Dopo che Ander se ne fu andato mi preparai velocemente, facendo un veloce shampoo nella piccola doccia che il bagno della mia stanza mi forniva e mi vestii come facevo di solito quando uscivo di venerdì sera quando non ero ancora a Madrid. Appena fui pronta mi sedetti sul letto, decidendo di fare un giro sui social per guardare le notifiche, una in particolare, su instagram, mi colpì
"valerio.montesinos ha iniziato a seguirti" Sorrisi istantaneamente pensando a come avesse fatto a trovarmi, ma smisi subito di farlo e ricambiai il follow per una questione di educazione, nient'altro.Feci un altro giretto sui social, fin quando non sentii bussare alla porta. Mi alzai controvoglia dal comodissimo letto in legno, e quando aprii la mi trovai davanti Ander e un ragazzo affianco a lui che doveva essere il suo fidanzato, Omar, il fratello di Nadia. Un bel ragazzo, ma dalle sopracciglia molto grandi. Sembra buffo da dire, ma furono la prima cosa che notai di lui. Salutai velocemente il mio amico, che stasera era quasi elegante, con un abbraccio e poi mi presentai al suo ragazzo tendendogli la mano
"Piacere, io mi chiamo Lisa, tu?" Chiesi, lui afferrò la mia mano
"Io sono Omar, il fidanzato di Ander, comunque so chi sei, lui mi ha parlato di te prima!" Esclamò, riferendosi ad Ander, e io sorrisi a entrambi, poi presi le chiavi, la borsa e il cellulare, chiusi velocemente la porta per poi infilare le chiavi nella piccola borsa nera, e insieme ci avviamo alla macchina di Ander, che tra i tre era l'unico che guidava. In poco più di cinque minuti arrivammo al pub di cui ci aveva parlato Rebe, che i due già conoscevano, ma per me era tutto nuovo. Vivevo non troppo lontana da Madrid, ma c'ero stata pochissime volte e non avevo mai visto granché, quindi fu una sorpresa per me quando entrammo in un enorme pub pieno di luci soffuse e leggere, che creavano una bellissima atmosfera.
Quando entrammo vedemmo Guzmàn, Nadia, Rebeca e quello che pensai essere Samuel, il fidanzato di Rebeca. In mezzo alle tre coppie io mi sentii sempre più sola, dato che ero praticamente l'unica che non aveva nessuno con cui parlare, quindi cercai di distrarmi guardandomi intorno, fino a quando il mio sguardo non ricadde su un tavolo dove vidi Valerio con Lucrecia a bere una birra e a parlare tranquillamente, ridendo e scherzando. Non ci diedi peso e tornai a guardare il mio cellulare, poi decisi di allontanarmi un attimo per andare al bagno.
"Ragazzi, vado un attimo in bagno" Dissi, e i ragazzi annuirono
"Sai dov'è?" Chiese Nadia, e io scossi la testa in segno di negazione
"Cammina diretto fino a quella porta, poi gira a destra" Mi spiegò la mia amica
"Grazie" Dissi semplicemente, e poi incamminai nel cercare il bagno. Rimasi delusa quando vidi un solo bagno con il simbolo dell'uomo e della donna: bagni unisex, erano la cosa che odiavo di più. Possibile che in un pub così grande non potessero permettersi due bagni separati?
Entrai controvoglia e chiusi la porta scorrevole, guardai il mio riflesso attraverso l'enorme specchio, rendendomi conto che i miei capelli e il mio rossetto avevamo davvero bisogno di una sistemata.
Presi la borsa che avevo precedentemente appoggiato sul lavandino in marmo bianco e la aprii, tirando fuori il mio rossetto preferito. Ma proprio mentre mi stavo sistemando il rossetto sentii la porta aprirsi di scatto dietro di me, così subito misi da parte il rossetto fingendo di star andando via, ma poi vidi che era Valerio
"Tranquilla, continua pure, mica ti mangio" ghignò per poi guardare la mia immagine riflessa nello specchio
"Ti ho vista venire in bagno e ho pensato di venire a scusarmi per questa mattina. Me ne sono andato senza neanche salutare ma ecco, io e Ander non abbiamo un buon rapporto, quindi immagino già tutte le cose che ti avrà detto su di me" Affermò lui. Io abbassai lo sguardo per non doverlo guardare negli occhi e non risposi. Aveva una voce molto roca, quel ragazzo, una voce di quelle che ti fanno pensare 'Cazzo, questo si spacca di canne dalla mattina alla sera', e pensai che potesse davvero essere così.Mentre avevo ancora lo sguardo abbassato e i miei pensieri erano occupati dalla sua voce, lui si avvicinò a me, facendomi quasi spaventare. Quando si trovò ad ormai pochi centimetri da me poggiò una mano sotto il mio mento, alzandomi il viso verso di lui. Al solo contatto della mia pelle perennemente fredda con quella calda delle sue mani sussultai, il suo tocco era delicato. Mi guardò le labbra attentamente, e per un attimo pensai volesse baciarmi. Sfiorò le mie labbra con il pollice caldo, lasciandoci su una piccola scia di rossetto color mattone per poi guardarmi soddisfatto. Io lo guardai negli occhi e probabilmente dovetti sembrare un misto tra confusa e sconcertata.
"La prossima volta fai più attenzione, avevi il rossetto sbavato" Disse solo, per poi uscire, dopo avermi fatto un occhiolino.
Io rimasi un attimo scossa da quello che era appena successo, ma poi finii di aggiustarmi i capelli e tornai al tavolo dove c'erano i miei amici. Probabilmente si capiva dalla mia espressione che fosse successo qualcosa, perché Ander se ne accorse subito.
"È successo qualcosa in bagno?" Mi chiese, e io scossi la testa lentamente, ma lui capì che stavo mentendo
"Okay, è successo qualcosa, dopo ne parliamo, va bene" Esclamò con fare serio. Io annuii e lui mi sorrise, tornando poi a parlare con Omar.Dopo un po' ci rendemmo conto che era troppo tardi e decidemmo di andare via. Prima di andare diedi un'occhiata al tavolo di Lu e Valerio, ma loro ormai erano già andati via, fortunatamente . Quando salimmo in auto Ander decise di riaccompagnare a casa prima Omar e poi me, nonostante i due vivessero entrambi a casa di del mio amico, ma quest'ultimo disse che dovevamo parlare e quindi volle sapere tutto. Disse di avermi vista parecchio turbata, così io gli raccontai di Valerio e dell'effetto che quel ragazzo 'bello e dannato', come mi aveva detto Rebe la mattina stessa, aveva avuto su di me
"Non posso ancora dire che sei innamorata, ma potresti avere una cotta per lui. Insomma, stai attenta Lì, ti ho già detto che non è un ragazzo raccomandabile, soprattutto per una ragazza come te..." Affermò il mio amico, incuriosendomi molto, così spontaneamente mi tornò in mente quanto aveva detto Valerio sul rapporto tra lui e il mio amico
"Ander, Valerio mi ha detto che tu e lui non siete in buoni rapporti, cosa è successo tra di voi?" Chiesi piano, quasi a non farmi sentire, per paura di risultare indiscreta, e lui spostò lo sguardò altrove
"Niente di importante, magari te lo racconto un'altra volta..." Sospirò, ed io mi arresi, capendo che probabilmente non me l'avrebbe mai detto. Gli diedi la buonanotte, lo abbracciai velocemente e scesi dalla macchina per rientrare nella mia stanza.
STAI LEGGENDO
Indestructibles||Valerio Montesinos Hendrich
Fanfiction[Storia Completa in revisione] Lisa Rodriguez è una ragazza di diciassette anni che vive in un piccolo paesino vicino Madrid e ha sempre sognato di andare a studiare a Las Encinas, nonostante sia una scuola molto costosa e prevalentemente frequenta...