Cap 25

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Erano stesi sul letto a darsi tutti gli abbracci e le carezze che in quel mese avevano represso. Sì pensarono tanto,ma nessuno dei due ebbe il coraggio di dirlo all'altro.
-Che ne dici se per questo weekend ce ne andiamo alla casa in montagna dei miei? Magari lo diciamo anche a Sara e Adriano..- propose ad un tratto Niccolò,mentre accarezzava la schiena nuda di Serena.
-Si,sarebbe fantastico- rispose la ragazza,sorridendogli.
-Bene. Dopo allora avviso Adriano-
Serena annuí, ma c'era qualcosa che non andava. Niccolò la vedeva strana,silenziosa e perplessa.
-Cosa c'è,piccola anima?- le chiese accarezzandole la guancia.
Lei si girò a guardarlo negli occhi,si passò una mano tra i capelli e si mise seduta, cercando di coprirsi il seno con il lenzuolo.
-Niccolò..io ho paura di non essere all'altezza- esclamò.
Il cantante non riusciva a capire, così si mise seduto anche lui e la guardò.
-All'altezza di cosa?- le chiese
-All'altezza di te, del tuo successo, delle tue fans,della tua carriera!- disse la ragazza tutto d'un fiato.
Niccolò sospirò rumorosamente, si passò una mano tra i capelli come era solito fare quando era nervoso.
-Che te prende,Serè? Hai sempre fatto la forte,hai sempre detto che c'avresti provato. Mo che è successo?- disse un po' irritato.
-Non c'è bisogno che ti arrabbi, Niccolò. Io non ho mai avuto una relazione così-  gli rispose la ragazza.
-Ma così come? Nun te sto a capì. So un ragazzo normale de 24anni-
-No! Non lo sei. E tu lo sai benissimo!-
-Che voi fà,Serè? No dimmelo tu, io nun posso sta sempre dietro a sti tuoi capricci. Io ora lo so quello che voglio dalla vita mia. Ma tu? Tu m'hai sempre fatto a morale, ma tu lo sai che voi dalla vita?- il cantante stava perdendo la pazienza. Sì alzò dal letto e infilò i boxer.
-Niccolò..aspetta, fermati- Serena lo raggiunse e lo abbracciò.
-Io anche so cosa voglio dalla vita, ma come io mi sono messa nei tuoi panni con la storia di Francesco, prova a farlo tu adesso!- continuò poi a dire.
-Che me stai a chiede,Serè? Voi altro tempo?- Niccolò non smise di guardarla negli occhi,aveva bisogno di sapere..
-Non voglio altro tempo,Nic. Ma io voglio fare le cose con calma. Non voglio che la nostra storia si sappia già in giro, è così presto. Se non dovesse andare,verrei attaccata da tutti, mi etichetteranno come "l'ennesima ragazza che ha fatto soffrire Ultimo", e a me non va- gli disse,accarezzandogli la guancia.
-È solo una gita in montagna con i nostri migliori amici, sanno già tutto ormai di noi- disse Niccolò,sospirando
-Ma infatti io non mi riferivo a quello, è ovvio che sono felice di passare un po' di tempo con te. Mi sei mancato così tanto.. solo,facciamo attenzione. Tutto qui-
-Io nun riesco a nun baciarte in pubblico,Serè. Lo sai, impazzisco. Dobbiamo camminà per strada e dobbiamo stà attenti ad ogni mossa. Nun ce la faccio piú- le rispose Niccolò, esasperato.
-Ti chiedo solo un po' di tempo,Nic-
A quel punto il cantante annuí, allora Serena lo abbracciò forte a sé.
-Nun me fa aspettà troppo, altrimenti te bacio davanti ai paparazzi- le disse Niccolò,sorridendo.

-Allora,rega? Che ve ne pare?- chiese Niccolò ai suoi amici, una volta scesi dalla macchina.
-È bellissimo Nic- rispose Serena, guardando la casa che aveva di fronte. Era una classica casetta, di quelle che si trovano in montagna, ma era molto grande. Presero le valigie ed entrarono.
Li accolse un caldo soggiorno, con un camino scoppiettante, un divano con accanto due poltrone e una tv su una parete attrezzata in legno chiaro. Il pavimento era fatto di parquet e i muri di pietre. C'era anche una cucina, stile arte povera e un bagno piccolo. C'era poi una deliziosa scala a chiocciola che portava alla zona notte, con quattro camere matrimoniali e un altro bagno, più grande.
-È più bella de come me la ricordavo,Ní- gli disse Adriano, sinceramente meravigliato. Prese la mano di Sara e poi esclamò
-Noi annamo a provà er letto- disse poi, Sara arrossí violentemente per poi dargli un leggero pugno sul braccio. Le due coppie scoppiarono a ridere, poi si diedero la buonanotte e andarono nelle loro camere.
Niccolò abbracciò da dietro Serena, ancora meravigliata per quella bellissima casa.
Poi le sussurrò all'orecchio
-Ti piace,piccola anima?-
-È tutto fantastico,Nic. Grazie!-
Il ragazzo sorrise,affondando poi il naso tra i capelli della ragazza e respirandone il dolce profumo.
Poi le sussurrò ancora
-Che dici? Lo proviamo pure noi 'sto letto?- e sorrise maliziosamente
Serena si girò verso il cantante, ridendo
-Niccolò,sei un pervertito-
Aveva ancora il sorriso sulle labbra,quando il moro la baciò. Le mise le mani tra i capelli e l'attirò ancora di più a sè. Si staccarono dopo un po',avevano entrambi il fiato corto.
-Hey,devi avvisare quando ti parte sta vena- provò a dire Serena,mentre cercava di recuperare fiato.
Niccolò sorrise, per poi rifiondarsi su quelle labbra. Avrebbe voluto baciarle all'infinito,sapeva che quando si sarebbero trovati in pubblico non avrebbero neppure potuto tenersi per mano, e questa cosa lo faceva impazzire. Sempre baciandola la trascinò sul letto, si poggiò sul suo corpo ma poi Serena ribaltò la situazione, mettendosi a cavalcioni sul cantante. Lui sorrise a quell'iniziativa,ma non smise di baciarla. Si sfilarono gli indumenti,rimanendo in intimo e Niccolò non poteva fare a meno che accarezzare quel corpo. Era perfetto. Sì mise a sedere, poggiando la schiena contro il letto,mise le mani sul sedere di Serena e premette la sua intimità contro la sua erezione. La ragazza si lasciò fuggire un gemito,mentre Niccolò era passato a baciarle il collo e sfilarle il reggiseno. Iniziò a stuzzicarle i capezzoli,mentre Serena gli sfilava i boxer. Niccolò ritornò alle sue labbra,baciandole come se fossero state l'appiglio per non affondare. Erano ossigeno, ne aveva bisogno. Fecero l'amore come se avessero bisogno di ritrovarsi. Erano stati separati per troppo tempo, entrambi avevano capito quanto l'altro era importante nella sua vita,nella sua quotidianità. Fecero l'amore come solo due persone innamorate possono farlo. Ma non se lo sarebbero detto. Non ancora.

Niccolò il mattino seguente decise di portare i suoi amici al lago, era poco distante dalla casa ed era il luogo in cui il moro,da bambino, si nascondeva quando voleva rimanere da solo.
Decisero di fare un piccolo pic nic, quindi prepararono tutto l'occorrente e partirono.
Camminando a piedi le coppie si erano sciolte, Niccolò e Adriano camminavano un po' più avanti e le ragazze rimasero un po' indietro.
-Allora? Come sta andando?- chiese Sara alla sua migliore amica.
-Per ora sembra andare tutto bene,Sà. Ma lo sai,ho paura che questa storia esca fuori. Non perché non voglia, ma non so se sarei in grado di gestirla- rispose Serena.
-Sei sempre stata una ragazza forte e determinata. Non farti bloccare dalla paura, non è solo a te che devi pensare. Sai,Adriano mi ha raccontato di quanto Niccolò è stato male in questo periodo in cui siete stati lontani. Non sottovalutare i suoi sentimenti,e nemmeno i tuoi. Niccolò è un caro ragazzo, ti proteggerà dalle cattiverie,come ha sempre fatto-
Serena annuí, la sua amica aveva ragione. Conosceva il cantante e sapeva che l'avrebbe protetta da qualsiasi malelingua. Alzò la testa,in quel momento Niccolò si girò a guardarla e si sorrisero. Poi ricominciarono a camminare e questa volta fu Adriano a parlare al suo migliore amico.
-Sempre più vicini state a diventà, eh Nic?-
-Si. Ma non vole che la nostra storia esca fuori,vole tempo- rispose Niccolò, sospirando.
-Prova a capirla. Nun c'è mai stata nel tuo mondo Nic, ha paura-
-Lo so,Adrià. Ma io nun cia faccio a tenerla vicino a me e nun abbracciarla. Lo sai,io me ne fotto de tutti. Ma lei no. E io sta cosa nun a tollero-
-A Nicco, nun puoi fa così però! Che poi c'ha ragione. Ve conoscete da manco tre mesi e già siete stati un mese senza parlarve. Nun fa sempre le cose de fretta. Goditela che quanno sta bolla scoppia nun c'avrete più privacy, lo sai-
Niccolò sospirò, ma annuí. Come sempre Adriano aveva ragione. Non voleva pressarla e farla sentire a disagio. Era ancora presto. E anche se lui moriva dalla voglia di urlare al mondo quanto felice era, capì che aspettare era la cosa più giusta da fare. Adesso doveva solo pensare a godersi la sua piccola anima,il resto poteva aspettare.

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