17.

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Dopo aver dato la notizia mi girai subito verso Polo, che mi sorrise tristemente "Auguri" mormorò. Anche le ragazze capirono e mi guardarono in un misto tra felicità e disapprovazione. L'unico che non sembrò capire fu Guzmàn
"Cosa? E con chi?" Chiese, io accennai un sorriso 
"Con Valerio" Affermai, e Guzmàn spalancò gli occhi, probabilmente non se l'aspettava "Auguri allora, ma sta' attenta" Esclamò. Io annuii e sorrisi per la premura che i miei amici stavano dimostrando verso di me.
Anche le ragazze mi fecero gli auguri
"Quindi stasera non vieni con noi a ballare?" Mi domandò Rebe. Io mi accigliai
"Ma non mi avete invitata!" Esclamai.
La mia amica sorrise
"Beh, ora sì. Quindi verrai, vero?" Chiese, io ci pensai
"Vi farò sapere" dissi. La mia amica finse un broncio, ma poi si lasciò andare ad una risata.
Dopo aver pranzato tornammo alle lezioni, che passarono in fretta. Prima di uscire dalla classe Valerio mi si avvicinò dicendo "Tesoro, oggi devo scappare a casa, scusami, ci vediamo stasera, vero?" Io gli dissi "Mi hanno chiesto di uscire anche i miei amici, quindi ti faccio sapere" Lui annuii, mi stampò un bacio in fronte e poi andò via.

Durante il pomeriggio chiamai la mia famiglia. Era molto tempo che non li sentivo e mi mancavano molto. Decisi di non parlare ancora di Valerio per aspettare che la cosa diventasse ufficiale. Restai almeno un'ora al telefono con loro e parlammo un po' di tutto. Quando staccai la telefonata mi ricordai di non aver ancora detto né ai miei amici né a Valerio con chi sarei uscita, e alla fine dissi al mio fidanzato che quella sera avrei preferito uscire con i miei amici, per quella sera. Lui ci rimase un po' male, ma non lo diede a vedere. Poi dissi ai miei amici che sarei uscita con loro e ne furono felici, Ander come al solito mi disse che sarebbe venuto a prendermi e io lo ringraziai
Oramai dipendevo dai suoi passaggi e la cosa mi aveva un po' scocciata, iniziai a pensare di prendere la patente comprare un'auto con i miei risparmi non appena avrei compiuto diciotto anni, quindi tra qualche settimana, se ci fossi riuscita. In realtà sapevo già guidare, me l'aveva insegnato mio cugino quest'estate, ma non avevo ancora una patente vera, purtroppo.

Iniziai a prepararmi verso le 18 e per le 21 precise ero pronta. Proprio quando mi sedetti sul letto per aspettare Ander lo sentii bussare alla porta di camera mia. Aprii e mi trovai davanti il mio amico che mi salutò e poi mi mise una mano sulla spalla, accompagnandomi alla sua auto.
"Hei, lascia il mio fidanzato, che sono geloso" Disse Omar scherzando, quando ci vide arrivare. Io risi 
"Beh, questo dillo a lui, è lui che mi ha messo il braccio sulla spalla!" Sentenziai. Ci trovammo tutti e tre a ridere e poi io e Ander salimmo in macchina.
Andammo nello stesso posto della settimana precedente, che distava poco dal mio dormitorio, e quindi arrivammo in pochi minuti.
Quando entrammo notammo subito Polo, Guzmàn e Nadia ad un tavolo in un angolo appartato del locale e io, dopo aver salutato i ragazzi, mi avvicinai subito a Nadia per parlare un po'
"E quindi hai messo da parte il tuo fidanzato per uscire con noi?! Sono stupita!" Affermò, fingendo di svenire dalla sorpresa. Io sorrisi "Beh, con lui posso uscire anche un altro giorno, magari settimana prossima può venire anche lui con noi, che dici?" Domandai. Lei annuii sorridendo e bevve un sorso dal drink che aveva in mano. Dopo pochi minuti arrivò anche Rebe, eccentrica come sempre, e io e Nadia le facemmo i complimenti perché era vestita davvero bene. Dopo un po' di tempo andammo tutti in pista a ballare e ci divertimmo tanto, finché non partì un lento, la stessa canzone che ballammo io e Polo la scorsa settimana. Girai lo sguardo proprio verso di lui e notai che mi stava già guardando, io accennai un sorriso e lui fece lo stesso. Dopo aver ballato per davvero un sacco di tempo, andammo al bancone a bere. Io bevvi poco quella sera, come mio solito, stessa cosa che fecero Nadia e Ander, mentre tutti gli altri si trovarono, chi più chi meno, brilli. Dissi ai ragazzi che sarei andata un secondo in bagno e, dopo minuti di ricerca, lo trovai. Quando entrai, per mia fortuna, non c'era nessuno e iniziai a ripassarmi il rossetto che ormai era svanito. Proprio mentre stavo per uscire, sentii qualcuno entrare. Quando mi girai vidi un ragazzo, completamente ubriaco, che veniva verso di me, io mi allarmai
"Cosa cazzo fai?" Urlai, per farmi sentire da qualcuno lì fuori.
Lui si avvicinò sempre di più a me e io non riuscii ad allontanarlo.

Indestructibles||Valerio Montesinos Hendrich Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora