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Il giorno dopo mi svegliai in un letto che non era il mio e mi spaventai, ma mi ricordai solo dopo di essere nel dormitorio della mia nuova scuola, rendemdomi conto che non stavo vivendo un sogno, ma la realtà.
Mi vestii e mi truccai leggermente, poi mandai un messaggio ad Ander, anche perché avevo solo il suo numero, e gli chiesi se potessi sedermi anche oggi vicina a lui, dato che Rebeca era seduta accanto ad un certo Samuel e Nadia e Guzmàn erano seduti vicini. Lui mi rispose subito dopo con un messaggio che diceva "Da oggi puoi considerarmi il tuo compagno di banco!" A quel messaggio sorrisi e poi iniziai a mettere i libri in borsa e mi avviai verso i distributori. Quando fui lì davanti le cose furono un po' complicate, ma dopo aver premuto lo stesso bottone blu per almeno tre te volte riuscii ad avere il mio caffè con molto zucchero e mi diressi in tutta calma verso la mia classe, essendo in anticipo.

Quando entrai vidi solo un ragazzo che avevo già notato ieri, mi sembrava si chiamasse Valentino, o forse Valerio, o qualcosa del genere, ma non ci pensai molto. Mi sedetti al mio posto e iniziai a mandare un po' di messaggi sul gruppo whatsapp con la mia famiglia, raccontandogli che avevo già dei nuovi amici e che mi piaceva moltissimo questa nuova scuola. D'improvviso sentii dei passi avvicinarsi e la sedia accanto a me spostarsi, pensai che fosse arrivato Ander, ma quando alzai la testa mi ritrovai davanti il ragazzo riccio di prima, che mi guardò per qualche secondo e poi mi tese la mano che io strinsi
"Piacere, Valerio" si presentò
"Lisa" sentenziai. Ora che potevo osservarlo più da vicino mi resi conto che era davvero un bel ragazzo, dai tratti marcati, e con dei bellissimi capelli ricci e neri, la bocca grande, il naso piccolo e gli occhi, neri come i capelli, sembravano due pozzi profondi in cui perdersi.
Mentre ero ferma a guardarlo lui decise di continuare la conversazione
"Forse mi avrai già sentito nominare, sono molto popolare in questa scuola..." Affermò lui. Io abbozzai un sorriso quasi di sfida
"Ho parlato con poche persone da quando sono qui, ma comunque nessuna di loro mi ha parlato di te, Valerio" Asserii, ma lui continuò
"Stavo per dire che sono molto popolare in questa scuola grazie a mia sorella, Lucrecia" Terminò, e a sentire quel nome mi venne in mente la scena del giorno prima, dove Lucrecia mi aveva derisa praticamente davanti a mezza scuola. Mi preparai a rispondere male al ragazzo di fronte a me, ma per fortuna a salvarmi da quella terribile conversazione arrivò Ander, così Valerio si alzò e andò via, senza salutare.
Raccontai ad Ander di aver scoperto che Valerio era il fratello di Lu e lui confermò "Oltre ad essere il fratello di Lu è anche un ragazzo poco raccomandabile, uno che ci prova con tutte, quindi stai attenta a lui" Mi mise in guardia ed io decisi sin da subito che ci avrei parlato il meno possibile.
In pochi minuti la classe si riempì e arrivò anche il professore, le ore passarono in fretta e ci ritrovammo di nuovo io, Ander e gli altri a mensa come il giorno prima. Stavolta mi feci dare i numeri da tutti e poi iniziai a parlare con Nadia e Rebeca di quello che era successo quella mattina con Valerio. Loro mi dissero più o meno le stesse cose che ha detto Ander la mattina
"Valerio non è uno di quei ragazzi perfetti, di quelli da presentare ai tuoi genitori alle cene o cose simili. È uno di quelli 'belli e dannati', non so se mi spiego, ma spero solo che non voglia fare con te quello che ha fatto con mezza scuola" Mi spiegò Rebeca, confermando l'idea di Valerio Montesinos che avevo già in testa.

Dopo aver parlato per un altro po' con le ragazze, finimmo di mangiare e tornammo alle lezioni, che dopo poche ore finirono. Ander mi disse che quel giorno sarebbe dovuto rimanere a scuola e che, se mi faceva piacere, sarebbe potuto venire nella mia stanza. Io accettai felice, e durante il tragitto tra la nostra classe e il dormitorio mi spiegò che sarebbe dovuto rimanere perché sua madre era la preside e quel giorno aveva delle cose da fare, quindi sarebbe andato casa con lei più tardi.
Quando arrivammo davanti alla mia stanza ci misi qualche secondo per aprire la porta, ma alla fine ci riuscii.
"Benvenuto nella mia umile dimora, Ander!" Esclamai, aprendo le braccia con gesto teatrale, facendo ridere il ragazzo.
Ci sede mo sul mio letto ed iniziammo a parlare un po' di tutto, dato che praticamente non ci conoscevamo affatto.
Mentre parlavamo una notifica arrivata nello stesso momento distrasse entrambi.

Rebe ha creato il gruppo "Grupo de fuego!!"

Rebe ti ha aggiunto

Rebe ha aggiunto Ander

Rebe ha aggiunto Guzmàn

Rebe ha aggiunto Nadia

Rebe: ragazzi, visto che è sabato che ne dite di andare a bere qualcosa stasera??

Io guardai Ander e subito annuimmo entrambi contemporaneamente, scoppiando a ridere

Nadia: assolutamente sì!

Guzmàn : io ci sono!

Ander : anche io e Lisa ci siamo, dove ci vediamo?

Rebe : andiamo al pub in centro, ci incontriamo per le 21:30?

Ander : perfetto, ci vediamo dopo

Guardai l'orologio e vidi che erano già le 16:30. Così io e Ander guardammo un film dal mio PC e poco dopo dovette andare a casa, ma prima parlammo un po' della serata che ci aspettava
"Perché stasera non porti anche il tuo ragazzo? Così me lo fai conoscere!" Chiesi io, e lui sembrò felice all'idea e annuì, poi mi disse che sarebbe passato a prendermi alle 21:15, dato che non conoscevo la città e non avevo un'auto. Mi salutò affettuosamente con un bacio sulla guancia e uscì dalla mia stanza, lasciandomi sola a prepararmi per la serata.

Indestructibles||Valerio Montesinos Hendrich Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora