7.

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La mattina dopo mi svegliai tardissimo e dovetti saltare la colazione per passare direttamente al pranzo, che preparai velocemente per poi mettermi a studiare un po', e poi a guardare un film. Nel tardo pomeriggio ricevetti una chiamata da Ander "Lisa scusami se ieri sera non ti ho calcolata neanche un po'" Si affrettò a dire con voce dispiaciuta e io risi
"Ander ma stai tranquillo, ho visto che eri con Omar, di certo non pretendo che tu stia con me sempre. E inoltre, ero in ottima compagnia!" Esclamai e potei sentirlo sorridere
"Ma quindi tu e Polito cosa avete fatto ieri?" Chiese con tono quasi perverso. Lui non poté vedere l'espressione confusa che assunsi
"Polito? Che razza di soprannome è Polito?" Chiesi, fingendomi sconvolta. Lo sentii ridere
"È un soprannome che gli abbiamo dato io e Guzmàn da piccoli, ma non dirglielo! Comunque te l'ho fatta prima io la domanda, e tu non mi hai ancora risposto!" Esclamò ed io arresi
"E va bene, ti spiego tutto : mentre parlavo con Nadia e Rebe mi ha chiesto di ballare, abbiamo ballato tanto, persino un lento. Poi mi ha offerto un drink e si è offerto di riaccompagnarmi al dormitorio quando si era fatto tardi. Ma nulla di più, giuro" Spiegai, ed il mio amico ascoltò attentamente
"Secondo me tu e Polo sareste una bella coppia. Voglio dire : lui è un bel ragazzo, dolce e premuroso, proprio come te. Secondo me dovresti pensarci, anche perché si vede da lontano che ci prova con te, Lisa, di certo non ha quei comportamenti con tutte" Affermò, ma io sospirai 
"Ander, ci ho pensato anche io e ho anche pensato che potesse piacermi Polo, ma sono molto confusa..." Sussurrai e sospirò anche lui
"È per Valerio, vero? Lo sapevo che ti saresti innamorata di lui!" Esclamò frettolosamente "No, Ander, di Valerio non mi frega assolutamente nulla, davvero. Hai ragione, forse Polo mi piace, ma devo pensarci. Lo conosco da troppo poco tempo per dirlo. Ora, per favore, possiamo cambiare argomento? Mi mette ansia parlare della mia vita sentimentale".
Dopo questa conversazione, che mi fece riflettere su molte cose, iniziammo a parlare di altro per diverse ore, fino a quando si fece ora di cena ed entrambi andammo a mangiare.

Dopo aver mangiato la mia frittata, preparata sul piccolo fornello che c'era nel dormitorio, controllai il telefono e vidi diversi messaggi, alcuni a cui non diedi peso, da parte del gruppo, e poi altri due da Polo, che mi chiedeva se mi andasse di andare a prendere un gelato. Prima di rispondere guardai l'ora : erano solo le nove, quindi accettai. Lui mi disse che sarebbe stato da me in quindici minuti.
Mi cambiai velocemente ma decisi di non truccarmi, dato che non ne avrei avuto il tempo.
Alle 21:15 precise Polo era fuori dalla mia stanza ad aspettarmi. Io mi affrettai ad uscire, per non farlo aspettare troppo, e lo salutai con un bacio sulla guancia ed un semplice "Buonasera" lui fece lo stesso e mi sorrise
"Ti va di guidare?" mi chiese, io avrei voluto tantissimo, ma non conoscevo la strada e non avevo una patente effettiva, pur sapendo già guidare. Lui notò la mia indecisione e sembrò proprio leggermi nel pensiero
"Tranquilla, la strada te la indico io" Mi rassicurò. Io sorrisi ed accettai.
Mi sentivo quasi a disagio nel guidare quell'enorme Mercedes, ma cercai di sentirmi a mio agio e alla fine fu anche più semplice del previsto. Polo mi fece guidare fino ad una gelateria che si trovava proprio al centro di Madrid. Quando arrivammo mi fece sedere ad un tavolino
"Visto, non è stato difficile arrivarci" Affermò lui ed io gli sorrisi 
"Già, e comunque è proprio bello questo posto" Dissi, guardandomi intorno. Sorrise anche lui e poi arrivò un cameriere a prendere le nostre ordinazioni
"Un cono al pistacchio, per favore" dicemmo insieme, poi ce ne accorgemmo e scoppiammo a ridere sotto gli occhi confusi del cameriere
"Due coni al pistacchio per favore" Rettificò Polo
"Anche a te piace il pistacchio? Non me lo sarei mai aspettato, pensavo fossi più una tipa da cioccolato" Mi schernì il mio amico dopo che il cameriere se ne fu andato. Feci la finta offesa
"Ovvio che mi piace il pistacchio, è il mio gusto preferito. E mi dispiace deluderti, Polito, ma il cioccolato non mi piace affatto" Asserii io, e lui mi scrutò per qualche secondo
"Com'è che mi hai chiamato?" Chiese ironicamente, io sorrisi
"Polito, non ti piace?" Lo provocai per farlo indispettire. Sorrise anche lui e
"In realtà mi piace qualsiasi cosa che fai o che dici, quindi chiamami pure Polito quanto vuoi" Affermò e poi mi si avvicinò sempre di più. Probabilmente ci saremmo baciati, se non fosse arrivato il cameriere con le nostre ordinazioni. Entrambi eravamo alquanto imbarazzati e parlammo poco per il resto della serata. Quando si fece tardi Polo mi riaccompagnò, ma questa volta guidò lui. Una volta arrivati lo salutai con un veloce abbraccio, lo ringraziai per avermi offerto il gelato, per avermi fatto guidare la sua auto e per la bella serata che avevamo passato
"Buonanotte, Polito" Sussurrai e, senza aspettare una sua risposta, uscii dalla macchina per entrare nel dormitorio.

Indestructibles||Valerio Montesinos Hendrich Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora