Tra Fantasia E Realtà

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Arrivata davanti alla porta dell'ufficio bussò 2 volte, qualche lacrima continuava a bagnarle il volto, ma non era quello il problema.
"Lily cosa ci fai qui?"
La ragazza alzò il viso guardando il professore negli occhi che sembrarono scurirsi.
"Dobbiamo allenarci professore"
"Lily cosa è successo?"
Piton intuì le intenzioni della giovane e si fece spazio tra i suoi pensieri.
"Sono figlia di un codardo e di una criminale"
Disse la ragazza nascondendo il volto tra le mani, la voce spezzata arrivava al mago come una pugnalata al petto.
"Questo non significa nulla Lily."
Disse stringendola tra le braccia.
"Lui mi aveva chiamata Victoria."
"Per me sei e sarai sempre Lily, non importa chi sono i tuoi genitori, tu sei e rimarrai Lily."
Disse accarezzandole i capelli.
"La mela non cade mai lontano dall'albero Professore"
Disse alzando gli occhi

"A questo punto credo che potresti chiamarmi Severus, quello è solo un modo di dire, non va applicato alla realtà"

Intanto Severus pensava ai due fratelli Regulus e Sirius.
Di Sirius non gli importava, ma di Regulus sì, erano stati amici per lungo tempo.
Sapeva già di sua sorella?

" Ho paura Severus, tutto questo è troppo "
Disse la ragazza togliendosi alcuni capelli appiccicati sulla fronte.
"Lily, ti ho già detto una volta che io ci sono e non scherzavo, sai grazie a te riesco a sorridere naturalmente, credo di poter essere sereno di nuovo."
Sorrise al viso paonazzo della ragazza, le asciugò le gote arrossate e la strinse come se potesse scappare via.
Lei sorrise, sentir dire a Piton una cosa del genere non capitava di certo a tutti, e lei era lì con lui, a godersi quei momenti sinceri, in cui la maschera del mago sembrava frantumarsi sotto gli smeraldi attenti della ragazza.

"Anch'io" rispose semplicemente.
Le labbra sottili del mago si posarono delicatamente sulla fronte di Lily.

~~~~~~~~~

"Calliope mi fido ciecamente di te, ma non voglio che si sappia nulla."
La rossa annuì, si era rivelata una buona amica.
Posò la tazza sul comodino aspettando una qualsiasi interazione da parte di Lily.
Lei, la sfacciata e indisponente Calliope, non sapeva cosa dire, aveva paura di poter ferire la sua migliore amica, non si era mai trovata in situazioni simili, ed erano momenti in cui le parole dovevano essere pesate e le emozioni prese con le pinze.
"Vuoi parlarne?"
Chiese cercando di distogliere gli occhi dell'amica dal soffitto che si ostinava a fissare da quanto erano tornate dal pranzo.
Scosse la testa e tornò a fissare il vuoto.

"Lauren! Guarda che ti ho portato"
Disse Lily porgendo una busta alla cuginetta minore.
"Guarda Lily, le immagini si muovono!"
Disse la bambina sgranando gli occhi verdi.
"Buon decimo compleanno Lauren, troverai tanti bei giochi all'interno, potrai addirittura fare un test di smistamento!"
Disse sorridendo.
Lauren girò qualche pagina finché non trovò quella del cappello parlante, si muoveva e recitava filastrocche.
"Ciao giovane strega, se la tua casata vuoi sapere, dovrai avere sensazioni sincere, poggia l'indice qui"
La bambina lo fece.
"Grifondoro!"
Urlò il cappello.
"Come te Lily!"
La cugina maggiore strinse Lauren al petto.
"Come me..."

Calliope si sdraiò accanto a Lily abbracciandola.
"Andrà tutto bene Lily, prenditi il tempo che ti serve, non avere paura del chiedere aiuto, non vergognarti di doverti sfogare, io ti ascolterò"
Lily sorrise alla rossa.
"lo so Calli, grazie."
R

imasero in silenzio per un lungo lasso di tempo poi fù la riccia a prendere parola.

"Quando è nata mia sorella Joan la mia famiglia si è trasferita a Londra, è stato in quel momento che mia cugina è diventata davvero importante per me, ricordo che dopo ogni litigata con mia madre scappavo da lei, mi accoglieva sempre e mi diceva che ero forte e che sarei riuscita a liberarmi di tutta quella sofferenza.
Mi diceva di amarli perché comunque erano i miei genitori, mi avevano donato la vita, ma adesso so che non è così, loro sono solo estranei, mio padre è morto e mia madre si nasconde chissà dove, chi è la mia famiglia Calli? "
Chiese la ragazza con gli occhi lucidi.

" la famiglia va oltre i legami di sangue, perché non scrivi a questa tua cugina, credo che saprebbe aiutarti"
Rispose la rossa.

"Lei non c'è più."

"Mi dispiace"

"Devo andare alla Gringott domani, vorrei che tu venissi con me"
La rossa annuì in segno di consenso.

"Non avere fretta Lily"
Le disse in fine.

La ragazza rise, in una risata davvero raccapricciante, era nascosto tutto il rammarico del suo corpo.

"Strano il tempo, 6 mesi fa pensavo che Hogwarts fosse solo una storiella per bambini, e adesso mi ritrovo dentro fino al collo, pensavo pure di essere figlia dei miei genitori, ma non è così, in soli sei mesi ho scoperto la mia vita, Quella che mi è sempre appartenuta, e non so nemmeno se ho il coraggio e la forza di affrontare il tutto "

" Ce la farai Lily io credo in te e nella tua forza, so che non ti arrenderai, non è prestabilito che il cambiamento sia qualcosa di negativo "

Lily le sorrise, non poteva Ringraziarla in nessun altro modo.

𝑳𝒂 𝑺𝒕𝒓𝒆𝒈𝒂 𝑩𝒂𝒃𝒃𝒂𝒏𝒂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora