Niccolò scese dal palco. Il primo concerto finí, e come sempre sentiva il cuore a mille e l'adrenalina alle stelle. Era sudato, aveva caldo, la gola secca e si sentì distrutto. Ma ne era valsa la pensa,come ogni volta. Vedere tutti quegli occhi addosso che urlano il tuo nome,cantano le tue canzoni,ridono e piangono con te, è un qualcosa che non puoi spiegare se non lo vivi. Non avrebbe mai pensato di arrivare fin dove era arrivato, eppure era tutto reale. Abbracciò i suoi soliti amici, c'erano sempre a supportarlo, e come le aveva promosso,telefonò Serena.
-Hey Peter Pan!- esclamò la ragazza appena rispose.
-Ciao piccola anima- sussurrò il cantante. La sua voce era un toccasana, lo rilassò del tutto e gli fece spuntare un sorriso da innamorato folle sul volto.
-Allora? Com'è andata?-
-È tutto bellissimo. Ogni volta è come se fosse la prima. Ad un certo punto ho girato er microfono verso quella folla che cantava le mie canzoni. Serè,nun poi capì. Me so inginocchiato e ho pianto come un bimbo,mentre loro cantavano la canzone mia-
Sentì Serena sorridergli dall'altro lato del telefono.
-Te lo meriti,Nic. Hai lottato per arrivare lì dove sei adesso-
Niccolò annuí,anche se era consapevole che non avrebbe potuto vederlo. Serena aveva ragione, aveva combattuto per far si che la musica diventasse il suo lavoro. Aveva ricevuto troppe porte in faccia e troppe volte si era sentito dire "Le faremo sapere". Era il momento della sua rivincita. Della sua vittoria.
-Andremo a mangiare qualcosa io e i ragazzi. Quanto vorrei che tu fossi qui con me- le sussurò poi. Sentiva la sua mancanza, erano due giorni che non la vedeva ma gli sembrarono infiniti. Quelle braccia,quei baci,quegli occhi..erano tutto quello di cui aveva bisogno. E più le era lontano e più se ne rendeva conto. L'amava proprio tanto. Finalmente il suo cuore stava ricominciando a battere.
-Divertiti allora. Salutami tutti e fai il bravo- disse Serena
-Ti amo tanto,piccola anima-
-Anche io, Peter Pan. Ti amo tanto anche io-
Appena chiuse la telefonata ritornò dai suoi amici. Lo abbracciarono di nuovo. Adriano era troppo orgoglioso di Niccolò, c'era rimasto male in passato per tutti quei no ricevuti, ma adesso era lì. E si meritava tutto quel successo.
-Regà vado n'attimo in camerino. Il tempo de darmi na rinfrescata e annamo- disse il cantante. Aveva ancora la musica nelle orecchie,tutte quelle persone davanti agli occhi che cantavano insieme a lui. Aveva ancora quel sorriso sognante sul volto. Aprì la porta del camerino e gli si gelò il sangue.
-Che ce fai qui?- domandò, in tono freddo.
-Oh,mi accogli così?- Federica era seduta sul divanetto, aveva un vestitino bianco e i capelli legati in uno chignon perfetto. Era bella,come lo era sempre stata.
Si alzò e si avvicinò a Niccolò, e il cantante poté guardarle di nuovo quegli occhi celesti,sempre presenti nei suoi testi.
-Bravo,Nic. Come sempre- gli sussurrò,ad un palmo dal suo viso. Niccolò non riusciva a muoversi, e si maledisse perchè sapeva cosa avrebbe fatto Federica e lui non stava facendo nulla per impedirlo.
La bionda infatti si avvicinò sempre più al moro, gli poggiò una mano sul petto e l'altra sul suo viso. Niccolò continuò a rimanere immobile anche quando la bocca di Federica si poggiò sulla sua. Lui non se ne accorse,non poteva saperlo, ma qualcuno aveva già scattato alcune foto a quel bacio. Sì staccò di colpo,spingendola via.
-Ma che cazzo fai?- sbraitò.
-Ah sei sveglio? Fino a poco fa non sembrava- disse lei,guardandolo con aria di sfida.
-Esci da sto cazzo de camerino. Ma lo voi capì che nun t'appartengo più? Lo voi capì che sei solo un ricordo? Ok,forse er più doloroso, ma sempre un ricordo rimani. Io so innamorato, e non de te. Quindi adesso va via,Federí. Nun te voglio più vede!- disse queste parole con tutta la sincerità che poteva usare. Amava troppo Serena,non avrebbe mai permesso che il suo passato gli desse il tormento.
La bionda si avviò alla porta e prima di aprirla e andare via gli disse
-Buona vita,Nic- gli fece un sorriso di quelli che solo a pensarlo ti vengono i brividi e poi andò via.
Adriano nel vedere che Niccolò non li raggiungeva, s'incamminò verso il camerino. E fu proprio da quella porta che vide uscire Federica. Dovette far fronte a tutte le sue forze per non prenderla per un braccio e cacciarla via. "Che cazzo vole ancora questa?" pensò. A passo svelto raggiunse il suo migliore amico,lo trovo seduto sul divano con la testa tra le mani.
-Che voleva,Nic? Che è successo?- chiese Adriano,allarmato.
Niccolò alzò la testa,aveva gli occhi lucidi e il viso devastato.
-M'ha baciato,Adrià. E io nun ho fatto niente per evitarlo- disse, con voce roca.
-Ma porca troia! Ma vaffanculo!- urlò Adriano. Quella vipera non gli era mai piaciuta. E adesso che stava facendo del male a Niccolò,le piaceva sempre di meno. Non lo avrebbe mai lasciato in pace, non gli avrebbe mai permesso di avere una nuova vita. E questa cosa lo fece imbestialire.
-Ora tu te alzi e vieni con me- disse poi.
-Dove?- chiese Niccolò.
-Ah,Nicco ormai quello che è successo è successo. Voi sta qui a piagnerte addosso?-
-No,ma lo devo dire a Serena..non posso mentirle-
-È stato solo un bacio, senza senso. Giusto? Perché tu nun provi niente per quella vipera a tre teste,giusto?-
-Adrià che cazzo de domande fai? Lo sai che voglio solo Serena nella vita mia-
-Perfetto,nun le dí niente. Altrimenti a sto giro la perdi per sempre-
Niccolò ripensò alle parole di Adriano e ci pensò anche mentre stavano tutti seduti in un locale a festeggiare il concerto. Forse il suo migliore amico aveva ragione, Serena non lo avrebbe mai saputo. Perché dirle di quel bacio che per lui non aveva avuto alcun valore? Perché rovinare tutto? L'avrebbe data vinta a Federica e l'avrebbe persa per sempre. Prese un sorso di birra e pensò
"Perdonami,piccola anima. Ma sta volta a verità nun ta posso dí. Nun te voglio perde".
Non sapeva che Federica non aveva alcuna intenzione di tornare con lui,voleva solo aiutare quel suo amico a vendicarsi del cantante. Non sapeva che anche se lui non le avesse detto niente, l'indomani di quel bacio ne avrebbero parlato tutti. Il suo cuore stava per frantumarsi di nuovo,ma questo Niccolò non poteva saperlo.
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Come Peter Pan ~
FanfictionUna nuova vita. Una nuova città. Accanto la persona che amava, o almeno così cercava di convincersi Serena. Ma un paio di occhi scuri e un corpo un po' troppo tatuato, le diedero la spinta per guardare in faccia la realtà.