16.

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Andai ad aprire la porta il più lentamente possibile, come se questo potesse cambiare la situazione. Quando vidi Ander mi sforzai di fare un sorriso e lui mi salutò abbracciandomi velocemente. Quando entrò e vide Valerio si accigliò e mi guardò, come a chiedermi cosa ci facesse lui nella mia camera
"Hem, Valerio se ne stava proprio andando, vero?" Chiesi, e lo guardai sperando che mi reggesse il gioco
"Sì, grazie per gli appunti Lisa, a domani" Affermò lui, fortunatamente reggendomi il gioco, e poi se ne andò, lasciando me e Ander da soli. Il mio amico mi guardò "Perché Valerio era in camera tua, e soprattutto perché era sul tuo letto?" Chiese confuso. Io mi morsi il labbro
"Ecco, Ander, è proprio di questo che volevo parlarti..." mormorai e ci sedemmo sul mio letto, dove fino a pochi secondi prima ero seduta con Valerio, gli raccontai un po' tutto quello che era successo, Ander mi ascoltò in silenzio, cosa che non era da lui
"Sai già cosa ne penso, ma se tu sei felice con lui allora lo sono anche io, però sta attenta, per favore" Asserì lui. Io annuii e sorrisi, felice della sua reazione, dato che mi sarei aspettata di peggio, e mi buttai tra le sue braccia, dove rimasi per diversi minuti. Quando ci staccammo, Ander assunse un'espressione serissima
"Se dovesse farti soffrire o farti del male dimmelo, che ti giuro che lo ammazzo" Tuonò. Quell'affermazione mi provocò una piccola risata, che contagiò anche Ander. Passammo insieme la serata, anche se era già tardi, ma parlammo un po', poi lui andò via e io andai a dormire.

La mattina dopo mi svegliai stranamente in anticipo e mi preparai con calma, andai in classe e vidi che c'era solo Valerio e altre due ragazze. Valerio venne a sedersi vicino a me
"Oggi sei addirittura in anticipo!" Scherzò, io gli sorrisi soddisfatta e lui mi si avvicinò sempre di più, lo fermai appena in tempo perché stava entrando sua sorella, che ancora non sapeva nulla. Lui sbuffò
"Non stiamo insieme da neanche due giorni e mi sono già scocciato di tenere questa cosa segreta, perché non dirlo?" Si lamentò. Ci pensai qualche secondo
"Io l'ho detto ad Ander ieri, oggi a mensa lo dico anche agli altri e poi potrai dirlo a chi vuoi, va bene?" Chiesi. Lui annuì e, controllando che tutti fossero distratti, mi diede un velocissimo bacio a stampo, per poi alzarsi e tornare al suo posto, vicino a Lucrecia
"Val, tesoro, perché parlavi con... Quella?" Urlò quasi Lucrecia. In realtà fece finta di dirlo a bassa voce, ma capii chiaramente che lo disse ad alta voce di proposito, per far sentire anche a me. Valerio mi difese "Perché voglio parlarci, ci sono problemi? E poi "Quella" ha un nome!" Esclamò, e Lucrecia sembrò quasi sconvolta dal fatto che suo fratello mi stesse difendendo
"Che hai, ora la difendi pure. Ma chi è, la tua fidanzata?" Chiese, facendo gli occhi da gattina. Lui serrò la mascella, segno che si stava innervosendo
"Sì, è la mia ragazza, Lucrecia. E non permetto che tu la tratti così" Sbottò, io spalancai gli occhi e le poche persone che erano in classe si girarono verso Valerio che intanto mi guardava.
Lucrecia si mise una mano davanti alla bocca per la sorpresa e mi guardò. Pensai che se gli sguardi avessero potuto uccidere, io probabilmente sarei già morta e sepolta.

La classe iniziò a riempirsi e piano piano arrivarono anche tutti i miei amici. Iniziai a pensare a quello che gli avrei dovuto dire, anche se avevo un po' paura della loro reazione, considerato che a nessuno di loro stava particolarmente simpatico Valerio.
Appena arrivò Ander gli raccontai quello che era successo quella mattina e lui rimase sconcertato più di me, poi gli dissi che a mensa avrei voluto dire anche agli altri di Valerio e fu d'accordo con me.
Le lezioni sembrarono infinite, tra sguardi fulminanti di Lucrecia e altri incomprensibili sguardi di Valerio, con cui non avevo ancora parlato dopo la scenata di prima.
Dopo le prime pesantissime ore di lezione mi ritrovai a mensa con tutti i miei amici, mi assicurai che ci fossero tutti e poi attirai la loro attenzione
"Ragazzi, ascoltatemi un attimo, dovrei dirvi una cosa" Affermai, loro spostarono l'attenzione su di me e in un attimo mi ritrovai osservata da tutti i miei amici
"Mi sono fidanzata" annunciai.

Indestructibles||Valerio Montesinos Hendrich Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora