capitolo 2

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G:Oddio scusami davvero, non avevo notato di essere così vicina alla porta
X:Si ok, ma stai attenta, potresti farti davvero male la prossima volta
G:Grazie e scusami ancora
Imbarazzata presi tutto il mio bagaglio ed entrai sotto il suo sguardo vigile; devo essere sincera però che non era affatto male: capelli castani tendenti al biondo sulle punte, pearcing sia al naso che alla lingua e occhi marroni.
Spero che Milano mi dia soddisfazioni.
Entro e vedo una Eleonora che mi viene incontro con un aspetto esaurito
E: Ti stavo cercando da tutte le parti, dov'eri finita? Ti volevo presentare un mio amico ma doveva andare via di fretta
G:Peccato, sarà per la prossima volta dai
In cuor mio però ero contentissima, non avevo nessuna voglia di approcciarmi a gente nuova in quel momento, volevo semplicemente concentrarmi su quel ben di dio che mi ritrovavo davanti: donuts, torte di tutti i tipi, cornetti e così via.
Dopo una lunga meditazione scelsi un bel donuts al cioccolato e una spremuta d'arancia e ci sedemmo ad un tavolo appartato.
G:Allora Ele dimmi, com'era la Francia?
E:Fantastica, ma soprattutto i ragazzi non erano affatto male
Dicendo ciò mi fece un sorriso ammiccante e io seppi dove voleva andare a parare.
E:E tu Gaietta? Nessun ragazzo ancora ha fatto breccia nel tuo cuore?
Sentii le guance andarmi a fuoco e abbassai di getto lo sguardo iniziando a sbiascicare qualcosa che io a malapena capii.
E:Si ok ho capito, ora raccogli all'arrembaggio le tue cose che ti porto a visitare Milano.
Devo dire che le foto non le fanno onore: Milano è una città magnifica, non paragonabile a Firenze per i monumenti, però resta comunque un no so che di magico; e mentre io mi ero imbambolata con i miei pensieri sentii Eleonora urlare contro un ragazzo
E:Leleeeee!
E iniziò a fare dei gesti con le mani a dir poco penosi e imbarazzanti; ma ciò nonostante il ragazzo si girò e le sorrise.
L:Eleeee!
E come nei peggiori film americani partì la corsa uno verso l'altra a braccia aperte in slow motion con i capelli al vento.
Non appena squadrai meglio il ragazzo notai che era quello che mi rimproverò davanti al Mc Donald's e sentii man mano i miei ormoni che gridavano l'Halleluja.
L:Ma tu non sei quella a cui ho dato una portata sulla schiena?
G:Già hahah
*ecco perfetto, sei qui da un'ora o poco più e la tua figuraccia l'hai fatta, complimenti brava*
L:Non volevo essere scortese ma se fossi stata un'anziana sarei stato nella merda e avrei voluto evitare
*Dio ma cosa sta dicendo?*
G:No, non preoccuparti.

FATE || Lele GiaccariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora