Appena arrivarono a Roma, chiamarono un altro taxi per raggiungere casa di Sara. Le due ragazze erano lì, Sara sapeva che sarebbero arrivati, così fece di tutto per non far uscire Serena di casa. Anche se non fu difficile. La ragazza si era rinchiusa nella sua camera, e Sara non ebbe intenzione di avvicinarsi nemmeno alla porta. Sapeva che in quel momento Serena aveva solo bisogno di stare da sola,doveva sfogare la rabbia e la delusione che sentiva.
Disse ad Adriano di mandarle un messaggio quando erano sotto casa,voleva evitare che la sua amica sentisse il campanello suonare. Scesi dal taxi, raggiunsero la porta dove Sara li attendeva. La ragazza guardò in cagnesco Niccolò
-Lo sai che lo faccio solo perché credo nei tuoi sentimenti,vero? Sei stato uno stronzo- gli disse sottovoce.
-A Sarè nun te ce mette pure tu eh- il cantante lasciò la coppia e corse in camera di Serena. Sospirò vedendo che la porta non era chiusa a chiave, così l'aprì. La sua piccola anima era nel letto,accanto a lei il cellulare con quel disgustoso articolo. Sì era addormentata così, tra le lacrime. Le si sedette accanto e le accarezzò la guancia. Serena aprì piano gli occhi, ma quando vide Niccolò si ritrasse e si mise a sedere sul letto.
-Che cazzo vuoi? Che ci fai qui?- sbraitò.
-Sere,calmate. Io te devo spiegà,Nun è come pensi!-
-E com'è,Niccolò? Vai,spiegamelo perché io non lo so più. So solo che con te sto bene un giorno sì e l'altro no. Io un amore del genere non lo voglio. Io voglio sentirmi felice e non avere paura che sto cazzo di passato ci ripiombi addosso e mi devasti- disse poi Serena,alzandosi dal letto.
Niccolò fece lo stesso,la raggiunse ma non ebbe il coraggio di toccarla. Era davvero arrabbiata,pensò di non averla mai vista così prima.
-E invece te sbagli. Io nun volevo, è stata lei, quell'arpia de merda! Ha progettato tutto! Sapeva che qualcuno ce stava a fotografà, l'ha fatto apposta!- urlò Niccolò, era ormai diventata una gara a chi alzava più la voce.
-Ma chi cazzo se ne fotte,Ní? Chi? A prescindere da quello che lei ha fatto,tu ti dovevi spostare!-
-Lo so,c'hai ragione. E nun poi sapè quanto me so sentito na merda per non averlo fatto. Ma credeme,serè, io non ti avrei mai fatto del male. Io te amo,lo voi capì? Ma cazzo,ce provi a crederme?-disse il ragazzo,esasperato.
-Si,c'ho provato. E mi hai delusa. E questa è la seconda volta Niccolò. Ma c'è una differenza,adesso. Qui parliamo di sentimenti. Tu dici di amarmi e butti sta bocca dove cazzo ti capita-
-No! Questo nun lo poi dí. Nun ho fatto mai niente,Serè e tu lo sai! Vieni con me,parti con me. Fai il tour con me. È te che voglio nella vita mia,ma lo voi capí? Che devo fà più per farte capí che te amo,Serè?- adesso era incazzato pure lui,non riusciva a capire come quella ragazza non si convincesse dei sentimenti che lui provava.
-Io le cose che ho fatto co te e per te,nun le ho fatte mai co nessuno! E lo voi sapè? Io manco a Federica l'ho amata così! Te lo metti in testa?-
Serena a quelle parole si fermò, sentì quelle farfalline provare a volare, ma non vollero rischiare anche questa volta. Niccolò vedendola più calma le prese il viso tra le mani
-Serè,nun buttiamo via niente, te prego. To giuro,io nun vulevo. Sei stata la prima che ho chiamato una volta finito il concerto,avevo bisogno della voce tua,avevo bisogno di sentimme rilassato e solo te ce riesci. Tu me calmi,Serè. E io nun te voglio perde- le disse guardandola negli occhi. Quegli occhioni che non vedeva da due giorni,ma che facevano sentire al cantante già la mancanza. Guardò quelle labbra che per lui erano droga pura. Guardò il viso della ragazza che lui più amava al mondo, e poté leggerci delusione e tristezza. Ma Serena si strinse al petto di Niccolò,lo abbracciò forte e respirò il suo profumo.
-Tu sei una merda- gli sussurrò.
Lui sorrise, mentre le baciava dolcemente i capelli.
-Lo so, ma te amo-
Serena allora alzò la testa per guardarlo negli occhi. Erano così tristi e stanchi. "Serè,ma chi uomo si fa un viaggio nel bel mezzo del tour per venirti a spiegare quello che era successo?"
-Ti amo anche io,Peter Pan- gli disse prima di fiondarsi su quelle labbra che gli erano mancate come l'aria.Passarono il pomeriggio chiusi in quella stanza, avevano solo quattro giorni prima che Niccolò ripartisse e ne vollero vivere ogni singolo secondo. Adriano e Sara sorrisero tirando un sospiro di sollievo sentendo le urla diminuire e la porta rimanere chiusa.
-Staranno a fa pace- disse Adriano,abbracciando la sua ragazza.
-Ho odiato davvero, Niccolò. Vedere ancora una volta Serena stare così male,mi faceva distruggere il cuore- disse in un sussurro Sara.
-È na testa calda, a volte fa le mejo stronzate. Ma io nun l'ho mai visto così innamorato- disse il moro.
-E tu? Tu sei innamorato?- gli chiese Sara,guardando Adriano negli occhi.
-Io nun so semplicemente innamorato. Io so innamorato pazzo de te!- la strinse ancora di più e baciandola la portò in camera da letto.-Perchè Federica lo ha fatto?- disse all'improvviso Serena,mentre erano distesi sul letto e si lasciava accarezzare da Niccolò.
-Non lo so,Serè. So solo che nessuno ce vole vicini- sbuffò.
-A me basta che mi vuoi tu- disse la ragazza,guardandolo negli occhi.
E Niccolò poté sentire il suo cuore uscirgli dal petto, le sorrise come se fosse la cosa più bella che avesse mai visto nella sua vita.
-Voi vení con me,Serè? Viviamo sti concerti insieme. Te voglio fa conosce il mio mondo,la mia musica. Te voglio presentà alla gente mia. Nun me dí de no- disse Niccolò, cercando di convincere la sua ragazza.
-Ci penserò- disse lei, e scoppiò a ridere quando vide Niccolò farle il labbruccio da bimbo offeso.
Serena si alzò, si mise a cavalcioni di Niccolò e lo baciò. Il moro sospirò sulle sue labbra,per poi mettersi a sedere e mettere una mano tra i capelli di Serena, tirandola di più a sè. Le tirò poi leggermente la testa all'indietro, voleva baciarle il collo,senza ostacoli. Voleva inebriarsi del suo profumo. Serena chiuse gli occhi a sentire quella bocca a contatto sulla sua pelle. Sentiva che stava per bruciare, ogni bacio era una scottatura. Si morse il labbro e Niccolò sorrise sul suo collo,lasciandole poi un succhiotto. Le sfilò la maglia e scese a baciarle prima un seno e poi l'altro. Amava il fatto che quando era in casa,lei non portasse mai quel fastidioso reggiseno. Serena si appoggiò al cantante, il suo corpo fu percorso da infiniti brividi e dalla sua bocca uscirono silenziosi gemiti. Niccolò poi ribaltò la situazione,trovandosi lui sopra la ragazza. Le aprì le gambe e premette la sua eccitazione contro Serena.
-Vedi che effetto me fai? Tu me fai impazzí- le sussurrò all'orecchio,facendole perdere ogni briciolo di lucidità. Sì sfilò la maglia e tolse i leggins di Serena,lasciandole come unico indumento gli slip. Le baciò la pancia per poi scendere nel suo interno coscia. Le sfilò gli slip e diede piccoli baci alla sua intimità. Serena stava impazzendo ormai, sentiva le guance rosse e quelle farfalline ballare il tango. Poi sentì Niccolò togliere i pantaloni e i boxer, e posizionarsi tra le sue gambe. Entrò in lei con estrema lentezza,facendola sussultare. Serena voleva di più,ne aveva bisogno. Provò a spingere il bacino verso quello di Niccolò,invano.
-Non così in fretta,piccola- le sussurrò lui sulle labbra,sorridendole maliziosamente.
-Ti prego,Nic-
-Cosa? Cosa vuoi,piccola anima?- le chiese,muovendosi sempre più lentamente.
-Voglio te- sussurrò lei,con voce roca. Niccolò fece un sorriso compiaciuto e iniziò a muoversi un po' più velocemente. Serena sentì il cervello emanare scintille,si sentì in un altro pianeta.
-Apri gli occhi- le disse ad un tratto Niccolò.
La ragazza lo fece,erano entrambi sul punto di venire.
-Non smettere di guardarmi- le ordinò il ragazzo. Erano lì,occhi negli occhi, a guardarsi mentre lasciavano che i loro corpi venissero sopraffatti dal piacere. E in quel momento capirono che non si sarebbero più lasciati.
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Come Peter Pan ~
FanfictionUna nuova vita. Una nuova città. Accanto la persona che amava, o almeno così cercava di convincersi Serena. Ma un paio di occhi scuri e un corpo un po' troppo tatuato, le diedero la spinta per guardare in faccia la realtà.