Niccolò non poteva credere a quello che Serena gli aveva appena detto. La prese in braccio e roteò un paio di volte su sè stesso, facendo ridere di gusto la ragazza. Le diede poi un bacio e la mise a terra, prendendole il viso tra le mani e baciandola ancora.
-Vedrai, sarà bellissimo!- esclamò, sembrava un bambino per quanto era felice.
-Moriconi, sono già venuta a qualche tuo concerto. So quanto fantastici siano- gli rispose Serena, abbracciandolo.
-Ma questi saranno diversi. Vedrai- le sussurrò il cantante sulle labbra.
-Avete finito? Mamma mia, non vi scollate da quattro giorni!- intervenne Sara con finto fastidio,con accanto Adriano.
-Ecco,io invece eviterei de portare te,guarda- esclamò Niccolò,guardandola divertito.
Scoppiarono tutti a ridere, tranne Sara, che appena vide Adriano partecipare a quello sfottò,lo guardò in modo truce. Il ragazzo tornò serio e replicò al suo migliore amico.
-A Moricò, cercamo de starce calmi- ma non poté evitare di mantenere quel sorriso sulle labbra. In fondo,anche Sara era divertita da quella scenette.
Quei quattro giorni erano volati, Niccolò li aveva passati cercando di convincere la sua ragazza a partire con lui,visto che anche la sua migliore amica sarebbe andata con loro. Non sapeva che Serena,segretamente, aveva già preparato la sua valigia. Così il giorno della partenza,nel momento dei saluti, rivelò al cantante che accettava la sua proposta.
Il taxi li aspettava giù, avrebbero prima portato Nathan a casa di Niccolò, dove avrebbe avuto la compagnia di Spugna e la vicina che si occupava di loro. Dopo andarono in stazione per prendere il treno Roma-Napoli.
Quella sera sarebbe stato il turno del San Paolo ad accogliere Ultimo. Trascorsero quelle poche ore di viaggio come se fossero quattro semplici ragazzi che avevano deciso di fare una passeggiata nella città partenopea. Sì divertirono a prendere in giro Sara,che metteva il broncio da finta offesa,per poi sciogliersi di fronte ai baci di Adriano. Niccolò non smetteva di guardare la sua piccola anima, le teneva la mano e le carezzava la guancia,i capelli. La ragazza poggiò la testa sulla spalla del cantante e lui fu invaso da quel profumo che ogni volta lo faceva sentire a casa.-Questa camera è stupenda- esclamò Serena! Erano arrivati a Napoli,alla stazione li raggiunse Jacopo che li portò poi in albergo.
La ragazza si ritrovò una vera e propria suite davanti ai suoi occhi. Ma di tutto quel lusso, ciò che la colpì maggiormente fu il balcone con vista sul mare. Aveva sempre adorato quella distesa d'acqua salata, ne respirò il profumo e si sentì carica.
Niccolò la raggiunse,abbracciandola da dietro e dandole dei baci tra i capelli.
-Se abbiamo tempo,ti va di passare una giornata al mare? Penso che resteremo a Napoli almeno tre giorni- Serena a quelle parole si girò verso il cantante con gli occhi da bambina e il sorriso sognante.
-Sarebbe bellissimo,Nic!- gli diede poi un bacio a stampo.
-È così bello vederti felice,mia piccola anima- le sussurrò, mentre le metteva una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Serena rabbrividì a quel tocco, Niccolò le avrebbe sempre fatto lo stesso effetto.
-Solo tu ci riesci,Nic- gli sussurrò la ragazza.
Il cantante sospirò e s'incantò anche lui guardare il mare. Serena se ne accorse,sapeva che era pensieroso e che,come al solito,aveva paura per il concerto di quella sera.
-Hey,Peter Pan? Sarai bravissimo,come sempre- gli sussurrò.
-Ogni volta è come se fosse la prima. Ho sempre una costante paura di deluderli- disse poi Niccolò,abbassando la testa. Ma Serena con le dita gli alzò il volto e lo guardò negli occhi.
-Tu? Niccolò Moriconi che delude i suoi fans? Non potrebbe mai succedere. Tu sei speciale,sei uno di loro. E loro questo lo sanno!- gli disse sorridendogli.
E,come succedeva sempre, il cantante si calmò. Era assurdo come la sua piccola anima potesse avere il potere di cambiargli l'umore.
"Stasera è quella giusta", pensò. Aveva cercato di convincere Serena ad andare con lui,anche per quello. Sarebbe stato un concerto speciale,ma lei ancora non lo sapeva.-E ora, Ultimi.. mi siedo qui con voi e parleremo un po'- disse Niccolò,dopo essersi seduto a terra. Il concerto era iniziato già da un'oretta e l'aveva passata a scatenarsi insieme a quella folla. Anche questo stadio si presentò pieno, e Niccolò pianse di nuovo. Non sapeva se si meritasse tutto quell'amore, ma sapeva che ne aveva bisogno per continuare ad andare avanti.
-Ultimamente ho avuto modo de legge vari articoli riguardo la mia situazione sentimentale. Voi che me seguite,lo sapete,io so sempre stata na persona riservata. Ma quanno ci sono delle cose che proprio nun me vanno,nun riesco a sta zitto-
La folla allora iniziò ad urlare, era anche questo lato del cantante che amavano. Schietto,sincero,ma allo stesso tempo fragile.
-Ho letto vari ritorni de fiamma, ma me trovo costretto a smentí. Io stasera volevo presentà alla mia gente, alla folla che più me ama al mondo, na persona..-
Ricominciarono tutti ad urlare, ad applaudire, a chiamarlo, e Niccolò sorrise.
Poi si alzò, si allontanò dal palco e andò dietro le quinte,dove trovò una Serena al quanto sorpresa.
-No,Nic. Non vengo- disse sottovoce. Era timida,non sarebbe mai riuscita a salire su quel palco e avere tutti quegli sguardi addosso.
-Dai, movete!- Il cantante la prese per mano, lei sospirò e raggiunse il palco con lui. La folla urlò, alcuni piansero, altri applaudirono. Niccolò ricominciò a parlare,senza smettere di guardare la sua piccola anima.
-Lei è Serena. Sta ragazza è entrata in un periodo particolare della mia vita, ed io in un periodo particolare della sua. La prima volta che l'ho vista,ho avuto l'istinto de proteggerla. E da quel giorno, io so tranquillo solo se so che lei è al sicuro. Rega, non c'è nessun ritorno di fiamma, ma c'è Serena. Che me fa innamorà di lei ogni giorno de più- l'abbraccio e le diede un bacio, mandando in estasi tutto quelle persone che li stavano guardando. Sara si asciugò qualche lacrima e Adriano la strinse forte a sè.
Anche Serena aveva gli occhi lucidi,non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere.
-C'è stato un periodo in cui nun riuscivo più a scrive..- proseguì Niccolò -Qualsiase nota,testo,nun me diceva niente,nun me trasmetteva emozioni. Avevo persino pensato de mollà tutto. Poi un giorno..- si girò a guardare di nuovo Serena -un paio de occhioni verdi hanno incontrato i miei. Ed è stato in quel momento che è nata "Rondini al guinzaglio"-
I suoi fans urlarono ancora una volta,aveva fatto uscire quel singolo pochi giorni prima dell'inizio del tour,ma l'amavano già tutti.
Fece sedere Serena su uno sgabello,di fronte al pianoforte, così poteva guardarla. Prese posto anche Niccolò, e iniziò a muovere dolcemente le mani su quei tasti.
-Portami a sentire le onde del mare
Portami vicino le cose lontane
Portami dovunque basta che ci sia posto
Per una birra e qualche vecchio rimpianto
E portami a sentire il rumore del vento
Che tanto torneresti in qualsiasi momento
Portami dovunque basta che ci sia posto
Per un sorriso e qualche vecchio rimpiantoDove vuoi, non dove sai
Dove esisti e non ci sei
Portami con te
Portami con te
Dove tutto si trasforma
Dove il mondo non mi tocca
E portami con te
Portami con te
Dov'è leggero il mio bagaglio
Dove mi ami anche se sbaglio
Dove vola e si ribella
Ogni rondine al guinzaglio-
Quelle parole e quella musica,fecero scendere tutte le lacrime che Serena aveva cercato di trattenere. Fu come se non ci fossero tutte quelle persone,ma solo loro due,nella loro adorata bolla. Poi Niccolò si alzò, le si mise di fronte e continuò a cantare.
-E portami al sicuro ma senza parlare
Elascia che lo faccia il tuo modo di fare
Portami di corsa in un ponte lì in alto
Che unisce il tuo dolore al tuo solito incanto
E portami ti prego dove preferisci
Dove se metti piede in un attimo esisti
Perché non c'è risposta alle cose passate
Tu portami ad amare le cose mai amate
E dove vuoi, non dove saiDove esisti e non ci sei
Tu portami con te
Portami con te
Dove tutto si trasforma
Dove il mondo non mi tocca
E portami con te
Tu portami con te
Dov'è leggero il mio bagaglio
Dove mi ami anche se sbaglio
Dove vola e si ribella
Ogni rondine al guinzaglio-
Anche Niccolò era emozionato. Non poteva credere che stava cantando quella canzone che aveva scritto dopo l'incontro con Serena. Non poteva credere che a soli pochi giorni dalla sua uscita,la sua folla la stava già cantando con lui,come se la sapesse da sempre. Non poteva credere che stava mostrando a tutti i suoi sentimenti e di avere Serena di fronte che lo guardava incredula e felice.
-Dove il cielo si muove se lo guardi attentamente
Dove basta un minuto intenso per vivere sempre
Dove piove ma tu esci per bagnare la mente
Perché se la vita è nostra non ci ostacola niente
Dove al posto dei piedi hai due pagine vuote
E ogni passo che compi loro scritturano note
Dove il sole è un'ipotesi e tu puoi solo pensarlo
Ma ti basta perché ti riempi di idee per nutrirlo
Quando sarà primavera-
Sì girò verso la sua gente a cantare quella strofa, e ancora una volta fece scivolare via le lacrime. Era un sogno. Era tutto perfetto.
Poi decise di girare il microfono con l'asta verso di loro, andò verso Serena e l'abbraccio,mentre tutta quella gente gli dedicavano l'ultima strofa di quella poesie scritta da Niccolò.
-Tu portami con te
Portami con te
Dove tutto si trasforma
Dove il mondo non mi tocca
E portami con te
Tu portami con te
Dov'è leggero il mio bagaglio
Dove mi ami anche se sbaglio
Dove vola e si ribella
Ogni rondine al guinzaglio-
Sì guardarono negli occhi per tutto il tempo,senza smettere di sorridersi e di commuoversi. Quello era stato il concerto più bello della loro vita. Era da tanto che Niccolò cercava di programmare una sorpresa per Serena,aveva fatto di tutto per non farle ascoltare quel pezzo quando le radio cominciarono a trasmetterlo. Doveva cantarglielo lui. E quello fu il modo di dolce che potesse usare.
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Come Peter Pan ~
FanfictionUna nuova vita. Una nuova città. Accanto la persona che amava, o almeno così cercava di convincersi Serena. Ma un paio di occhi scuri e un corpo un po' troppo tatuato, le diedero la spinta per guardare in faccia la realtà.