La luce soffusa della lampada di sale rosa avvolgeva il corpo disteso di Lara in un'aura di torpore lieve, donandogli un'inconsistenza che aveva lo stesso sapore vago dei sogni abbozzati sulle soglie del mattino dalla mente fradicia di irrealtà. I boccoli, odorosi di aria umida e di camomilla, erano sparsi sul cuscino bianco e lo sguardo era affogato dentro una pagina della Bibbia. Aveva deciso che l'avrebbe letta senza seguire un filo logico. Di giorno in giorno, avrebbe aperto una pagina a caso e, quella sera, le era capitato un passo del libro di Quèlet. Ora lo stava rileggendo, per l'ennesima volta, ad alta voce, ascoltando le parole risuonare dentro il suo cuore.
"Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo, c'è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare quel che si è piantato. Un tempo per uccidere e un tempo per curare, un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per fare lutto e un tempo per danzare. Un tempo per gettare i sassi e un tempo per raccoglierli, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci. Un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per conservare e un tempo per buttare via. Un tempo per strappare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare. Un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace. Che guadagno ha chi si dà da fare con fatica?"
Lesse lentamente, assaporando ogni più breve suono, ogni singola frase, perdendosi dentro i punti e inciampando nelle virgole. Quando leggeva, non lo faceva mai con distrazione, percorreva le parole con calma, inondandole di consapevolezza. Si fermò sulla criptica domanda, chiuse la Bibbia rossa, la posò sul comodino, affondò gli occhi dentro di sé e strinse i grani profumati della coroncina tra le mani. Frugò nel suo cuore, trovò il ricordo sanguigno di Don Antonio.
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ChickLitUn, due, tre stella... Eccomi, tento di fermarmi, come una statua di carne e sangue, davanti alle vostre menti voraci, torbide, ambigue. Niente di strano, anche la mia è inzaccherata di non detti, mezze verità, bugie mascherate di veridicità. La mia...