capitolo 17

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Sapevo che avrei ricevuto una ramanzina madornale ma sinceramente non mi interessava molto; mi importava solo di Gaia che si trovava nella camera affianco.
L:So che ho fatto una cagata ma Chiara mi ha dato da bere non so quanto e non ci ho visto più
D:Tu sai ciò che penso, ubriaco o no, la cosa non giustifica nulla, per me sempre un tradimento resta
T:Io ti capisco, ma vaglielo a spiegare tu a quella povera ragazza che piange da ore chiusa in quella stanza.
Mi si strinse il cuore, era da ore che piangeva per me e non potei far altro che buttarmi di peso sul divano e iniziare a piangere come un bambino; non mi importava nulla degli altri, non mi importava se potessi risultare ridicolo, non mi importava nulla di nessuno.
Gian si alzò e mi abbracciò
G:Io lo so che tu supererai anche questo
L:Grazie mille Gian
In quel momento aprì la porta Chiara e tutti si avventarono su di lei, insultandola in tutti i modi, sopratutto Diego che sembrava il più deluso di tutti.
In quell'esatto istante uscì dalla sua camera anche Gaia con gli occhi gonfi dalle lacrime.
*Cosa avevo fatto*
Si rivolse ai ragazzi e gli sorrise scuotendo la testa come se dicesse di smetterla, poi si rivolse a me e a Chiara e le scese una lacrima, prese una bottiglietta d'acqua e se ne tornò in camera.
T:Raga non so voi ma io non ce la faccio a vederla in questo stato.
G:Nemmeno io
D:Chiara, prendi le tue cose a vattene via, subito.
C:Stai scherzando?
D:No, vai via
Io rimasi fermo a fissare la porta dalla quale sparì per rifugiarsi in camera. Non potevo ancora credere di aver rovinato una cosa così bella in così poco tempo, ci avevo messo mesi ad averla mia e ora non poteva nemmeno vedermi.
Chiara provò a giustificarsi ma non servì a nulla, gli altri erano convinti della decisione e sinceramente li ringraziavo.
Mi distaccai dal gruppo e andai in camera 'nostra', mi avvicinai alla porta e la sentii singhiozzare ma non potevo più sentirla così bussai
G:Chi è?
L:Amore sono io
Aprì la porta affacciandosi. Solo ora potevo capire quanto avesse pianto
G:Tu non permetterti mai e dico mai più di chiamarmi amore. Tu non meriti di amare, sai soltanto distruggere le persone e ti sto odiando ogni secondo che passa anche se ti amo alla follia. E sai cos'è la cosa peggiore? Che non mi esci dalla testa anche se vorrei.
Ci rimasi di stucco
L:Ascolta lei mi ha fatto bere troppo, non riuscivo a capire ciò che stavo facendo e non mi stavo accorgendo di nulla.
Detto ciò mi chiuse la porta in faccia

FATE || Lele GiaccariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora