Cap 9

958 33 0
                                    

Serena raggiunse Sara,occupata a parlare con un ragazzo moro. Sembrava divertirsi dal modo in cui rideva e le dispiacque dover interrompere quel momento, ma era tardi. Doveva tornare a casa e soprattutto doveva pensare a tutto quello che era successo quella sera.
-Sara,scusami..possiamo andare adesso?- sussurrò all'orecchio dell'amica
-E va bene- salutò il moro con cui stava parlando, e lui le urlò un
-Hey,ci conto-.

-Ma chi era?-
-Carino vero? E anche molto simpatico. Mi sono davvero divertita. Ma tu invece? Com'è andata con Peter Pan?-
Serena rise sentendo il nomignolo con cui Sara aveva chiamato Niccolò
-Ho scoperto una cosa che mi ha scioccata e che mi farà pensare 100 volte prima di mettermi a cantare le sue canzoni mentre giro per casa!-
-Che cosa diavolo è successo, Sere?- le domandò con fin troppa curiosità l'amica
-Sai chi vive proprio di fronte casa mia?-
-OH CAZZO-
-Esatto. È la stessa cosa che ho pensato io!-
-Ma come? E tu me lo dici così? E sei ancora viva? Cioè tu due mesi fa stavi andando in tilt pensando al fatto che c'era una minima possibilità che ti avesse guardata, da un palco, con 64000 persone.. e adesso che c'hai parlato,scoprendo che è il tuo vicino di casa, tu ancora non sei svenuta????- disse tutto d'un fiato Sara
-Hey, ma ti calmi? Che dovrei fare?-
-Guardarti intorno e iniziare a notare le piccole cose che stanno accadendo nella tua vita-
-A cosa ti riferisci, Sara? Non puoi farti film. Su cosa poi? Sul NULLA-
-Lascia perdere,Sere-
Arrivarono sotto casa di Serena, le due si salutarono e la ragazza salì in casa.
-Ah,sei viva?!?-
Sobbalzò sentendo la voce di Giulio, non appena chiuse la porta
-Cazzo,Giulio. Mi fai morire così-
-Dove sei stata?-
-Te l'ho detto che andavo in un locale con..-
-DOVE CAZZO SEI STATA,SERENA? MA TI RENDI CONTO DELL'ORA? SONO LE 2, E TU RIENTRI IN CASA MIA DOPO CHE CHISSÀ CHE CAZZO HAI COMBINATO IN GIRO-
-Giulio! La finisci di urlare? Ma ti senti? Ma come puoi..- Giulio non la fece finire di parlare. Sbuffò e Serena arricciò il naso sentendo la puzza dell'alcool che arrivava dalla sua bocca. Non capì come, non capì quando ero successo, ma istintivamente si portò una mano alla guancia,come a massaggiare quella parte di pelle che sentiva bruciare dal dolore.
-Giulio..ma che cazzo fai?- Aveva gli occhi appannati per le lacrime che stavano scorrendo sul suo viso.
Corse in camera da letto e si chiuse a chiave, lanciandosi sul letto e piangendo fino a non avere più lacrime.

"STRONZO. TU SEI UN MALEDETTO STRONZO!", Niccolò aveva visto tutta la scena dalla sua solita finestra. Strinse le mani in due pugni, talmente forte che le nocche divennero bianche. Ebbe la voglia di spaccare ogni singola cosa che gli capitasse per le mani.
La vide poi rinchiudersi in camera, e ora osservava ancora una volta quella piccola anima sgretolarsi in quel maledetto letto.
"Perché lo fai? Perché non scappi?", le avrebbe voluto chiedere Niccolò. E si sorprese ancora una volta di quanto interesse stava dando ad una semplice ragazza che non conosceva affatto.
Si buttò sul divano, le dita a massaggiargli le tempie..
"Piccola anima, perché non scappi?", senza volerlo sì ritrovò a piangere, ripensando a quanto male quel mostro le stava facendo.

Come Peter Pan ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora