-Ti va di andare al parco,domani?- chiese il moro alla ragazza che aveva tra le braccia.
-Mmhh,sarebbe bello- rispose lei, sbadigliando.
-Che entusiasmo,signorí- la prese in giro,ridacchiando.
-Nicco,tu prima mi sfinisci e poi hai voglia di parlare?- rispose Serena, sorridendo e stringendosi ancora di più al petto di Niccolò.
-Ah,e così te sfinisco eh?- disse lui,in tono di sfida. Risero insieme e si sentirono completamente leggeri. Serena gli lasciò un bacio sul petto,poi chiuse gli occhi.
-Buonanotte,Peter Pan- sussurrò.
-Buonanotte,piccola anima-Erano tutti distesi su quell'enorme prato. Alla fine Niccolò riuscì a trascinare Serena al parco,decisero di coinvolgere tutti i loro amici. Sì sarebbero divertiti.
Gli uomini stavano giocando a calcio, mentre le due ragazze erano sedute sulla coperta che avevano usato come tovaglia.
-Come va,Sere?- le chiese d'un tratto Sara.
-Cerco di non pensare al passato e di godermi quello che di bello stiamo costruendo- rispose la ragazza,senza smettere di guardare un Niccolò sudato,con i capelli bagnati e disordinati, ma felice e spensierato.
-Ti va di parlarmi di quello che è successo?-
Serena e Sara non avevano ancora avuto modo di raccontarsi, la ragazza non sapeva ancora nulla del perché la sua migliore amica decise di andare via.
Ma sapeva che Giulio c'entrava qualcosa.
Serena sospirò,poi cominciò a raccontare. Sara si portò una mano alla bocca e la guardò con stupore.
-Io sapevo che quella bestia umana era una belva, ma non che arrivasse fino a quel punto. E tu hai preferito scappare?- le disse poi.
Serena sbuffò,sapeva che aveva sbagliato, se lo ripeteva in continuazione, ma adesso aveva bisogno di scrollarsi quella situazione dalle spalle.
-Lo so,ho sbagliato. Ma non potevo mettere Niccolò in pericolo- esclamò poi. Sara annuí, per poi abbracciarla forte.
-Ti starà alla larga, non sei sola- le sussurrò.
Furono interrotte dal ciclone Moriconi,che sudato com'era decise di buttarsi addosso a Serena facendola ridere di gusto.
-Ma Niccoooo, che schifo..puzzi di sudore- ma lei amò anche quello,era simbolo della gioia di Niccolò in quel momento.
-Ah puzzo? Bene,mo puzzi pure tu- disse,per poi scuotere il capo in modo che le cadesse addosso qualche goccia di sudore.
Alzarono la testa e videro una Sara che li guardava disgustati, poi si alzò e raggiunse Adriano.
Scoppiarono entrambi a ridere.
-Vieni con me?- disse ad un tratto Niccolò. Sì alzò in piedi e le tese una mano. Serena ci poggiò sopra la sua e si mise in piedi.
-Dove mi porti?- gli chiese curiosa,mentre il cantante faceva cenno ai suoi amici che sarebbero ritornati subito.
-Voglio stà un po' da solo co te- le disse semplicemente,prendendole la mano.
Camminarono per un po', quel parco era così grande che ebbero paura di perdersi. Per tutto il tragitto non fecero altro che parlare,si sentirono così complici in quel momento. Poi Niccolò si fermò e quando parlò Serena capì perché lui volle stare da solo con lei.
-Sè..tra una settimana parto. Inizia il tour- disse piano.
La ragazza s'intristí,ma evitò di mostrare il suo dispiacere a Niccolò. Lui aveva bisogno di saperla vicina anche se distante, aveva bisogno di sapere che lei lo avrebbe aspettato.
-Oh, è fantastico Nic- esclamò,guardandolo negli occhi e sorridendo. Il ragazzo sbuffò,si passò una mano tra i capelli e iniziò a guardare altrove.
-Che c'è?- gli chiese Serena, prendedogli la mano.
-È che ho paura.. ho paura che a te sta cosa non piaccia. Ho paura che te fai prende dalla paura. Ho paura che..- ma la ragazza gli poggiò un dito sulle labbra.
-Hey, hey..sono tutte paure assurde ed inutili. Io sarò qui,ad aspettarti. Come tua fan però, almeno un concerto lo verrò a vedere eh. Cazzo,Ultimo in tour..come mai non l'ho saputo prima? Avrò dimenticato di controllare il tuo profilo instagram- disse divertita.
Il ragazzo si calmò e le sorrise.
-Come fai?- le sussurrò.
-A fare cosa?-
-A farmi star bene. A darmi sicurezze. Io so un fifone, ma co te accanto me sento la persona più forte del mondo-
A quelle parole Serena gli sorrise,gli buttò le braccia al collo e lo baciò.
-Andrà tutto bene,Nic. Se staremo insieme,andrà tutto bene- gli sussurrò sulle labbra.Quando ritornarono dagli altri,li videro tutti seduta sulla coperta a giocare a carte.
-Ma che cazzo! Voi 'mbrogliate- si lamentò Tiziano
-No! Sei tu che sei na pippa- lo prese in giro Gabriele.
-'Nvedi un po' chi se vede. I piccioncini- disse Adriano quando li vide.
Scoppiarono tutti a ridere,poi i due ragazzi si sedettero sulla coperta insieme agli altri. Passarono la giornata più tranquilla e spensierata della loro vita. Non pensarono più al tour, a Federica,a Giulio e agli ostacoli che la vita gli metteva sempre davanti. Per quelli ci sarebbe stato tempo,adesso avevano solo voglia di essere due ragazzi che avevano passato una fantastica giornata al parco con gli amici di sempre.Il giorno della partenza arrivò, Serena strinse Niccolò tra le sue braccia, cercando di non perdersi nemmeno un secondo di quel prezioso tempo. Sarebbe stato via due mesi e lei al solo pensiero si sentì morire. Ma questo a Niccolò non lo avrebbe detto,lo conosceva abbastanza ormai da sapere che avrebbe rinunciato a tutto. Gli doveva dare forza, c'era un sacco di gente che lo seguiva e meritavano di incontrarlo e cantare con lui le sue canzoni. Anche lei ne aveva fatto parte,prima che la vita la catapultasse in un'altra dimensione. Ancora non credeva al fatto che il suo cantante preferito l'amasse.
-Ti chiamerò ogni volta che un concerto finirà,promesso- disse lui, baciandola.
-Ed io ti aspetterò ogni sera, sarò sempre accanto a te,Nic- gli rispose la ragazza stringendolo ancora una volta.
Jacopo abbassò il finestrino e urlò
-Lo so che ve mancherete, ma è tardi Nic-
Allora il ragazzo la guardò ancora una volta negli occhi, le diede un bacio veloce e raggiunse la macchina. La salutò con la mano prima di salirci e Serena ricambiò. Fino a quando la macchina non divenne un puntino lontano, rimase lì a guardarla. Poi salì in casa, prese Nathan in braccio e lo coccolò. Aveva bisogno d'affetto, Niccolò era appena andato via e già si sentiva sola. Il cellulare vibrò e sorrise quando lesse il messaggio che le era appena arrivato.Messaggio da Nicco🌹
Mi manchi già,piccola anima.Messaggio da Sere🎈
Anche tu,mi manchi,Peter Pan. Spacca tutto, io ti aspetto.Sorrisero entrambi, sarebbe stato difficile,ma non impossibile. Ce l'avrebbero fatta,il loro amore era più forte di qualsiasi cosa.
-E così ti ha lasciata sola,eh? Bene bene.. mia dolce Serenella-
Giulio dalla sua auto aveva visto i due salutarsi e Niccolò salire in auto,per poi andar via.
Prese il cellulare e compose un numero. Involontariamente si toccò il labbro gonfio e il naso rotto, facevano ancora male, ma si sarebbe vendicato.
-Ci siamo. La superstar è partita- disse all'interlocutore.
-Bene. Sono nella città dove ci sarà il suo primo concerto. Mi conoscono,non sarà difficile entrare nel camerino. Tu hai avvisato chi di dovere? Le nostre foto devono uscire su tutti i giornali- disse Federica,con un sorriso diabolico sul volto.
-È tutto pronto. Aspetto tue notizie- disse Giulio, ed attaccò.
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Come Peter Pan ~
FanfictionUna nuova vita. Una nuova città. Accanto la persona che amava, o almeno così cercava di convincersi Serena. Ma un paio di occhi scuri e un corpo un po' troppo tatuato, le diedero la spinta per guardare in faccia la realtà.