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La mattina dopo mi alzai tardissimo, e feci giusto in tempo per entrare alla seconda ora. Non ebbi neanche il tempo di mettermi un po' di correttore, così misi gli occhiali da sole e mi diressi in classe, sperando di non doverli togliere per il resto della giornata viste le enormi e profonde occhiaie che avevo. Mi trascinai fino al mio posto e vidi che Sara non c'era, e neanche Ander, così mi sedetti vicino a Polo
"Buongiorno! Come mai con gli occhiali da sole?" Chiese il mio amico, più raggiante che mai, come se avesse dormito per molte ore e non solo per tre ore, visto che l'avevo accompagnato a casa alle quattro
"Ho dormito quattro ore ed ho delle occhiaie inguardabili, non ho avuto il tempo di coprirle con il trucco e ho dovuto metterli per forza" Mormorai, buttando lo zaino sul mio banco e affondandoci la testa dentro, provocando una risata al mio amico
"Comunque... Credo di aver combinato un guaio con tua cugina ieri sera" Sussurrò imbarazzato
"Sì, mi ha detto che l'hai baciata..." Risposi, cercando di non addormentarmi sul banco
"Ah, bene... Ho paura di non piacerle. Cioè, non che lei mi piaccia, nel senso: è simpatica e bella ma la conosco da due giorni, Dio sono così confuso" Mormorò, dandosi un leggero schiaffo sul viso, provocando la mia risata
"Polo, sta' tranquillo che lei è cotta di te almeno la metà di quanto lo sei tu di lei, è normale che tu sia confuso, vi conoscete da poco, ma vedrai che sarete una bella coppia" Affermai, alzando di poco la testa e facendogli l'occhiolino, ma poi dovemmo interrompere la conversazione perché arrivò la professoressa ed iniziò la lezione. Dopo poco vidi Valerio chiedere di andare in bagno e tornare pochi minuti dopo con del caffè in mano, poggiò il bicchiere di plastica sul mio banco cercando di non farsi vedere dalla professoressa, poi mi fece un occhiolino e tornò al suo posto. Lo ringraziai con il labiale e gli mandai un bacio volante, mi aveva salvata. Quella mattina avevo corso talmente tanto da essermi dimenticata del caffè, ed in quel momento era la cosa di cui avevo più bisogno per rimanere lucida, ma soprattutto sveglia. Appena la professoressa si distrasse bevvi il caffè e iniziai a seguire la lezione, sentendo la caffeina prendere possesso del mio corpo e facendomi rimanere attiva.
Seguii le lezioni con poco interesse e quando arrivò l'ora di pranzo avevo già esaurito nuovamente le energie.

Quando andammo a mensa per mangiare ebbi il tempo per ringraziare il mio fidanzato
"Dio, con quel caffè mi hai salvata prima! Stavo per crollare sul banco, ma ora me ne servono minimo altri due" Ringraziai Valerio, per poi alzarmi e andare verso i distributori, per prendere altri due caffè. Vivevo per il caffè e senza quello probabilmente avrei passato più tempo a dormire che a stare sveglia nella mia vita. Dopo averli bevuti entrambi tornai a tavola e parlai un po' con i miei amici, ma senza toccare cibo. Ultimamente non avevo molta fame e non mangiavo molto, cosa che non era affatto da me, e stavo anche perdendo qualche chilo, ma questo mi avrebbe fatto solo bene. Finii di seguire le lezioni e tornai al dormitorio, seguita da Polo che doveva riprendere la sua auto
"Dio, menomale che me l'hai ricordato, me ne ero completamente dimenticato!" Esclamò ridendo, e risi anche io. Stava per salire in auto quando mi venne un'idea
"Polo aspetta! Vieni qui, ho un'idea" Ghignai, pensando a ciò che avevo intenzione di fare
"Allora, conosco Sara da tutta la vita e sono più che certa che stia ancora dormendo... Quindi cosa ne dici di farle uno scherzo?" Chiesi, e lui accettò subito. Andammo in camera mia e presi il contenitore più grande che trovai, lo riempii d'acqua fredda e, aiutata da Polo lo portai verso la stanza di Sara. Come avevo previsto stava ancora dormendo, proprio nelle stesse condizioni in cui l'avevo lasciata la notte prima, noi ci avvicinammo piano cercando di non svegliarla e contammo fino al tre, al mio segnale rovesciammo tutta l'acqua addosso a mia cugina, facendola scattare sul letto, ma noi corremmo via chiudendo la porta e andando nella mia stanza, scoppiando a ridere. Rimanemmo nascosti fin quando non fummo certi che il pericolo fosse scampato, e poi Polo andò via. Pensai che sarebbe stato meglio andare da Sara a vedere come stesse dopo il "trauma" che le avevamo procurato, e quando bussai alla sua porta la vidi con un pigiama addosso e il phon in mano, mentre si asciugava i capelli, quindi pensai si fosse fatta una doccia. Lei mi chiuse la porta in faccia, probabilmente capendo che io centravo qualcosa, ma poi la riaprì dopo pochi secondi, e io mi fiondai dentro riempiendola di "scusami", che lei accettò in cambio del mio aiuto a sistemare il casino che avevamo combinato sul suo letto. Dopo un po' mi ricordai che quel giorno avevo l'esame per la patente e corsi a prepararmi, erano le cinque e sarei dovuta essere lì alle cinque e mezza, quindi mi cambiai velocemente e corsi fino ad arrivare alla scuola guida, dove mi stavano aspettando e iniziai l'esame. Non fu complicato, avevo studiato bene la teoria e la pratica ormai la conoscevo, così superai l'esame ed ebbi finalmente la mia patente. La prima cosa che feci fu chiamare Valerio, che rispose dopo diversi squilli
"Pronto?" Mormorò, con voce assonnata. Ops, forse l'avevo svegliato
"Indovina chi è che ha appena preso la patente?" Esclamai entusiasta
"Tu, vero? Bravissima amore!" disse facendomi sorridere
"Facciamo così, stasera mi porti da qualche parte e mi fai anche guidare una delle tue auto, ci stai?" Chiesi, non sapendo se avrebbe accettato o meno, ma lui accettò ed io tornai subito al dormitorio per prepararmi. Feci una doccia veloce, indossai una camicetta ed un jeans, stanca di indossare sempre i soliti vestiti scomodi, e poi andai da mia cugina per farmi mettere un po' di eyeliner. Avevo una strana fissa per l'eyeliner, ma non sapevo metterlo e mi toccava sempre farmelo mettere da qualcun altro, ed in questo caso la "vittima" fu mia cugina.

Alle otto precise Valerio arrivò davanti al dormitorio con un'auto che non avevo mai visto, si alzò e fece sedere me al posto del guidatore, andando a sedersi sul sedile di fianco al mio, salutandomi con un bacio sulla guancia
"Buonasera tesoro, mi raccomando evitiamo di fare incidenti" scherzò il mio fidanzato, ricevendo il mio dito medio in risposta. Mi indicò la strada e quando mi disse di fermarmi rimasi sorpresa: era il bar dove mi aveva portata la prima volta che uscimmo, quando accettai il suo appuntamento nella speranza che poi mi lasciasse in pace. Quando entrammo notai subito lo stesso insopportabile barista dell'altra volta, che subito si avvicinò per salutare Valerio
"Sbaglio o questa è la ragazza dello scorso mese? Non dirmi che ti sei innamorato" Scherzò il ragazzo, ma Valerio mi guardò e sorrise, senza dare troppo peso alle parole stupide dell'amico. Quando ci sedemmo e lo stesso ragazzo di prima venne a prendere le ordinazioni Valerio ordinò la stessa cosa che aveva ordinato la volta prima, e ordinò anche per me
"E alla signorina un thè alla pesca, grazie" disse congedando il cameriere, per poi guardarmi e farmi un occhiolino, io mi stupii del fatto che si ricordasse ancora cosa avevo ordinato un mese prima. Quando arrivarono le ordinazioni io aprii la lattina versando il thè nel bicchiere
"Wow, in un mese hai anche imparato ad aprire le lattine" Mi prese in giro il mio fidanzato, alludendo sempre al nostro primo appuntamento, in cui fu lui ad aprire la lattina che non riuscivo ad aprire, ed io gli risposi con una semplice occhiataccia, continuando a bere il mio thè. La serata passò velocemente e guidai io anche al ritorno, ma dovetti lasciare l'auto a Valerio quando arrivammo davanti al dormitorio
"Buonanotte amore, ah e... Sei brava a guidare, pensavo peggio" Mi salutò, lasciandomi un bacio sulla fronte per poi andare via. Io entrai nella mia stanza, mi struccai, mi cambiai e mangiai qualcosina per poi mettermi a letto con il cellulare in mano, fin quando il sonno non prese possesso del mio corpo.

Indestructibles||Valerio Montesinos Hendrich Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora