Beuxbatons Ad Hogwarts

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"Potrei decidere di staccarti le dita a morsi chissà"

"Dov'è finita la tua eleganza cugina cara?"
Sentì dire con un forte accento francese.

"Claire, perché non te ne torni a Marsiglia ?"

" Perché il mio posto è questo adesso, Calliope accettalo."

Lily sposto le lenzuola mettendosi seduta sul letto a squadrare le due ragazze che l'avevano svegliata.

"Cosa cavolo c'è da discutere alle 7:30 del mattino di Domenica?"
Disse semplicemente ancora mezza rimbambita.
Calliope stava discutendo con una ragazza dalla figura slanciata e i capelli rossi, ma di un rosso scuro quasi Bordeaux.

"Bonjour Miss, Io sono Claire Meyer, la cugina di quel imbecille di Calliope, piacere di conoscerti."
Disse con un eleganza che non aveva nulla a che fare con la frase pronunciata.
"Lily Lander, piacere mio, ti sei trasferita?"
"Oui, finirò qui la scuola, I miei genitori hanno pensato che sarebbe stato bello farmi venire qui, per fare più esperienza"
La riccia annuì distrattamente alzandosi per andare in bagno.
"Benvenuta" disse chiudendosi la porta alle spalle, non l'avrebbe calcolata più di tanto a meno che si rivelasse simpatica.
Ritornando in camera trovò Alike imperterrita nell'illustrazione del piano di studi di Hogwarts.
Quasi quasi si somigliavano.
"Buongiorno Lily, hai conosciuto Claire? La mia cuginetta preferita."
Disse Alike rivolgendosi alla ragazza dalle R mal pronunciate.
"La cuginetta preferita anche di Calliope vedo"
Disse sarcasticamente beccandosi un'occhiata omicida da parte della Sprout minore.
"Oh, non farci caso, crescerà , e tutta quell'impertinenza e insolenza svanirà, o almeno spero"
Disse la ragazza francese senza preoccuparsi di un eventuale reazione.
"Almeno io non sono una falsa, che cerca di infilarsi nell'alta società in maniere subdole"
Rispose Calliope.
"Calliope adesso basta! Fuori di qui"
Le urlò Alike.
La ragazza uscì fuori sicuramente più felice di quanto avrebbe dovuto.
" Mi dispiace Claire, ti prego di perdonarla, non so cosa le prende ultimamente è così strana"
Claire poggio una mano su quelle della cugina sorridendole in maniera rassicurante.
In un certo senso a Lily piaceva la sua sfrontatezza.
"Ho sentito che Silente ci ha convocati tutti alle 11:00 per darci un avviso"
Disse Alike per spezzare la tensione.
"Sì! Ho sentito di un certo ballo dedicato alla collaborazione tra Hogwarts e la Beauxbatons, che sarebbe la mia scuola"
Rispose Claire senza troppi giri di parole.
"Quindi non ci sei solo tu."
Osservò la ragazza dagli occhi smeraldini.
"No, siamo 15, ma tra le centinaia di studenti di Hogwarts saremo davvero pochi."
Annuirono distrattamente. Alle 11:00 in punto si trovavano all'ingresso della sala grande per aspettare il discorso di Silente c'era anche tutto il corpo docente compreso Piton che non appena notò Lily, non spostò gli occhi un attimo, Lily si sentiva per certi versi imbarazzata, ma anche protetta da quegli occhi ossidiana così belli, da sembrare il cielo notturno di Londra.
Il preside iniziò il suo discorso elencando una serie di cose vietate tra le quali gli alcolici e la partecipazione di esterni.
Data fissata per il 15 gennaio, mancava una settimana.

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"Ho scoperto di essere un occlumante"
Disse la strega rivolgendosi ad Hagrid.
"Magnifico! Ti stai già allenando? E come sta andando?"
Le chiese.
"Bene, molto bene" Mentì
Da quando aveva visto il ricordo di Liy, non si erano più visti per esercitarsi così pensò che sarebbe potuta andare da lui.
"Devo andare, grazie di tutto Hagrid"
Disse scattando in piedi e chiudendosi la porta dietro.
Sentì il mezzo-gigante borbottare qualcosa ma non se ne curò, correndo si diresse verso i sotterranei alla ricerca del professore di pozioni.
Arrivata sotto il ritratto di Salazar bussò 2 volte e la porta si aprì immediatamente lasciando la visuale ad un elfo domestico.
"Salve signorina, il padrone fa la doccia, ma se la signorina vuole può accomodarsi ad aspettare."
Disse l'elfo dagli occhi blu come il mare.
"Oh, non credo che Sia il caso"
Disse la ragazza un po' sconfitta, non aveva mai visto l'elfo prima d'ora.
" Se la signorina non vuole va bene ma a Vanilla farebbe molto piacere che la signorina entra, la signorina è gentile e Bella , mai nessuno viene a trovare il padrone."
Disse sorridendo lievemente.
"Vannila con chi diavolo parli?" una voce roca interruppe il logorroico discorso di Vanilla apparendo  dallo stipide della porta lasciando vedere il corpo nudo avvolto soltanto da un asciugamano in vita.
E che corpo.
Lily si bloccò a fissarlo incapace di distogliere lo sguardo.
"Cosa ti serve Lander"
La sua fù più un'affermazione che una domanda.
"Professore volevo chiederle quando avremmo ripreso l'allenamento per l'occlumanzia"
Il volto del mago si dipinse di preoccupazione e ammirazione.
"Sei coraggiosa Lander"
Osservò portando un braccio sopra la testa, lasciando visibile il bicipite massiccio.
Che caldo...
"accomodati, tra 2 minuti sarò da te. Vanilla prenditi cura della nostra ospite per favore" disse svanendo dietro una porta.
"A Vanilla piacerebbe sapere come si chiama li signorina, se alla signorina non dispiace."
"Mi chiamo Lily, puoi chiamarmi Lily." disse accarezzando la testa all'elfa
"La signorina Lily è molto dolce e gentile, cosa può fare Vanilla per la signorina Lily?"

"Ti prego Vanilla, chiamami solo Lily"

"Va bene Lily"

Un professor Piton ancora umidiccio fece capolino nella stanza rivolgendo un occhiata all'elfo domestico.
"Vanilla puoi andare"

"Vanilla spera di vedere Lily di nuovo, Lily è gentile e bella e dolce, a Vanilla piace Lily"

"Ho detto di andare"

"Si padrone Vanilla và, ciao Lily"

La ragazza ricambio il saluto con un sorriso che fù molto apprezzato dall'elfo e non solo...

"Pronta?"
Le chiese prima di posizionarsi di fronte a lei. La ragazza annuì convinta e in un attimo si ritrovò un mal di testa martellante.
Qualcosa cercava di scavare nella sua mente deformando la barriera che si incrinava, ma non crollava.
Piton continuava a cercare un punto debole per riuscire a rompere la barriera ma non ci riuscì e alla fine fù lei a buttarlo fuori dalla sua mente cadendo rovinosamente a terra.

Piton si precipitò preoccupato a prenderla prima che perdesse completamente i sensi.
La poggiò sul divano aspettando che riprendesse conoscenza, rimase fermo a guardarla in tutta la sua innocenza, era così bella e forte, che a volte sentiva di non meritare la presenza di quella ragazza nella sua vita.

𝑳𝒂 𝑺𝒕𝒓𝒆𝒈𝒂 𝑩𝒂𝒃𝒃𝒂𝒏𝒂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora