CAPITOLO 44

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"Ciao"
"Ciao"fu questo il freddo saluto fra Colt e Pocho la mattina del giorno dopo. Entrambi si erano presentati presto all' entrata dell'allenamento per cercare di evitare l'altro. Peccato che avessero pensato la stessa cosa. Piano piano arrivarono molti brawler, molti si chiedevano perché quel giorno Pocho e Colt non si stessero parlando. Qualcuno voleva quasi chiedere ma poi desisteva per paura di essere scortese. Shelly arrivò tra gli ultimi, per evitare di incontrare Colt e Pocho che sicuramente l'avrebbero messa in mezzo nel loro litigio. Fortunatamente erano i tre gruppi diversi di allenamento. La mattinata passò abbastanza in fretta, quel giorno ad allenare i tiratori c'era Bo e l'allenamento fu molto più tranquillo. Molti chiesero a Colt cosa fosse successo tra lui e Pocho, ma lui si limitò negare tutto dicendo che quel giorno semplicemente non avevno avuto voglia di parlare. Ovviamente mentiva, da un lato avrebbe voluto subito riappacificarsi con il suo amico, ma il suo lato, quello testardo, gli imponeva di aspettare che il suo amico gli chiedesse scusa. Gli stessi pensieri ridondavano anche la mente di Pocho. Shelly invece pensava a trovare un modo per riappacificarli, ci era riuscita varie volte, ma quella era più difficile, non erano mai andati così oltre.
Pensò a lungo, venne richiamata più volte da Rosa, infatti non era concentrata sull'allenamento. Poi le venne un illuminazione. Ma certo avrebbe funzionato per forza. Infatti durante la pausa di mezzogiorno andò, prima da Colt e poi da Pocho, a dirli che di venire in cima alla collina verso le 6 di pomeriggio. Lei in realtà non sarebbe andata, e avrebbe fatto incontrare loro due, li avrebbe fatto trovare una loro foto scattata 14 anni prima. Shelly l'aveva scattata prima di partire per quel lungo viaggio che li aveva portati fin dove adesso. Nella foto erano raffigurati Colt e Pocho ancora ragazzini. Il sombrero di Pocho ancora troppo largo li cadeva sugli occhi non facendogli vedere praticamente nulla, nonostante quello aveva il solito sorriso che da sempre lo contraddistingueva. Anche Colt sorrideva tenendo un braccio avvinghiato sulle spalle del giovane scheletro. Shelly se la era conservata per tutti quegli anni, per un momento come quello. Se la era sempre tenuta in tasca. Appena finì l'allenamento Shelly corse sulla collina ad adagiare la preziosa reliquia. Quel giorno fortunatamente non soffiava un filo di vento, e quell'immagine sarebbe rimasta incollata al terreno. Appena finita di posizionare Shelly si affrettó a riscendere senza farsi vedere. Come previsto alle 6 in punto Colt e Pocho si ritrovarono insieme sul punto più alto del villaggio.
"Lascia perdere, ho gia capito, è solo uno stupido trucco usato da Shelly per farci riappacificare" disse Pocho con aria seccata, per poi riavviarsi verso il sentiero che gli avrebbe riportati al villaggio. Anche Colt si avviò per riscendere. Era tardo autunno, il sole ormai calava presto. E fu così che Pocho e Colt si ritovarono nel buio più pesto. "Ehm, da quanto è che stiamo camminando?"
"Credo circa un ora"
"Non me la ricordavo così lunga la strada"
"Tu credi?" Rispose innervosito Pocho. "Mi sa che stiamo girando intorno" disse poi adagiandosi su una roccia"
Dei rumori si levarono da un cespuglio dietro di loro.
"Ehm hai sentito?"
"Si"
"Dici che dovremo andare a controllare?"
"Si, ma prima vai te"
"nono prima vai te"
Colt si avvicinò per primo verso la fonte del rumore. Spostò un ramo di un albero, e capì subito cosa era che aveva causato il rumore. Il suo cuore smise di battere e si immobilizzo. Poco dopo anche Pocho vide. C'era una figura famigliare seduta a terra tenendosi il volto con le mani, nonstante il buio i due brawliani la riconobbero subito. Era Bibi.

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