Quella mattina la sveglia non suonò, quindi mi ritrovai a svegliarmi dieci minuti prima delle lezioni. Mi cambiai, mi lavai i denti e mi truccai velocemente. Misi i libri in borsa e mi avviai verso i distributori, dato che non riuscivo proprio a rimanere sveglia senza un caffè. Corsi verso la mia classe, ma purtroppo mi scontrai contro qualcuno a cui cadde tutto il mio caffè bollente sulla camicia bianca
"Cazzo, faccio solo guai, scusami, scusami, scusami" Escalamai nervosamente, per poi alzare lo sguardo e vedere Valerio. Ancora lui...
Il riccio mi guardò e sorrise
"Tranquilla, il modo per scusarti lo troverai dopo, ora vai in classe o farai tardi" affermò, per poi andare via senza lasciarmi il tempo di rispondergli e io mi diressi in classe, sconsolata per aver perso il mio caffè e per il fatto di dovere un favore a Valerio.
Quando arrivai in classe la lezione era già iniziata, e presi anche il mio primo ritardo dopo soli tre giorni di scuola. Pensai che se "Il buongiorno si vede dal mattino" Allora quella sarebbe stata una giornata di merda.
Mi sedetti al mio posto e salutai Ander, che quella mattina sembrava di cattivo umore. Non dissi nient'altro e non gli raccontai neanche dell'incidente con Valerio, che magari gli avrei raccontato dopo.Qualche ora dopo ci ritrovammo, come al solito, tutti insieme a mensa. Quella volta si aggiunse anche il ragazzo di Rebe, Samuel, un ragazzo molto simpatico e anche molto bello, come d'altra parte quasi tutti i ragazzi che avevo conosciuto fino a quel momento a Las Encinas.
Mentre stavo mangiando mi ricordai dell'accaduto di questa mattina e raccontai tutto ad Ander
"Lisa, sicuramente vorrà farti innamorare di lui per poi lasciarti, come fa con tutte...Non affezionati a quel ragazzo, ti prego" Asserì il mio amico, ed era così serio che pensai sempre di più che fosse successo qualcosa di davvero grave tra i due. Non glielo chiesi, però, perché sapevo che non gli avrebbe fatto piacere parlarne.
Terminammo le lezioni e ci salutammo. Quando tornai nella mia stanza mi stesi un po' sul letto e scrissi ai miei genitori, poi presi il computer e iniziai a guardare un film, ma fui interrotta dopo pochi minuti da un insistente rumore di qualcuno che stava bussando alla mia porta. Pensai che potesse essere qualcuno dei miei amici o qualche ragazza di qualche stanza affianco, ma rimasi sconvolta quando vidi Valerio appoggiato alla porta della mia stanza
"E tu cosa diavolo ci fai qui?" Sbottai io. Mi urtava tantissimo quel ragazzo, e soprattutto non avevo voglia di vederlo in quel momento
"Sono qui per quello che ti ho detto stamattina, te lo sei già dimenticata? Devi trovare un modo per scusarti" ghignò lui, ed io mi infastidii ancora di più.
Non sopportavo l'idea di vederlo tutti i giorni in classe, figuriamoci davanti alla porta della mia stanza.
"Okay, allora dimmi cosa devo fare, così lo faccio e te ne vai" Sbraitai, e lui mi si avvicinò pericolosamente. Entrò in camera e chiuse la porta dietro di sé.
Improvvisamente provai una strana sensazione.
Che fosse paura? No, non lo era. Forse preoccupazione.
"N-Non ti ho dato il permesso di entrare, Valerio..." Sussurrai io, ma il riccio fece un sorriso furbo
"Baciami" sussurrò anche lui, ed io spalancai gli occhi.
Voleva seriamente che lo baciassi?
Non avrei mai potuto negare quanto quel ragazzo fosse attraente, ma pensando alle parole di Ander capii che sarebbe stato meglio evitare.
"Cosa, scusa?!" Chiesi, quasi urlando. Lui si avvicinò sempre di più
"Hai capito bene Lisa, devi baciarmi" rispose, con il solito ghigno sul volto. Io scossi debolmente la testa come a dire "No" E lui rise
"Va bene, tesoro, se non vuoi baciarmi tu allora mi vedo costretto a farlo io" esclamò Valerio, prima di prendermi il viso con le mani, iniziando a baciarmi con foga.
Un insieme infinito di sensazioni si fece spazio nel mio stomaco, dove un intero zoo sembrava aver iniziato a ballare.
All'inizio mi opposi, ma poi non ce la feci e ricambiai il bacio, che però fortunatamente finì dopo poco tempo, perché il telefono di Valerio squillò. Io feci appena in tempo a leggere il nome "Lucrecia" che lui subito rispose dicendo a sua sorella che sarebbe arrivato subito
"Ci si vede in classe" Mi salutò per poi andare via dalla mia stanza, lasciandomi sola a riflettere sulla grande cazzata che avevo appena fatto.
Avevo appena baciato Valerio Montesinos Hendrich.
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Indestructibles||Valerio Montesinos Hendrich
Fanfiction[Storia Completa in revisione] Lisa Rodriguez è una ragazza di diciassette anni che vive in un piccolo paesino vicino Madrid e ha sempre sognato di andare a studiare a Las Encinas, nonostante sia una scuola molto costosa e prevalentemente frequenta...