capitolo 22

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Incinta?
Mi voltai verso di lei sconvolto e la vidi molto triste; cioè alla fin fine io avrei voluto un figlio da lei, ma non pensavo a questa età, avevamo ancora una vita davanti e ora un bambino nella nostra vita non ci voleva proprio
Dottore: Comprendo il fatto che siate sotto choc e non lo biasimo, vi lascerò un po' di tempo per decidere cosa volete fare, dopodiché tornate e vediamo cosa fare.
Mi alzai ancora sconvolto prendendo per mano Gaia che stava tremando
L:Grazie mille dottore
Dottore: Intanto vi do degli antidolorifici che dovrà prendere per alleviare il dolore e le nausee due volte al giorno
L:Grazie ancora
Il viaggio in macchina fu un silenzio tombale.
Lo volevo quel bambino, sarebbe stato ipocrita negarlo, ma come coppia eravamo abbastanza pronta per affrontare una simile responsabilità?
Avevo i miei dubbi.
Arrivati davanti a casa spensi il motore della macchina e mi voltai verso di lei
L:Come ti senti?
G:Sconvolta
L:Però non so come sia potuto succedere, abbiamo usato le precauzioni
G:Sei sicuro che quel preservativo non fosse scaduto?
L:Non lo so, sta di fatto che ora siamo qui e dobbiamo prendere una decisione per il nostro futuro
G:Non sono affatto sicura Lele, siamo ancora troppo giovani e la nostra relazione non è così matura da permetterci di prendere una responsabilità così grande.
L:Lo so, ma tu lo vorresti un figlio?
G:Sinceramente sì
L:E lo vorresti con me?
G:Si
L:Allora teniamolo, siamo giovani si, ma innamorati alla follia. Questo figlio lo ameremo in egual modo anche se le cose non dovessero procedere bene, ci saremo sempre. Anche se ovviamente spero di restare uniti per sempre.
Gaia si girò e mi baciò in modo passionale, era meraviglioso pensare che avrei creato una famiglia con questa donna.
La mia donna.
G:Allora è un si
L:Non vedo l'ora di avere nostro figlio qui dietro in macchina e poterti avere accanto.
Mentre lo dissi mi scese una lacrima, sarebbe stato un sogno.
Un sogno meraviglioso.
Anche a Gaia scese una lacrima e mi stampò un altro bacio.
L:Come lo diciamo ai ragazzi?
G:con discrezione
L:Giusto
Entrammo a casa e tutti si avventarono su di noi per chiedere le situazioni di Gaia; io la osservai come per cercare il suo consenso e lei annuì.
L:DIVENTEREMO GENITORI
Tutti ci guardarono con le bocche aperte
T:Seri?
D:Oddio diventerò zio
G:Dategli il mio nome
E:OMMIODDIO MA CHE CAZZO DITE, AVRÒ UNA NIPOTINA BELLISSIMA CHE CHIAMERETE COME ME, ADORO
G:Ele calmati, non sappiamo nemmeno di che sesso sarà
Io mi avvicinai a lei e le sussurrai
'Speriamo femmina, così prende tutto dalla madre'

FATE || Lele GiaccariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora