9.

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La mattina dopo mi svegliai tardi, forse troppo tardi. Notai solo mentre mi stavo preparando che erano le nove, e che non sarei riuscita ad entrare neanche alla  seconda ora. Scrissi ad Ander scusandomi per non essere venuta a scuola, dicendogli che mi ero appena svegliata e che probabilmente la sveglia che avevo impostato non aveva suonato. Lui mi rispose subito con un "non preoccuparti", E poi subito dopo un altro messaggio che recitava così "Dopo se non è un problema vengo da te, dobbiamo parlare."
Notai subito il punto alla fine della frase, segno che era visibilmente arrabbiato. Feci finta di nulla, rispondendo con un semplice "Okay, a dopo". Lui non rispose e io approfittai del tempo che avevo per farmi uno shampoo e rilassarmi : avevo bisogno di scaricare i pensieri che avevo addosso, perché in questi giorni non ci capivo più nulla. C'era da ammettere che era tutta "colpa" di Polo e Valerio, quei due mi confondevano e non poco. Ero quasi sicura che mi piacesse Polo, era un ragazzo magnifico, e poi era dolce, premuroso e simpatico. L'opposto di Valerio, in pratica. Eppure, c'era qualcosa in Valerio che mi faceva sentire attratta da lui. Sarà stato il suo modo di parlarmi o il fatto che quando mi baciava sentivo le farfalle nello stomaco... Però ero stata messa in guardia da tutti i miei amici, e avevo capito che sicuramente quel ragazzo non avrebbe mai fatto per me.

Dopo diverse ore, in cui avevo pranzato e letto un po', arrivò Ander nella mia stanza senza neanche bussare, perché la porta non era chiusa a chiave. Entrò e corse fino al mio letto
"Cos'è successo ieri? Polo mi ha detto che era qui e stavate per baciarvi, e poi è arrivato Valerio che voleva stare con te ma è andato via, e poi tu hai raccontato a Polo cose che nemmeno io sapevo!" Iniziò a parlare a raffica. Io spalancai gli occhi "Cosa?! Polo ti ha detto cosa gli ho raccontato? Porca puttana, sapevo che non avrei dovuto fidarmi" Urlai ed Ander sbiancò, cercando subito di giustificare l'amico
"No Lisa, mi ha detto solo che ti ha baciata, perché non me l'avevi detto?" Chiese. Io Abbassai lo sguardo
"Perché avevo un po' paura della tua reazione, so bene che non ti sta affatto simpatico quel ragazzo, anzi. Ho pensato che la cosa potesse farti incazzare e poi ero confusa : lui non mi piace, sono quasi sicura che mi piaccia Polo, ma quando lui mi ha baciata sono stata bene e, ora non so cosa pensare, Ander" Sussurrai, lui mi guardò sospirando e aprì la bocca per parlare, ma alla fine rimase in silenzio, forse capendo come mi sentivo. Gli feci capire che avrei preferito non parlarne e così fece, iniziò a parlare di quello che era successo quel giorno a scuola e di tante altre cose a cui neanche prestai attenzione. Quella sera rimase a cena da me, anche se non avevo un granché da cucinargli. Provammo a fare del pollo, e per poco non mandammo a fuoco tutta la mia stanza, ma alla fine venne buono. Dopo un po' Ander dovette tornare a casa e io mi misi a dormire presto, per evitare di svegliarmi tardi anche la mattina dopo.

La mattina dopo, fortunatamente, mi svegliai in orario. Mi preparai velocemente e mi diressi in classe. Ander era già lì e c'era anche Polo, che salutai velocemente perché era già arrivato il professore, e poi mi sedetti al mio posto, proprio dietro di lui.
Le prime lezioni passarono velocemente e andammo a mensa tutti insieme, come sempre. Parlai poco con Polo perché volevo parlare anche con Nadia e Rebe, dato che erano un po' di giorni che le calcolavo di meno per stare con lui. Parlammo di un sacco di cose, soprattutto di Samuel che sembrava essere preso da Carla e per questo Rebe stava male, nonostante io e Nadia provassimo a consolarla.

La giornata di scuola passò in fretta e appena tornai in camera mia mi arrivò un messaggio da un numero sconosciuto, ma guardando la foto capii subito che si trattava di Valerio. Mi aveva scritto "Senti, lo so che non vuoi parlarmi, ma volevo chiederti se ti andasse di uscire con me, solo per una volta, poi prometto che ti lascerò in pace". Ci pensai per davvero molto tempo, sapevo bene che non avrei dovuto, ma accettai sperando che mantenesse la promessa di lasciarmi in pace. Mi scrisse che sarebbe passato a prendermi lui quella sera alle 20:30, iniziai ad impanicarmi : stasera?
Mi sarei dovuta dare una mossa a studiare e prepararmi.
Il tempo passò così velocemente che quando finii di studiare erano già passate le 19 : avevo poco più di un'ora per preparami.

Indestructibles||Valerio Montesinos Hendrich Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora