La Magia Di Chopin

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Aveva inviato tante lettere, tantissime, man mano che le lettere aumentavano il buonumore nel scriverle diminuiva.
Solo Moon e sua sorella Joan erano solite risponderle.
Il resto della famiglia l'aveva dimenticata, non era mai stata la figlia/sorella perfetta. Ma può essere l'amore così egoista? Così egoista da fregarsene del tempo, dei gesti delle sensazioni per lasciare spazio solo alla perfezione?
Ma la perfezione esiste? E se la perfezione non esiste come fa ad esistere l'amore?
Sempre che si tratti d'amore, ma quello non era amore, era ipocrisia.
Il natale l'aveva passato da Moon, non le avevano nemmeno chiesto se le andasse di tornare a casa, solo Joan.
Adesso stava scartando la Lettera della sorella minore.

"Ciao Lily!
Mi manchi tantissimo la tua mancanza a casa si sente, ora che non ci sei più mi annoio sempre tantissimo anche se prima abitavi con Moon riuscivamo comunque a sentirci più spesso...
La mamma è sempre meno comprensiva nei miei confronti, molto spesso non riesce a capire il limite delle cose, non riesce a rispettare la mia opinione, a volte vorrei scappare.
Ma d'altro canto le cose a scuola vanno molto bene. Ho fatto nuove amicizie quest'anno è arrivata una nuova ragazza in classe, si chiama Layla, è molto simpatica e sai un paio di giorni fa mi ha detto che sono la sua migliore amica! Sono così felice, a 11 anni finalmente ho incontrato la mia migliore amica! Spero che anche tu riesca a trovare lì qualcuno che riesca a volerti bene.
- Tua Joan
PS: Cheril la tua adorata nipotina ha detto il tuo nome" *

Una lacrima rigò il volto di Lily, si sentiva un po' in colpa per aver abbandonato la sua sorellina.
Ma era molto felice per lei,
Prima della morte di Lily non erano molto legate, era un normale rapporto tra sorelle, ma poi si sono unirono moltissimo, per certi versi Lily era più la mamma di Joan di quanto lo fosse Jeanine, che era anche sua madre.
Mamma
Le faceva strano, ma in fondo non le era mai importato più di tanto per sé stessa, era preoccupata per Joan, Phill era cresciuto si era sposato e aveva una magnifica bambina, Cheril, e lei aveva detto il suo nome.
Lily si alzò dal letto sorridendo e stracciando la lettera stringendola al petto come se stesse abbracciando la sorella.

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"Il primo periodo d'Oro della Magia è chiamato quel lasso di tempo che va dal 1400 c.a al 1700 e viene chiamato in questo modo per la grande prosperità e ricchezza della Comunità magica e per il gran numero delle invenzioni in ogni campo delle Arti Magiche, che non ha visto eguali in nessun altro periodo storico della Magia. Superata l'età medioevale il Mondo dei Maghi conobbe un periodo di relativa tranquillità: grazie soprattutto alle Organizzazioni come il Consiglio dei Maghi in Gran Bretagna, le persecuzioni dei Babbani si attenuarono, complice anche lo smodato interesse per la cultura e la maggiore apertura mentale che ne seguì dopo il Medioevo . Provvidenziale fù la creazione di riserve protette all'interno delle quali cominciarono a essere indirizzate le Creature magiche, seppure con qualche difficoltà."°
Piton continuava a spiegare storia della magia da un po' e l'attenzione della strega era calata drasticamente.

" Come sta Vanilla? "
Chiese la strega interrompendolo, sul viso del mago si costruì un espressione a dir poco infuriata e Lily sorrise arrossendo.

"Signorina Lander, le sembra il caso, io le spiego la lezione e lei mi chiede del mio elfo?"
Lily arrossì teneramente guardando il mago di sottecchi.
Quando lo guardava in quel modo le sembrava di vedere Lily dopo che aveva fatto una marachella.

In quel breve periodo si era creato un rapporto leggermente più amichevole, per carità non osavano chiacchierare tra loro, però qualche momento di leggerezza era sempre ben accetto.

Il mago le sorrise.
"Vanilla vieni qua"
Un un secondo l'elfo si materializzò in mezzo alla stanza.
"Come può Vanilla aiutare il padrone? Oh ciao Lily Vanilla è molto contenta di vederti"
Disse l'elfo dai grandi occhi color oceano.

"Lily voleva sapere come stavi Vanilla"
Disse il mago con un tono che la strega non aveva mai sentito, quasi divertito.

" Vanilla sta molto bene Lily, soprattutto perché Lily ha chiamato Vanilla per sapere come sta , Vanilla è contenta e Lily come sta? "

"Molto bene Vanilla, mi fa piacere vederti."
Rispose la strega.

"Padrone Vanilla crede che il padrone deve invitare Lily al ballo, Lily è così gentile e bella e dolce"

"Bene Vanilla puoi andare"
Disse il mago a disagio.

"Vanilla và, però il padrone invita Lily"

"Vanilla!" la rimproverò il mago

" Va bene Vanilla va. Ciao Lily, Vanilla ti vuole bene, Lily è amica di Vanilla"

"Ti voglio bene anch'io."
L'elfo si smaterializzo e nella stanza regnò il silenzio.

"Professore non deve sentirsi obbligato o a disagio per quello che ha detto Vanilla"
Gli disse alzando un angolo della bocca.

E questo che significa? Vuole che la inviti? E se non fosse così?
Ma se non dicessi niente le farei credere che non mi importa nulla di lei...

Dalla bocca del mago uscì un suono gutturale che non sapeva di nulla.
La strega inarcò un sopracciglio, sbottò in una risata fragorosa che fece arrossire il mago che rimase a fissarla per un tempo indeterminato, i loro occhi si incastrarono quasi come a completarsi, quelli di lui, neri come la morte, quelli di lei, verdi come la speranza.

"Non posso Lily"
Disse infine facendosi serio, gli duoleva dirlo, nonostante avessero quasi la stessa età lui rimaneva un suo insegnante e lei la sua studentessa.

"Capisco, non sa ballare..."
Disse stuzzicandolo, mentre si mordeva il labbro.

"Ma come ti permetti insolente di una ragazzina?! Certo che so ballare!"
La strega iniziò a ridere ancora più fragorosamente, il mago si alzo e girò dall'altro lato dell'enorme scrivania. Prese per mano la ragazza tirandola in piedi prese l'altra mano e gliela  fece poggiare sulla sua spalla, in seguito mise la sua dietro la schiena della ragazza, che riusciva a coprirne buona parte con la sua grandezza, non si sarebbe mai azzardato a muovere la mano più giù sfociando nella volgarità, lei era un fiore, e io fiori devono essere trattati con delicatezza.
Lei lo guardava negli occhi e lui non riusciva a distogliere lo sguardo, il suo calore gli pervadeva tutto il corpo, fino a riscaldare l'anima gelida del mago.
Sposto un attimo la mano dalla schiena della giovane, con un colpo di bacchetta nell'aria iniziò ad alleggiare una melodia classica

"Chopin? Professore mi stupisce"

"Nocturne  op. 9: no. 1 in B"
Prese la ragazza e iniziò a farla volteggiare per tutta la stanza con fermezza e agilità guidandola nei movimenti, poggiò la testa sul petto del mago che perse un battito, continuarono a ballare, come se tutto svanisse, restavano solo loro due i loro respiri, il battito di lui contro l'orecchio di lei, la mano di lui sul fianco di lei, quando la musica terminò rimasero fermi a guardarsi negli occhi, il mago abbassò la testa facendo scontrare i loro nasi, respirò il suo respiro beandosene, come se quel respiro gli servisse per vivere, la baciò con delicatezza, come se avesse paura di romperla, le passava una mano tra i ricci ribelli e lei gli accarezzava la guancia disegnando cerchi immaginari sulla mascella sporgente, il suo pomo d'adamo andava su e giù apprifondì il bacio chiedendole il permesso picchiettando la lingua sui suoi denti.

"Vanilla lo sapeva che al Padrone Lily piace, Lily è così gentile bella e dolce"

I due si sta staccarono come fulminati e Vanilla si smaterializzò nuovamente.

Si sorrisserò, si allontanarono ma le Menti di entrambi viaggiavano Ancora sulle note di Chopin, che erano state le note di quel bacio.

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*La mancanza di punteggiatura nella lettera è una cosa voluta
° La fonte della spiegazione è di mhwiki.altervista.org

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