-Buon pomeriggio da Radio 105! Oggi in studio abbiamo la giovane Margot che sta conquistando e dominando il mondo della moda. È un onore averti in studio qui con noi Margot, iniziamo con il chiederti come stai.- per quanto avessi cercato di rimandarla il più possibile, ero comunque sulla sedia girevole e con delle cuffie a rilasciare una fastidiosa intervista. -Grazie Davide, è un piacere essere qui. Sono felice non posso dire altrimenti.- effettivamente ultimamente ero al settimo cielo e sembrava tutto un sogno. -Come è lavorare con dei grandi nomi come Beyoncè, Nicki Minaj e Jennifer Lopez?- non che avessi fatto centinaia di interviste nella mia neonata carriera, ma avevo notato come la fantasia e l'originalità di alcune persone semplicemente non c'era. -È una responsabilità che richiede molta attenzione e precisione ma è piacevole conoscere queste persone che ammiro ed è fonte di fierezza vedere come vengo apprezzata.- la prima volta che feci un abito per Beyoncè tremavo e sudavo dall'ansia, ma fortunatamente andò tutto liscio e stabilimmo un contatto fisso. -L'altra sera hai rubato la scena agli Mtv Awards con le tue favolose creazioni ma sopprattutto per il tuo accompagnatore. Il nostro Shiva. Cosa puoi rivelarci riguardo la vostra relazione?- ed ecco qui il motivo principale per il quale mi avevano invitata: avere qualche informazione in più sul gossip più in voga d'Italia. -Siamo entrambi molto riversati, specie sui rapporti in generale. Ma posso dirvi che è molto premuroso ed il più dolce dei ragazzi.- quegli aggettivi, agli occhi degli altri, sarebbero potuti sembrare inadatti per Shiva ma io lo conoscevo in modo vero e approfondito e sapevo quello che stavo dicendo. -La vostra è una relazione che in realtà iniziò molto tempo fa, come vi siete conosciuti?- immediatamente fui riportata ai giorni in cui ebbe inizio la mia nuova vita a Milano, inconsapevole che sarebbe stato l'inizio di qualcosa di molto grande. -Abitava nella palazzina di fronte alla mia e poi è successo tutto da sé.- non sarei stata lì a raccontare i dettagli di una storia con tanto valore e significato ad un pubblico del genere. -Negli ultimi pezzi di Shiva si nota come parli per la prima volta di una donna in modo specifico e dettagliato e inoltre in "Couture" ci sei anche tu. Cosa ne pensi?- con quella canzone Andrea aveva scatenato il putiferio: prima nelle classifiche e sulla bocca di tutti. Ognuno aveva la sua da dire riguardo la mia voce e al fatto che lo avessi manipolato a tal punto da farlo diventare il mio cagnolino. Come sempre le cose belle dovevano essere rovinate da gente che non sapeva. -È un'emozione decisamente bella quella di sentirsi dedicare versi d'amore anche se è poco conveniente avere accanto una persona con un'arma così potente come la musica, ma per ora mi è andata bene.- gli bastava una base e due rime e avrebbe potuto sputtanarmi e rovinarmi in qualunque momento, ma sapevo che non lo avrebbe mai fatto.
