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Quando le cose si accavalavano e intrecciavano fra di loro, iniziavo ad innervosirmi e formare un muro tra me e tutto il resto. Era una mia esigenza avere tutto chiaro ed essere preparata. Nonostante dessi il mio meglio sotto pressione e riuscissi a sorprendere molti con questa bizzarra capacità, me per prima, a volte semplicemente era troppo. -E inoltre ti chiedono gentilmente di presentare il premio di miglior canzone dell'anno.- le rose dorate mandate dal Mtv erano belle sì, ma sapevo che molto probabilmente le avessero mandate a più persone per assicurarsi la presenza e quindi le visualizzazioni. Sempre per via di quel evento sembrava che tutta Milano volesse un abito su misura. Solo che potevano sognarlo: io per prima ero ancora senza e avevo dei lavori da terminare. Mannaggia a me che avevo accettato di andarci a quel Award show, di solito frequentavo solo quelli più dignitosi o direttamente gli after party. Parlando di questi ultimi non avevo ancora deciso quale attendere. -E Taylor Mega ha mandato un'e-mail dove chiede se è possibile avere un mini abito per la serata. E dice che può incontrarti quando vuoi per le misure e per un caffè.- Hannah leggeva i suoi appunti con una faccia stranita: ormai mi conosceva e sapeva che quel messaggio era da buttare e quella Taylor da tenere lontana. Forse mi aveva scambiata per Zara o H&M che vestivano cani e porci. -Non risponderle neanche. Non riesco nemmeno a farmi una doccia per quanto sono occupata e questa pensa che ho tempo per lei.- sbuffavo ogni due per tre mentre cercavo di rimanere concentrata sul vestito a cui stavo lavorando. Sapevo che era meglio non metter mani da nessuna parte quando mi sentivo pronta a buttare giù porte a suon di calci, ma non potevo concedermi pause. -È stato versato sul tuo conto l'assegno della Nike, di Taylor Swift e Kylie Jenner. Alle Kardashian è piaciuto così tanto quel abito che adesso tutte vogliono qualcosa.- chiusi gli occhi e mi coprì la faccia con le mani. Mi mancava solo un clan sulla lista. -Manda i ringraziamenti a tutte singolarmente e chiedi le date per cui vorrebbero la consegna.- non potevo dire loro no, sopprattutto visto il rapporto che avevavamo. -Vogue Paris vuole darti la copertina con l'editorial e  radio 105 vorrebbe una tua intervista.-

Salutai con cortesia i dipendenti della Sony mentre andavo nello studio di Andrea. Era un edificio moderno e attrezzato alla perfezione. Tra le mani avevo delle buste con degli snack presi da un panificio in centro. Erano ore che era rinchiuso lì dentro quindi volevo fargli una sorpresa. Nella sala riconobbi i volti di alcuni amici di Andrea, tra cui anche Simone e Alessandro. -Ma che onore!- iniziarono a sfottermi facendomi ridere. -Un'autografo?- erano veramente dei ragazzi alla mano, che mi facevano sentire a mio agio. -Andrea?- chiesi mentre iniziarono a mangiare le merendine che avevo portato. -Dentro.- e mi indicò la porta del suo studio. -Lasciate qualcosa anche a lui.- dissi invano prima di bussare leggermente alla porta ed entrare. Le luci erano soffuse e nella stanza c'era un beat nostalgico. Adam maneggiava con il computer e i tasti mentre Andrea rappava ad occhi chiusi. Solo Adam si accorse di me e mi salutò distrattamente con un segno della mano. Mi sedetti mentre mi concentravo sulle parole che lasciavano la bocca di Andrea.

Goditi la tua vita privilegiata
perchè io non ti stringerò durante la notte
ci siamo detti il nostro ultimo addio
quindi proviamo a terminare tutto con un sorriso.

Il mio cuore rallentò i battiti mentre la sua voce mi annebbiava la testa. Parlava di me: si riferiva alla ricchezza di mio padre e alle notti nelle quali avevamo dormito assieme, uno nelle braccia dell'altro. Parlava di noi. Del nostro addio.

E non voglio sentire che stai soffrendo
Perdi la tua strada, strada, strada
ho due pillole rosse per far sparire la tristezza
far sparire la tristezza
ho due pillole rosse per far sparire la tristezza.

Non gli importava del mio dolore. Sentire che stava male fino al punto da avere bisogno di pastiglie mi fece pizzicare gli occhi e sentire in colpa. Ebbi i flashback della nostra rottura e chiusi anche io le palpebre.

Cuci i miei tagli -ShivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora