𝑳𝒂 𝑺𝒕𝒓𝒆𝒈𝒂 𝑩𝒂𝒃𝒃𝒂𝒏𝒂

L'inganno Del Bosco

Alike danzava per la camera canticchiando.
Tutti erano intenti a preparare le valigie, mancavano quattro giorni agli esami.
Nonostante ne mancassero 9 per lasciare Hogwarts nessuno avrebbe avuto voglia di passare quel tempo prezioso a impacchettare la propria roba.

"Lily, sei stata da Calliope ieri ?"
Chiese la ragazza fermandosi.

"Sì, la dimetteranno tra due giorni, Poppy vuole essere sicura che l'osso si sia ristabilito al 100%"
La rossa annuì.

"Lily, sai, se non dovessi ottenere la cattedra, potresti venire a Marsiglia con noi, lì le cose funzionano diversamente, potresti trovare un impiego interessante..."
Disse sedendosi sul letto dalle trapunte verdi.

"lo so Alike, grazie... Adesso se non ti dispiace vorrei andare a trovare Calliope."

"vuoi che ti accompagni?"

"non preoccuparti"

La riccia chinò il capo uscendo dal dormitorio, passò dalla sala comune, si fermò a fissare il ritratto di Salazar sul caminetto.
Guardò le poltrone, voleva imprimersi il più possibile ogni piccola vibrazione che quella stanza emanava.

Uscì dalla camera a passo spedito, non aveva ancora parlato con Severus.
Non sapeva come avrebbe reagito, una parte di lei avrebbe voluto abbracciarlo e ringraziarlo, un'altra voleva urlargli contro che non avrebbe dovuto.

Ma cos'era lei? Era davvero forte come cercava di far credere? O era solo una rosa in cerca di protezione.

No, non cercava protezione, era orgogliosa ed era più probabile che gli  tirasse un pugno al posto di ammettere la sua vulnerabilità.

Giro l'angolo trovandosi sul corridoio dell'infermieria, sentì delle voci sussurrate.

"lo so, non fingere"

"non fingere cosa! Non mi importun-"

Lily poggiò lo sguardo sull'amica, Piton era chinato su di lei e la baciava.

Sentì la rabbia montargli il petto, un senso di calore le pervase ogni singolo nervo, sentiva di poter scoppiare.
Non lo fece, strinse i pugni lungo i fianchi e osservò la scena.

"Mi rendo conto Severus delle tue grandi capacità di Stronzo meschino e vigliacco e tu Calliope... Vergognati"

Uscì dal castello le lacrime le annebiavano la vista, come era riuscita ad essere così stupida?
Si era data, anima e corpo, ed era stata tradita.

Lacrime roventi iniziarono a scendere copiose sul volto rosso di rabbia.

Corse all'interno della foresta, nello stesso punto in cui aveva Visto sua madre, si accasciò al terreno, respirò a pieni polmoni l'odore degli aghi di pino, tutto sapeva di lui, di quella storia proibita.

Qualcosa si avvicinò, scattò in piedi, mise la mano nella fondina non trovando la bacchetta, boccheggiò inciampando sulle radici di un cipresso.

"Op, attenzione Lily, non vorrei che tu... Ti faccia male"
La donna scoppiò in una risata fragorosa, riccioli ribelli le ricade amo sul volto, la bocca aperta lasciava vedere i denti cariati.

dietro di lei comparsero 3 uomini incappucciati, da dietro di lei ne arrivarono altri 2.
Era circondata.

"Dammi la chiave"
Disse la donna avvicinandosi.
La testa era china ma cgli occhi la guardavano come un animale guarda la sua preda.

"No"

"Sei solo una stupida ragazzina! È bastata un semplice pozione polisucco per ingannarti, tralasciando le preferenze sessuali della tua amica.
Hai così poca fiducia in lui? In te stessa? Nelle tue emozioni?
Se solo ti pentissi... L'oscuro ti perdonerebbe, avresti un posto al suo fianco, ricchezza, potere, dammi la chiave da brava "
La strega vestita di nero le girò attorno, con un ché di famelico.

" Dov'è? Dammi. La. Chiave. "
Urlò, scostò i capelli dal collo della ragazza, ne respirò l'odore, passò la lingua ruvida sulla pelle candida, in fine la morse, il sangue scorreva sul collo.

"Passerai sul mio cadavere"
Rispose Lily tirandole un pugno, un fiotto di sangue uscì dalla bocca di Bellatrix mischiato a singhiozzi e colpi di tosse.

"Bene, portatela qui"
Due uomini sollevano una massa addormentata portandola davanti alla  ragazza.

"Joan! Cosa le avete fatto!"

Due mani si strinsero attorno alle sue braccia trascinandola indietro

"La chiave Lily, dammela." faceva i capricci come una bambina e questo sconcertò la giovane strega.

"No, No, No."
Urlò.

"Cosa volete da me, cos'è questa chiave"
Fu più un affermazione che una vera e propria domanda.
Un venticello leggerò soffiò tra le fronde rivelando il profumo dell'erba bagnate che si mischiava al sangue.

"crucio "

Un dolore infernale la pervase, si abbandono, sentiva la vita scorrere via dalle sue vene, la forza scappare dal suo corpo.

"Non ti ha insegnato la mamma che la bocca si tiene chiusa? Ah-ah"
Disse saltellando Bellatrix.

"Ops scusami, dimenticavo che tua madre non era altro che una donnaccia assetata di potere"
Rise sguiatamente facendo eco nel bosco.

Prese il viso della ragazza tra due mani lo girò a destra poi a sinistra.

"Sei così bella che quasi mi dispiace rovinare questo viso così perfetto... Troppo perfetto."
La lama la sfreggiò disegnando una linea dall'orecchio all'apertura delle labbra.
Una lacrima bagnò il taglio che iniziò a sanguinare.

"adesso ricordi dov'è?" fece il labruccio.

Lily sputò a terra sui piedi della mangiamorte, si allontanò da lei e si avvicinò alla sorella.

"È nel fiore degli anni...
Così giovane con il mondo in mano."
Sospirò.

"non ha colpa, non sarà uccisa per qualcosa che ha fatto, ma qualcosa che hai fatto"

Lily strinse gli occhi cercando di mettere a fuoco la situazione.

Non aveva la bacchetta, non era molto forte fisicamente, combattere corpo a corpo non l'avrebbe portata de nessuna parte.

Sentì un rumore di rami spezzarsi, un centauro comparse da dietro la quercia, puntò Bellatrix, la travolse, uno degli uomini che le teneva le braccia scappò in soccorso della strega.
Lily approfittò del vantaggio per staccarsi dalla pietra.

Si Guardò intorno, i pugni e la perdita di sangue le facevano girare la testa, non aveva idea da dove dovesse scappare.

Un Occamy si levò dalla bacchetta di uno degli uomini incappucciati...
"Severus..."
Sussurrò impercettibilmente, con le lacrime agli occhi seguì la figura argentea Scappando da loro, Scappando da lui, che doveva essere la sua protezione.