-Il mio povero bimbo malato.- Andrea era quel tipo di ragazzo che si ammalava una volta ogni tre anni e mezzo, ma quando succedeva si comportava come se stesse con un piede nella tomba. Aveva le guance rosse e gli occhi stanchi, i capelli erano appiccicati alla fronte e respirava in modo irregolare. Mi si spezzava il cuore vederlo in quello stato anche se dovevo ammetterlo, era proprio carino in quelle condizioni. -Chiudimi una canna amo.- era steso sul letto e continuava a mettersi e togliersi la coperta. -Andre sei impazzito? Non ti chiudo proprio niente.- lo coprì nuovamente e mi misi accanto a lui, abbracciandolo. -Mi dispiace che stai male cucciolo. Cosa vuoi mangiare?- mi accarezzò debolmente i capelli. -Non voglio niente, e non sto male, sono solo stanco.- disse con testardaggine. -Hai la febbre stupidino, non c'è niente di male nell'ammettere di essere malato. Devi mangiare per forza che devi prendere le medicine, dì cosa vuoi che mamma Margot te lo porta.- portai le mani sul suo viso caldo. -Se dici mamma Margot però mi fa duro.- mi fece ridere mentre si morse il labbro. -E quale è il problema?- mi misi a cavalcioni sul suo bacino e iniziai a strusciarmi lentamente. -Non torturati così, almeno quando sto male.- mi strinse i fianchi cercando più contatto mentre la sua fronte si contraeva e l'erezione si fece sentire. -Direi che ti meriti un premio per essere il fidanzato più bravo di sempre.- gli leccai il labbro e lo guardai con occhi scintillanti. -E questo lo dici dopo che ieri ti ho fatto godere per tutta la notte.- ghignò e mi strinse una tetta. -Diciamo che quegli sono bonus.- sorrisi al pensiero della notte passata in bianco uno nell'altra. Gli abbassai i pantaloni della tuta e massagiai da sopra i boxer il suo gonfiore pulsante. -Giuro che mi farai morire.- grignò mentre era vulnerabile tra le mie mani che si muovevano sulla sua lunghezza con sicurezza. Sospirava ad occhi socchiusi e la consapevolezza di essere io la causa del suo piacere mi fece sentire potente. Ci aggiunsi anche la bocca e i suoi gemiti divennero più rumorosi. Le mie labbra morbide lo avvolgevano e lo gustavano con la lingua che giocava appassionatamente con il suo membro. Cercavo di prenderlo tutto ma era impossibile quindi lavoravo con le mani e la bocca mentre lui impazziva sotto di me. Mi mise una mano nei capelli e accompagnò i miei movimenti, veloccizzandoli. I miei occhi erano fissi nei suoi mentre lo riempivo di saliva. Lui gemeva e sospirava senza sosta mentre capì che era vicino. -Se non lo vuoi in bocca...- cercò di dire ma non lo feci finire di parlare che succhiai con più forza e il suo liquido mi riempì la bocca e fui svelta ad ingoiare. Mi fece stendere sul suo petto mentre regolizzava il respiro affannoso. -Se questo è il trattamento allora dovrei ammalarmi più spesso.- scherzò e mi diede un dolce bacio sui capelli.
Avevo un debole per il verde e le sue sfumature, infatti lo studio era pieno di tessuti appena arrivati di quei colori. Ero di buon umore e piena di ispirazione. In sottofondo c'era un album di Andrea a basso volume e si intravedeva qualche debole raggio di sole tra i nuvoloni grigi di dicembre. Dovevo ancora addobbare il mio nuovo appartamento e dare una mano anche a casa di Andrea che sicuramente non aveva intenzione di accendere nemmeno una lucina. -Pronto? Ciao amore, già ti manco?- la sua risatina mi fece abbandonare tutto ciò che stavo facendo. -Quello sempre. Volevo avvisarti che sto in riunione fino a tardi e ho il telefono scarico.- mi disse e sentì molte voci in lontananza. -Vabene tranquillo. Io rimango a casa mia comunque, poi decidi tu se vuoi raggiungermi.- stava organizzando il prossimo tour in procinto del nuovo progetto e quindi passava molto tempo via per lavoro ultimamente. -A dopo baby.- mi salutò frettolosamente. -Non stancarti troppo.- e riattaccó mentre mi sembrò di sentire una voce femminile chiamarlo.
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CIAO ragazze,mi fa strano elemosinare un commento quindi non lo faccio PIÙ
Voglio cambiare la copertina
Credo di essere in astinenza di erba :((((((
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#1 shivaSee u soon bitches