𝑳𝒂 𝑺𝒕𝒓𝒆𝒈𝒂 𝑩𝒂𝒃𝒃𝒂𝒏𝒂

La Promessa Più Pura

"Dove sei stata stanotte, ti ho sentita rientrare alle prime luci dell'alba!"
La rossa non la smettava più di torturarla, e lei cosa avrebbe dovuto rispondere? Sai sono stata a bere del Brandy dal pipistrello...
"Ho girato un po' per il castello, ho parlato con qualche quadro, poi sono tornato prima che sorgesse il sole, qual è il problema?"
Chiese strofinandosi gli occhi.
"Avresti dovuto avvisarmi, mi sono preoccupata Lily!!!"
Disse Alike sistemando la cravatta serpeverde.
"Cosa facciamo oggi? Pensavo di andare ad Hogsmade."
Disse la riccia tutt'un tratto ricordando fosse sabato.
"Sì mi piace come idea. Potrei farti assaggiare la burrobirra"
Annuì distrattamente ricordandosi dell'appuntamento con Piton, era nervosa all'idea di doversi fidare di lui, non si era mai fidata di nessuno, perché avrebbe dovuto farlo con lui? Lo conosceva da appena 4 mesi.
"andiamo a fare colazione prima?"
Chiese la rossa e lily annuì.
Dopo la colazione di diressero ad Hogsmade, passando una normale e tranquilla mattinata. Alle 16:00 si diresse da Piton come concordato, aprendo la porta lo trovò seduto sulla scrivania, il busto era avvolto da una splendida camicia di lino che risaltava il fisico robusto e giovane.
" Che intenzioni ha Lander? Vuole stare lì a fissarmi per tutto il pomeriggio?"
L'osservazione del mago la fece arrossire e sorridere delicatamente, il gesto non passò inosservato, il mago perse un battito, di sicuro la ragazza era oggettivamente molto bella.
" Dovrei insegnarti a proteggerti, sei un occlumante Lily sai cosa significa?"
Chiese arrotolando le maniche.
Inizia a fare caldo.
"Sì, ho letto qualcosa"
"Bene, non serve a molto, se non è allenata, puoi apparire come un diario aperto a un abile legiliments"
Prese in bicchiere portatendoselo delicatamente alle labbra.
"Dobbiamo rafforzare le tue barriere, si può fare solo allenandoti, io entrerò nella tua testa e tu dovrai cercare di sgomberare la mente e tenermi fuori, dovrai respingermi, è doloroso."
Le disse guardandola di sottecchi.
"bene, sono pronta"
In un attimo Lily sentì un dolore lancinante alla testa come se qualcuno stesse cercando di spaccargliela.

"Lauren! Ti ho vista! Ho vinto!"
La bambina dai capelli biondi le correva davanti.
"Petunia! Non vale devi toccarmi, adesso vado a chiamare Lily"

Quando il mago abbandonò la sua testa era sconvolto, quasi si sentiva di aver sbagliato, ma di sicuro meno della strega, che si era rannicchiata in un angolo e aveva iniziato a singhiozzare.
Il mago si diresse verso la ragazza la raccolse da terra e la appoggiò con delicatezza sul divano sistemandosi accanto.
"Shh, va tutto bene Lily, ci sono io qui con te"
La ragazza lo prese per un braccio stringendo forte al petto.
"Lei era tutto per me, è stata mia madre, mio padre, mia sorella, la mia migliore amica"
Il mago le poggiò una mano sulla testa accarezzando i piccoli riccioli ribelli.
"Per questo Lily, per riuscire a sentirla accanto. Sentire quel nome mi permette di percepirla quasi al mio fianco, la mia cuginetta Lily"
Piton era a dir poco sconvolto da ciò che aveva visto, lei, era cugina di Lily, Lily Evans, la sua Lily, non aveva mai saputo di una cugina ma si rese conto che effettivamente sapeva davvero poco della sua famiglia.
Avrebbe voluto piangere, ma non poteva, doveva essere forte, per quella ragazza, che in quei pochi mesi era riuscita a sollevarlo dai mille pensieri cupi che ormai lo avvolgevano da 4 anni.
Qualche volta le sembrava pure di poter vedere il sorriso innocente della sua amata lily in quella ragazza.
"Non ho mai avuto un buon rapporto con i miei genitori, non mi sono mai sentita parte della mia famiglia.
Solo Lily c'era per me."
Disse la strega  sospirando.
"e lei adesso non c'è più"
Piton la afferrò con forza, quasi con violenza e la strinse al suo petto lasciando che le lacrime gli bagnassero il petto, quegli occhi verdi iniettati di sangue potevano distruggere chiunque, ma si appoggiavano alla vita con delicatezza, nonostante il peso che portavano.
"Non preoccuparti Lily, ci sono io."
Era abbastanza scombussolato da ciò che aveva detto lui stesso, ma sentiva di doverla proteggere, sentiva di doverlo fare, perché lui per primo sapeva quanto male potesse fare la mancanza di quella chioma spumeggiante nella vita, per lui non c'era nulla da fare, era morto dentro, ma quella ragazza, non poteva permetterle di spegnersi.
"Dovrei andare"
Disse alla fine la ragazza sciogliendosi dall'abbraccio, quelle braccia le infondevano una grande sicurezza e stabilità.
"Grazie"
Disse alla fine scomparendo dietro la porta.
Il pozionista non era ancora in grado di riuscire a collegare le cose, era tutto una terribile coincidenza? Oppure uno dei piani strampalati di Silente?
Tolse la camicia andando a fare una doccia bollente, come a volersi grattare via dalla pelle la sensazione di aver sbagliato a non dire nulla.
Si stava affezionando.
Si stava affezionando ai suoi modi naturali, al suo trattarlo come se fosse una persona degna.
Non l'aveva mai guardato con occhi disgustati, come facevano tutti, per lei non era solo un mangiamorte o il pipistrello dei sotterranei, per lei era il professor Piton.
La sua sfrontatezza, il suo sfidarlo senza temere una lavata di testa.
Perché lei era così maledettamente intelligente da non temere ciò che non riusciva a capire.
La ammirava per questo.

~~~~~~

Lily tornò in camera e non ne uscì per il resto del pomeriggio.
Quella affermazione di Piton l'aveva sconvolta ma sollevata all'istante
Non preoccuparti Lily, ci sono io
Ma ci sarebbe stato davvero? O si sentiva solo obbligato a prendersi cura di una ragazza in lacrime.
Chissà se lei per lui aveva lo stesso valore che lui aveva per lei.
Perché di sicuro lui era importante.
Ma queste erano risposte che solo il tempo avrebbe potuto dare, non aveva fretta, aleggiava sulle sue emozioni assaporando ogni piccolo straccio felicità, non aveva fretta, perché tutto sarebbe naturalmente andato nel modo giusto, non è detto che sia il migliore, non è detto che sarebbe stato perfetto, ma sarebbe stato reale, e guidato dai sentimenti più puri.