capitolo 19

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G:Oddio scusate, ho sentito un rumore e sono venuta a vedere cosa fosse
L:Resta
D:Gaia, so che é difficile ma ti prego, abbiam bisogno di te
G:Ok
X:comunque io mi chiamo Francesca
G:Piacere Gaia
X:L'ho trovato disperato mentre beveva e ho ben pensato di prendergli il telefono e contattare uno di voi
Gaia girò la testa nella mia direzione e mi guardò con un sorriso dolce
G:Ok dai, ci potete lasciare soli un attimo?
Diego e Francesca abbandonarono il salotto ma prima di andare, entrambi mi lanciarono uno sguardo di fuoco
G:Stai meglio? Sei pallido
L:Sisi sto molto meglio
Poco credibile dal momento in cui non riuscivo ad alzarmi per sedermi.
Gaia rise dolcemente e mi disse
G: Mi dispiace per come ho reagito, d'altronde non è stata colpa tua
L:No, potevo gestire molto meglio la situazione e rifiutare quei drink
G:Beh, questo è vero
Mi era mancata da morire e vederla sorridere dopo tanto tempo era una delle cose che mi erano mancate di più in quest'ultimo periodo.
L:Ritorniamo come prima?
G:Non lo so, le mie intenzioni erano semplicemente quelle di perdonarti ma non sono sicura che possa funzionare
L:Maddai che stronzata, perché?
G:Perché non posso stare con la paura che da un giorno all'altro salti fuori un'altra tua ex e rovini ancora tutto di nuovo.
L:Chi mi da la sicurezza che invece non ci sia un tuo ex che rovini tutto?
Ecco, ho fatto un altro sbaglio
G:Scusa? Se mi capita un ex davanti e so che sono fidanzata, in primo luogo chiarisco le cose e se vedo che continua a provarci, non accetto certamente da bere da lui.
L:Hai ragione, scusa. Però seriamente, sono seriamente deciso a fare funzionare tutto questo perché mi piaci da impazzire e non sopporto l'idea di non averti con me
Gaia abbassò lo sguardo e fissò il pavimento per pochi istanti.
G:È l'ultima volta
Ha detto che è l'ultima volta? Vuol dire che mi da un'altra possibilità?
Balzai in piede dal troppo entusiasmo anche se mi accorsi che fu una brutta idea quando ebbi un forte capogiro che mi costrinse a sedermi di nuovo; Gaia si preoccupò e si alzò subito per accertarsi che io stessi bene ma la rassicurai immediatamente.
L:Era un si?
G:Vediamo, chiedimelo una seconda volta
L:Vuoi essere la mia ragazza?
G: si, ma ti prego, non mi deludere mai più
L:Mai
Le stampai un bacio molto casto sulle labbra. Improvvisamente mi sembrò di dimenticare tutto ciò che era accaduto fino a quel momento e tutto il dolore sopportato.
Ero finalmente felice

FATE || Lele GiaccariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora