Dormiva ancora quando Clara la fece risorgere dal suo sonno, ancora paludata dalle bende vischiose dei sogni. La chiamò, pronunciò il suo nome con una voce insaponata d'un umore indefinibile, malinconico, lieve, timoroso, come una carezza fatta su un corpo tumefatto, con il terrore che sia troppo dolorosa per chi la riceve. Con mano tremula, pettinò una manciata di boccoli accanto al viso. Lara aprì lievemente gli occhi, ancora roridi di sogni, pullulanti di vibrazioni primitive. Guardò la madre, contrariata. Perché la strappava via dai sogni? Perché la costringeva a svegliarsi? E cos'era quella bastarda espressione che vedeva appiccicata sul suo volto come un insetto schifoso? Tristezza? Paura? Terrore? Cos'era? Lara si drizzò sul letto, bevendo tutto il turbamento che fuoriusciva dagli occhi della madre.
"Mamma, che è successo?"
"Tesoro, cerca di stare calma."
Perché doveva stare calma? Perché aveva risposto alla sua domanda con un'esortazione così sciocca e assurda? Cosa c'era dentro quegli occhi? Cosa nascondeva la madre dietro quella stupida frase? Lara cominciò ad agitarsi, non le piaceva l'attesa, non le piaceva l'espressione di Clara, non le piaceva il modo in cui l'aveva svegliata, non le piaceva quella stupida esortazione. Agitazione, paura, cuore in fiamme, follia. Cosa stava succedendo?
"Giovanni ..."
La voce tremolante di Clara era un suono irritante che inquinava l'aria, emettendo vibrazioni stridule e logoranti.
"Giovanni ..."
Lara era un coagulo di nervi bloccati nel gelo del terrore, gli occhi sbarrati, la bocca aperta su un vuoto terrifico e un fiotto di emozioni maleducate che si cristallizzavano nel petto, gelando il sangue, inghiottendo il respiro. Paura, terrore, dolore graffiante, rifiuto, desiderio delirante di fermare il tempo per sempre.
"Giovanni è morto."
.........
Spazio Autrice
Non ho mai inserito la mia voce tra le pagine, non amo spezzare la storia, sporcandola con i miei rigurgiti. Oggi lo voglio fare. In questo breve capitolo che mi fa tremare il cuore. Quando scrivo sono interamente immersa nella storia, nel bene e nel male, nel piacere e nel dolore. Mi sembra di sentirla addosso la morte. Chi dei lettori conosce la sensazione mi può capire. Si chiude un capitolo della vita di Lara nel modo più terribile. Tuttavia, la morte non può essere tomba dei sogni. Ci trafigge, ci sconfigge, in un certo senso ci uccide, ma non ha il potere di strapparci dal cuore la speranza della risurrezione. L'anima che risorge dalle sue ceneri è ciò che tenterò di descrivere nei prossimi capitoli. La croce è terribile e straziante ma non dobbiamo mai dimenticare che è sempre una sistemazione provvisoria ... grazie a chi è arrivato fin qui e a chi vorrà proseguire con me e con Lara verso la vita nuova... <3
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More Selvatiche
ЧиклитUn, due, tre stella... Eccomi, tento di fermarmi, come una statua di carne e sangue, davanti alle vostre menti voraci, torbide, ambigue. Niente di strano, anche la mia è inzaccherata di non detti, mezze verità, bugie mascherate di veridicità. La mia...