsi verso il comodino, afferrando il cellulare e portandolo all'orecchio senza nemmeno vedere chi fosse.

"Pronto?" E sbadigliò subito dopo.

"Lila! Finalmente rispondi, dove sei?" Janet, la sua manager, parlò velocemente dall'altro capo del cellulare.

"Ciao Janet" farfugliò "veramente io sono in Jamaica, con Harry" fece una smorfia, aspettandosi già un rimprovero da parte della donna. Janet non era cattiva, non interferiva con la vita privata di Lila, non le vietava nulla, ma era molto pignola sul lavoro.

"Come in Jamaica? Quando avevi intenzione di dirmelo?!" Esclamò infastidita. Lila si portò una mano in fronte, tirando poi i capelli all'indietro dalla disperazione.

"Hai ragione, mi sono completamente dimenticata di informarti. Mi dispiace" ammise semplicemente, seriamente dispiaciuta. Si morse il labbro dall'ansia e un po' anche per la vergogna, non voleva deludere Janet. Harry si sedette al fianco di Lila, confuso. La ragazza posò lo sguardo su di lui, che aveva la fronte corrugata, e abbozzò un sorriso.

"Va bene, ascolta," sospirò spazientita la donna "tra una settimana ti voglio qui a New York, Taylor farà uscire le date del tour e dovranno iniziare le prove. Intesi?" Lila cercò di ascoltare quanto più possibile il discorso di Janet, ma i baci che Harry le stava posando sul collo e poi su tutto il resto del corpo non l'aiutavano affatto.

"Tra—tra una settimana a New York. Si— si va bene" balbettò Lila, cercando in qualsiasi modo di allontanare Harry, che intanto sorrideva beffardo.

"Lila, sicura di stare bene?" Domandò Janet, chiaramente confusa. Lila se la immaginava con la fronte corrugata, un cipiglio confuso sulla faccia, la mano sul fianco destro e tutto il peso spostato su una gamba.

"Sì va tutto bene, allora ci vediamo a New York!" Esclamò entusiasta, nell'intento di convincere Janet che andasse davvero tutto bene, e poi attaccò.

"Ma sei pazzo?" Esclamò quando chiuse la chiamata e si girò verso Harry. Lui alzò un sopracciglio, sorridendo ancora beffardo.

"Erano dei baci innocenti" si giustificò, e Lila non ci credette neanche per un momento. Alzò gli occhi al cielo, sorvolando il discorso.

"Chi era?" Domandò poi Harry, cingendo il busto della ragazza con le sue braccia e tirandola giù con lui, sul letto.

"Janet," sospirò Lila "tra una settimana dovrò tornare a New York per iniziare le prove per il tour di Taylor" annunciò dispiaciuta. Harry fece una smorfia triste, prima di passarle una mano tra i capelli con dolcezza.

"Io resterò qui altri cinque giorni" la informò. Lila annuì, lei sarebbe partita lasciandolo qui e solo all'idea di doversi separare da lui le metteva angoscia e... ansia.

"Lila, cosa c'è?" Harry parlò di nuovo, conosceva troppo bene Lila per non sapere che stesse pensando a qualcosa.

"Quanto durerà?" Mormorò Lila, guardando altrove. Harry non capì molto bene, infatti la guardò interrogativo.

"Questi giorni in Jamaica sono stati bellissimi e quelli che ci restano sono sicura che saranno ancora più belli, ma quando io tornerò a New York cosa succederà? Faremo finta di niente? Come se questa vacanza non ci abbia stravolto totalmente?" Disse, riportando lo sguardo sul ragazzo. Harry si sentì morire al solo pensiero di quelle parole, teneva a Lila più di qualsiasi altra persona al mondo. Era tutto per lui, come se fosse stata un membro della famiglia. Perdere lei avrebbe significato perdere tutto. E lui non voleva.

"Non lo so," sospirò "cercheremo di trovare un punto, immagino" ammise semplicemente, essendo a corto di parole. Harry non avrebbe mai immaginato di arrivare ad un punto dove avrebbe dovuto cercare di instaurare un rapporto diverso dall'amicizia con Lila, eppure...

Lila annuì insicura, così Harry le passò di nuovo una mano tra i capelli, arrivando ad accarezzarle la linea della mascella.

"Hey," la richiamò mormorando "tornerò a New York invece che a Londra, e staremo insieme ancora un po' fino a quando non dovremo partire" le prese dolcemente il mento, facendola voltare verso di lui.

"Piccola, guardami" sussurrò cercando il suo sguardo, e finalmente lo trovò, connettendosi perfettamente "siamo io e te, ricordi?" e Lila sorrise, annuendo.

"Siamo sempre io e te" e Lila sembrò più rassicurare sé stessa. I volti dei ragazzi si avvicinarono sempre di più, fino a quando Harry non decise di porre definitivamente fine alla distanza, gettandosi sulle sue labbra. Lila respirò profondamente, con gli occhi chiusi, beandosi del tocco delle labbra del ragazzo. Si lasciò andare, lasciò che quei pensieri che l'assillavano abbandonassero la sua testa per qualche secondo. Avrebbe dovuto vivere il presente.

Quel letto era troppo grande per due che non riuscivano a staccarsi l'uno dall'altro, sia Lila che Harry avevano bisogno di sentirsi, di far toccare le proprie pelli. Ancora prima che tutto quello accadesse, quando dormivano insieme Harry era solito abbracciare Lila da dietro e addormentarsi a cucchiaio, ed entrambi stavano bene.

Harry si staccò dolcemente da lei, non voleva andare oltre. Non perché non volesse, ma perché per la prima volta pensò che forse fosse troppo presto. Voleva Lila con tutto lui stesso, ma non voleva che lei pensasse che Harry stesse con lei solo per il sesso. Non era così. Non sarebbe mai stato così. Così la ragazza si appoggiò di nuovo al suo petto, in silenzio, mentre Harry accarezzava i suoi lunghi capelli.

"Lila" Harry la chiamò, avendo come risposta un semplice mugugno.

"Oggi non ti ho ancora detto una cosa" ammise a bassa voce. Lila potè sentire il battito cardiaco di Harry accelerare, così alzo il capo verso di lui.

"Cosa?" Chiese curiosa. Harry sorrise dolcemente, osservandola.

"Ti adoro" ed era così. Harry adorava Lila, in tutti i sensi possibili. Quell'agitazione della prima fase dell'innamoramento era la parte preferita di Harry, e provarla con Lila era quasi qualcosa di unico.

SPAZIO AUTRICE:
A questo succederà un altro capitolo tra pochissimo, quindi non perdetevelo :)
Baci xx.

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