capitolo 35

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Le strinsi la mano che erano minuscole in confronto alla mie. Giocai un po' con uno dei tanti anelli che aveva nell'indice e mi sciolsi in un sorriso. Mi era mancata tutta questa normalità.
Dopodiché mi sorse una domanda e solo dopo averla detta mi pentii
L:Secondo te potremmo mai riprovarci una seconda volta?
G:A fare cosa?
L:Beh sai, dopo Alex non credo tu sia pronta ma sappi che a me piacerebbe veramente tanto formare una famiglia con te
Cercavo di rimediare al mio errore invano, ormai sul suo volto era apparso un sorriso malinconico e dopo vari secondi di silenzio disse
G:Forse un giorno molto più in là, ora come ora no
L:Giusto, scusami
G:Figurati, era una domanda legittima
L:Mi sei mancata così tanto, sai? Ogni giorno lo passavo a letto piangendo e ogni volta che mi squillava il telefono speravo con tutto il cuore fossi tu. Dopo un po' ci ho perso le speranze, le ho perse fino al giorno in cui tu mi scrissi veramente, cambiai veramente tanto.
G:Mi dispiace di non averti scritto prima, avevo seriamente bisogno di un po' di tempo per me, avevo bisogno di riflettere su tutto quel casino; ma alla fin fine sono qui, con te, ed è tutto ciò che importa.
Però ora voglio sapere un po' di questi mesi oltre alla depressione più assoluta.
Qualcosa di nuovo?
L:Non so, ah no si invece, è ritornata la mia ex
G:Quella ex?
L:Già
G:Ah
Era visibilmente infastidita e la cosa mi faceva impazzire, era bellissima più del solito quando si ingelosiva.
G:E cosa è successo?
L:Ci siamo baciati
G:Pure, vedo che allora ti sei dato da fare
L:Hahaha, stavo scherzando. Ha visto che ero diventato una mummia e ci ha rinunciato
G:Ah meno male
L:Gelosa eh?
G:Chi, io? Nah
L:Sei gelosa marcia
G:Ok, forse un po' si
L:Un po' tanto
G:La smetti?
L:Dillo che sei gelosa
G:Forse
L:Dillo
G:Ok, si sono gelosa
L:E perché?
Aveva intuito benissimo a cosa miravo e nonostante ciò non voleva cedere
G:Perché si
L:Muoviti
G:Perché mi sei mancato?
L:Solo?
G:Perché ti amo
L:Gaia
G:Si?
L:Ti amo anche io
Mi fece un bel sorriso che illuminò tutto il bar
L:Ti devo dire un'altra cosa che non so se ti farà molto piacere
G:Tipo?
L:Per tutti questi mesi sono stato in contatto con i tuoi genitori che mi aggiornavano settimanalmente sulle tue condizioni
Mi lasciò la mano e mi maledii una seconda volta per la mia boccaccia
L:Mi dispiace

FATE || Lele GiaccariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora