-GRAZIE ROMA. GRAZIE DI TUTTO.
E così,come era salito su quel palco, era andato via. La folla gridava ancora il suo nome
-ULTIMO. ULTIMO. ULTIMO.-
E Serena era tra loro,con le lacrime agli occhi e il sorriso che solo chi era stato sotto quel palco poteva avere.
Era il 4 luglio, e Serena quella data non la dimenticò mai. Per una frazione di secondo, lui l'aveva guardata. E lei sorrise ancora, pensando "Adesso sa della mia esistenza", dandosi subito dopo della stupida. "Cazzo,Serena..si sarà dimenticato dopo due secondi di te".
Stava ancora urlando il suo nome, quando sentì da lontano qualcuno che la chiamava..
-Serena? Serena? Amore,svegliati. Siamo arrivati.-
Mugugnò qualcosa,per poi aprire gli occhi. Diamine, era da quando era stata a quel concerto che non smetteva di fare lo stesso sogno.
-Sei una dormigliona,amore. Grazie per la compagnia- rise Giulio.
-Scusa- sbadigliò.
Nathan era come in simbiosi con lei, infatti si svegliò e inizio a fare le fusa.
-Dopo, Nathan. Portiamo prima le valigie in casa- gli sussurrò.
Caricarono tutto in ascensore, Giulio poi aprì la porta della loro nuova casa. Come prima cosa, Serena liberò Nathan, dandogli modo di familiarizzare con il nuovo ambiente.
-Benvenuta, amore. Spero ti piaccia- le sussurrò Giulio all'orecchio,mentre la teneva stretta tra le sue braccia
-È bellissima- e Serena lo pensava davvero.
C'era un enorme stanza adibita a soggiorno, con il divano a penisola che lei aveva sempre voluto. Di fronte, una parete attrezzata nera e bianca,con sopra un grandissimo televisore e su ogni mensola c'era una foto di lei e Giulio. Ovviamente non mancava il reparto del suo ragazzo, che aveva dedicato alla sua squadra del cuore. La Roma. Lo guardò divertita e lui si strinse nelle spalle.
Andò poi in cucina, anch'essa con penisola e tutta moderna.
-Amore, è come l'ho sempre voluta io-
-Lo so, altrimenti che la prendevo a fare?- le rispose Giulio, per poi raggiungerla e stringerla tra le braccia, dandole un bacio leggero.
-Che ne dici di andare nella mia stanza preferita?- le chiese lui,con il suo solito sorriso malizioso
-Amore, abbiamo le valigie da disfare e poi Nathan..- non riuscì a finire la frase. Giulio la strinse forte e la baciò con più trasporto, la prese in braccio e la portò in camera da letto. Era tutto così perfetto, era così felice.
Ma le cose stavano per cambiare.
Colui che l'aveva sempre protetta, colui che stava facendo l'amore con lei, non sarebbe più stato lo stesso.
E la sua vita sarebbe cambiata.
Ma Serena, questo, non poteva saperlo.
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SPAZIO AUTRICESiccome è la mia prima storia, ho deciso di farvi un regalo.
Un bacio!😘
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Come Peter Pan ~
FanfictionUna nuova vita. Una nuova città. Accanto la persona che amava, o almeno così cercava di convincersi Serena. Ma un paio di occhi scuri e un corpo un po' troppo tatuato, le diedero la spinta per guardare in faccia la realtà.