Il coraggio all'angolo di Spinner's End

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Severus bussò una volta soltanto, così piano che sembrava sperasse che nessuno arrivasse alla porta.
Si sentì un rumore di passi veloci e la porta si aprì cigolando, rivelando la figura di una donna di mezza età, che somigliava in maniera sconvolgente al pozionista.
Alla vista del figlio Eileen iniziò a piangere in preda all'emozione, abbracciò "il suo bambino" scalcolando completamente la presenza di Lily, non se n'era proprio resa conto, sembrò spaventarsi notando gli smeraldi della ragazza scrutarla.
"Mamma, lei è Lily, la mia ragazza"
Gli occhi di Eileen vennero attraversati da una luce furba potette rivivere il momento in cui il mago portò la Evans per la prima volta a casa.
"Lily, che nome meraviglioso... Sono entusiasta di fare la tua conoscenza"
Disse prendendole una mano tra le sue.
Si scostò lasciando passare i giovani su una poltrona era presente anche il padre di Severus.
"Lui è..." iniziò non riuscendo a completare la frase cerco conforto negli occhi della ragazza
"Mio marito cara, Tobias vieni ad accogliere la nostra ospite"
Eileen sapeva bene quanto pesasse a Severus doverlo chiamare padre.
Quell'uomo che non aveva mai fatto nulla di buono, per lui, o per sua madre.
Tobias si Alzò dalla poltrona avvicinandosi a Lily, al pozionista di era rivoltato lo stomaco.
"Io sono Tobias, suo padre"
Disse lanciando un occhiata schifata al figlio.
La ragazza non si sforzò di sorridere piuttosto guardò l'uomo con cipiglio.
"Dimmi allora, cosa porta una ragazza così bella a stare con un ritardato?"
Disse accarezzando il volto della giovane che si ritrasse immediatamente.
"Tobias! Comportati decentemente!"
Lo riprese Eileen.
Intanto a Severus ribolliva il sangue, la vena del collo si era gonfiata e le nocche strette al bancone erano diventate biancastre.
"Senti cara, ti va di accompagnarmi?"
Chiese Eileen trascinando fuori Severus.
Prese a braccetto la giovane e cominciò.
"Quindi da dove vieni?"
Chiese sorridente, era una donna sicuramente troppo forte, per un uomo così piccolo.
"Vengo da Londra, ma ho vissuto a lungo ad Alfriston, sulle coste del sud"
La donna continuava a sorridere facendo vergognare le grosse occhiaie sotto aiu suoi occhi.
"Conosco Alfriston, prima di sposarmi andavo sempre lì d'estate a godermi i tramonti sulla scogliera. Chi sono i tuoi genitori?"

"Jeanine ed Alan Lander"
La donna sembrò rifletterci un po'su come a volersi ricordare di qualcuno.

" Somigli molto ad una persona che conoscevo, credevo fossi sua figlia, mi sbagliavo."
Era così evidente la loro somiglianza?

"Chi è questa persona?"
Chiese cercando di indagare.
Eileen era una donna troppo intelligente per non rendersi conto della strana domanda posta dalla ragazza.

"Druella Rosier adesso Black, sapevo che fosse sposata e avesse tre figlie, pensavo tu fossi una di loro"
Disse, a Lily saltò all'occhio la specificazione del cognome da nubile della donna.
Che fosse sua zia?

"Quindi cara, chi sono i tuoi genitori?"
Come faceva a saperlo?
"Lily tu sai che cosa sono, lo sei anche tu e sei un occlumante, mi hai esposto i tuoi pensieri come se volessi consiglio."
Ed era vero la giovane aveva bisogno di un conforto materno e Eileen fin da subito le aveva trasmesso tranquillità e sicurezza.
Sua madre adottiva non le parlava più.

"Mia madre è Vinda Rosier, mio padre Orion Black, sono la loro figlia illegittima, l'ho scoperto da poco più di un mese"

La donna non sembrò scomporsi, rimase a passeggiare con il suo sorriso stanco.

"Scommetto che sia stato impegno di Walburga informarti"
Disse Eileen continuando a camminare.

"Sì"

"Bene, non credere che quella donna sia tanto diversa da tua madre, lei come suo marito segue certe linee di pensiero, non vuole proteggerti, è tua madre che vuole. Per consumare la sua vendetta"

"Come fa ad esserne certa?"
Chiese la ragazza fermandosi di colpo.

"Conosco quelle persone, conosco i loro scopi e so che ti avrebbe lasciata nell'inconsapevolezza se non le fossi servita per i suoi scopi."
La ragazza annuì puntando lo sguardo sull'asfalto umido.

"Lily, io sono dalla tua parte, non faccio più parte del mondo magico perché mi sono rifiutata di compiere certe scelte, perché ho sposato chi amavo e non chi mi avrebbe garantito ricchezza e di mantenere la famiglia purosangue."

Adesso perché le stava dicendo questo?

" Mi fido signora Piton "

" Chiamami Eileen Tesoro."

~~~~~~~~

Erano tornate in casa poco dopo, Eileen le aveva raccontato qualcosa a proposito della sua vita e qualche curiosità di quando Severus era solo un bambino.
Adesso si trovavano in cucina, Lily guardava la donna cucinare con attenzione.
Severus stava seduto su una sedia del tavolo a fissare in malo modo il padre che dormiva ubriaco sulla poltrona.
La ragazza gli posò una mano sulla spalla.
"Mamma Sai perché siamo qui"
La donna annuì, si assicurò che il marito stesse dormendo poi sposto la libreria rivelando un piccolo corridoio, salì al piano superiore tornando indietro con in mano un piccolo pensatoio.

Il mago guardò Lily.
Portò la bacchetta alla tempia lasciando che un piccolo filino argenteo si tuffasse nell'acqua del piccolo contenitore.
La ragazza immerse il viso

Severus si trovava nascosto dentro la corteccia di un albero a studiare qualcosa su un libro vecchio e rovinato.
"mostro! Vieni qui! Lo dirò alla mamma! Sei un mostro!"
Le urla arrivarono alle orecchie del bambino, sentì dei passi uscendo dall'albero vide una bambina dai capelli rossi correre verso la sua direzione.
Si fermò a guardarlo, lui raccolse un filo d'erba facendolo volare fino alla bambina con delicatezza, sembrava una farfalla...
Gli sorrise.
"È solo invidiosa perché lei è una persona qualunque, tu sei speciale"
Disse lui.
"Sei cattivo Severus"

"Grifondoro!"
Urlò il cappello
La bambina dai capelli rossi si accomodò al suo tavolo passando sotto gli occhi di Severus contenta.

La ragazza uscì senza riuscire a proferire parola.
Era scioccata, tutto quello che aveva visto, che avrebbe dovuto saper prima.
Fissò gli smeraldi sul viso trafelato del mago aspettando una qualsiasi spiegazione.
"Lei era la mia migliore amica, è stata la persona più importante della mia vita."
Una lacrima abbandonò gli occhi del mago.
"perdonami,Lily non volevo procurarti ulteriori sofferenze, dopo che si trasferì a Londra non l'ho più vista."
La ragazza non rispose con grande sorpresa si avvicinò al mago circondandola in un abbraccio forte come se avesse voluto tenere tutti i pezzi insieme.
E lo stava facendo, lei non lo stava abbandonando, lei lo stava rassicurando, nonostante tutto.

𝑳𝒂 𝑺𝒕𝒓𝒆𝒈𝒂 𝑩𝒂𝒃𝒃𝒂𝒏𝒂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora