Era tutto pronto.
Aveva cercato di mettere in valigia tutti i ricordi dei suoi 23anni.
Aveva chiuso la porta della cameretta che l'aveva vista crescere, cambiare,cantare,ballare,urlare e piangere.
Aveva salutato la sua mamma, che aveva trattenuto le lacrime fino a quel momento.
-Mi raccomando. Stai attenta e chiamami-
-Ogni giorno mamy!-
L'aveva abbracciata ancora una volta, cercando di trattenere le lacrime che minacciavano di uscire.
Aveva preso la gabbietta con dentro il suo gattino, Nathan e uscì da quella casa. La casa della sua infanzia.
Raggiunse Giulio che l'aspettava fuori dalla macchina e caricarono insieme le valigie.
Abbracciarono la mamma di Serena che era diventata ormai un fiume in piena per le lacrime che stava versando
-Trattala bene- disse la donna rivolgendosi a Giulio
-Sarà fatto!- le sorrise quest'ultimo, stringendola ancora una volta.
Salirono in macchina e Giulio poggiò una mano sulla gamba di Serena
-Pronta?-
-Abbastanza- sorrise lei, accarezzando Nathan che aveva iniziato a miagolare dalla sua gabbietta
-Si calmerà- la tranquillizzò Giulio e lei annuí.
Il viaggio sarebbe durato 6 ore. I due passarono la maggior parte del tempo tra musica, risate e soste varie per sgranchirsi le gambe.
Dopo un po' Serena si addormentò e Giulio la guardava di tanto in tanto, pensando "Non sei mai stata di grande compagnia". Sorrise e le carezzò la guancia.
-Vivere insieme, in un'altra città. È sempre stato il nostro sogno, piccola mia. E ti renderò felice, ogni singolo giorno!- mormorò Giulio, sorridendo e sentendosi sempre più felice e innamorato pensando alla persona che aveva accanto.
Erano cinque anni che stavano insieme. La loro non era una storia fatta di rose e fiori, non lo era mai stata. Eppure non si erano mai lasciati, per il troppo bisogno che l'uno aveva dell'altro.
Mentre guidava, il ragazzo pensava al primo incontro e al primo bacio. Era così innamorato di lei, ma non sempre riusciva a dimostrarglielo.
A volte si arrabbiava per così poco e si ritrovava a prendersela con sé stesso.
Non voleva perderla, era la cosa più bella che avesse al mondo.
"Ti amo tanto, mia dolce Serena. Dovrei dirtelo più spesso."
Sospirò e diede un'occhiata a Nathan, anche lui ronfante nella sua gabbietta.
"Identico alla tua padrona".
Nel frattempo Serena sognava..
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SPAZIO AUTRICESalve a tutti 😊
Questa è la mia prima storia e oggi vi pubblico il primo capitolo.
Sarà una storia un po' complessa, ci saranno abbastanza colpi di scena.
E, vi giuro, pubblicherò ogni giorno un capitolo nuovo 😄
Aspetto vostri commenti e vostre opinioni!!
Un bacio!😘
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Come Peter Pan ~
FanfictionUna nuova vita. Una nuova città. Accanto la persona che amava, o almeno così cercava di convincersi Serena. Ma un paio di occhi scuri e un corpo un po' troppo tatuato, le diedero la spinta per guardare in faccia la realtà.