capitolo 14

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G:Chi si crede di essere, Miss Mondo per caso?
Eravamo ben 10 minuti che Gaia urlava da sola e mi dispiaceva vederla così, sembrava molto delusa.
C:Scusa cuore, ma puoi urlare meno e continuare ad invidiarmi sempre di più?
Disse Chiara uscendo dal bagno in intimo, lo stava facendo apposta ma non la degnai nemmeno di uno sguardo, non si meritava nulla e poi ora avevo Gaia.
Quest'ultima infatti mi lanciò un'occhiata come per assicurarsi che non la stessi guardando, e quando vide che stavo fissando solo lei si tranquillizzò e abbassò il tono.
G: Ti prego Chiara, non voglio litigare ma ti chiedo un favore: potresti non girare mezza nuda per casa? Ci sono ragazzi fidanzati e non credo che alle ragazze piaccia questo spettacolo.
C:Oh tesoro, ma sono tutti abituati a vedermi così, chi più chi meno, vero Lele?
Disse facendomi un occhiolino.
Rivolsi lo sguardo a Gaia e la su faccia stava diventando viola, così capii che dovevo fare o dire qualcosa.
L:Chiara, vai a metterti qualcosa addosso e non girare più per casa mezza nuda.
Sbatté i piedi e se ne andò mugugnando una cosa tipo 'io ti disteuggo'.
Ero preoccupato, sapevo che stava tramando qualcosa, ma non capivo cosa.
Gaia mi guardò con uno sguardo dolce e mi disse
G:Le, dobbiamo stare attenti
L:Ci stavo giusto pensando
Diego entrò saltellando e fischiettando e, facendo una mossa strana, si catapultò davanti a noi urlando
D:Stasera si va in una festa
Entrambi facemmo un urlo bambinesco alzando le mani.
Mi girai verso di lei che stava ridendo e mi incantai a guardarla, era anche troppo per me e certamente non si meritava.
Arrivò la sera molto velocemente e tutti eravamo nelle rispettive camere a scegliere cosa metterci per la sera.
Io optai per una semplice camicia bianca e un paio di pantaloni neri e ogni abito che Gaia indossava, anche se la rendevano uno splendore, glieli bocciavo tutti a causa della 'lunghezza'.
L:Vogliamo andare in mutande già che ci siamo?
G:Oppure già che ci sono ci vado in tunica
L:Simpatica
G:allora scegli tu
Andai davanti al suo armadio e rimasi a dir poco sotto choc
L:e tu non hai nulla da mettere?
G:no
L:ma stai scherzando?
G:No e ora sceglimi un abito dai
Esaminai tutti i vestiti che aveva e alla fine optammo per un abitino nero molto carino, nemmeno troppo corto
L:Ora mettilo
G:Ok voltati
L:di questa storia ne dobbiamo riparlare
G:Si va bene, ora girati
L:Si ok, per-Wow
Era fantastica, quell'abito le stava un incanto.
G:Ora andiamo alla festa e bada bene di non far cavolate
L:Giuro
Non avrei dovuto giurare purtroppo

FATE || Lele GiaccariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora