-Sì è questo secondo me!- gli occhi di mia madre divennero lucidi mentre mi guardava. Ultimamente emanava una felicità impossibile da non notare, cercava di negarlo ma sapevo che avesse conosciuto un uomo. -Sì è proprio lui!- Martina mi diede uno schiaffo sul sedere e scoppiò a ridere non appena portai la mano sul punto dolente. Averla come miglior amica mi faceva bene al anima. Ero serena e perfettamente a mio agio con me stessa e quello un po' lo dovevo a lei e a tutte le persone che avevo accanto. -Alla fine tutti sanno già che sei mitica, quindi non c'è bisogno di esagerare. Con questo spacchi fidati.- stavo provando i vestiti che avevo preparato per me per gli Mtv Awards, che si sarebbero svolti l'indomani sera, e dovevo dire che quell'abito mi stava attirando come una calamita. Provavo felicità mista ad ansia per l'evento imminente. Io ed Andrea avremmo fatto il nostro debutto sul red carpet e volevo che tutto filasse alla perfezione. Non era mai inciampata o caduta a nessun evenimento o davanti alle telecamere ma non era da escludere che in quel giorno sarebbe potuto accadere. Alla fine andava sempre in quel modo: più aspettative ci sono più guai di contorno.
-Stiamo andando a prendere qualcosa al volo mami.- era buio e le stelle si nascondevano dietro nuvoloni scuri, solo i fari della macchina di Andrea ci permetteva di vedere qualcosa. -Potevamo rimanere a casa! Ordinavamo qualcosa e poi mi facevi un massaggio che sto tutta uccisa.- mi aveva obbligata ad uscire di casa insistendo sul fatto che l'aria fresca mi avrebbe fatto passare la stanchezza. Ovviamente non era vero ma almeno lui era contento e quindi anche io ne traevo felicità. -A volte mi sembra di essermi preso una vecchia.- rimase attento sulla strada ma mi lasciò comunque un'occhiata divertita. -Stai dicendo che faccio schifo?- con tutto il rispetto per i più anziani, ma diciamo che lui lo aveva inteso come insulto. -Assai.- non riuscì a reprimere il ghigno da giocherelone mentre io quasi ci stavo credendo. -Dai bimba con mezzo mondo che ti dice che sei bona e che ti vorrebbero fottere non dirmi che pensi di non essere perfetta.- la sua mano calda iniziò a massaggiare la mia coscia. -Non significano niente per me le loro parole.- gli risposi mentre poggiai la mia mano sulla sua. -Allora senti a me: sei la definizione di arrappamento.- gli diedi uno schiaffo sul braccio mentre sbuffai per il momento carino che si sarebbe potuto creare. -Dai che scherzo! Sei bellissima amore mio. Veramente.- e capì che quelle parole fossero cosparse di sincerità e mi sentì più rilassata e serena. Il mio povero cuore.
-Vi eravate persi porcelloni?- a quanto pare non era una cena al volo o una boccata d'aria ma un raduno con i nostri amici. I volti caldi e famigliari di Martina, Zack, Simone, Adam, Jordan, Alessandro, Enzo e Hannah ci accolsero mentre entrammo, mano nella mano, nel ristorante. Mi sentivo come se fossimo ad una festa oppure come se fosse il mio compleanno. Non sapevo nemmeno di aver bisogno di un po' di tranquillità con amici. -La signora Vogue non voleva uscire.- i nomignoli che Andrea mi riservava molte volte mi facevano ridere e altre arrossire le guance. -Amore!- venni avvolta dalle braccia di Martina e non vidi e sentì niente per alcuni minuti vista la sua forte stretta. -Marti il vestito è già pronto non devi più corrompermi.- la punzecchai facendo riferimento alle sue assilanti richieste di avere un'abito fatto dalla sua miglior sorellina del cuore, parole sue. -Sei la migliore Marg.- intanto tutti avevano preso posto e notai come noi fossimo gli unici in tutto il locale. Era poco probabile che fosse normale, quindi capì che ci fosse di mezzo lo zampino del mio amato che stava fumando al interno senza alcun problema. -Sono proprio contenta di aver conosciuto la tua miglior amica Margot! Avevo bisogno di una compagna d'avventure.- Hannah si stava divertendo da matti ed era ubriaca e felice assieme a Martina che continuava a far arrivare bottiglie al nostro tavolo perché tanto pagava il fratellone. -Sì, quando finiamo quì andiamo in studio.- non stavo seguendo i discorsi dei ragazzi ma riuscì a cogliere l'affermazione di Adam ed Andrea. -Vai in studio?- mi intromisi. Ero leggermente dispiaciuta perché desideravo che ci addormentassimo accoccolati, ma quando lavorava a qualche nuovo pezzo spesso si ritirava tardissimo. -Vieni anche tu.- e velocemente il mio umore si riprese. Adoravo vederlo nel suo mondo dove esistevano solo il beat e le barre. Annuì con un sorriso e mi piazzò un bacio a stampo sulle labbra.
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