Milano giugno 2014
-Allora ti alzi?- mi dice Niall
-mmh- dico
-sei sempre la solita pigrona.- dice e lo sento sedersi sul letto
-adesso mi alzo.- giro il volto verso di lui sorridendogli e lui si abbassa verso di me lasciandomi un leggero bacio sulle labbra
-oggi abbiamo tante cose da fare.- dice alzandosi di nuovo dal letto e porgendomi la mano. La rifiuto girandomi dall'altra parte del letto e alzandomi. Mentre Niall chiama il servizio in camera io vado in bagno a farmi una doccia.Mi spoglio entro in doccia, l'acqua calda scorre sul tutto il mio corpo. Sento Niall parlare da fuori la porta anche se non capisco con chi e cosa stia dicendo.
Dopo una ventina di minuti, esco dalla doccia e mi avvolgo nell'accappatoio dell'hotel. Oggi i ragazzi hanno le prove per il primo concerto qui a milano e sarò lì a vederli. Stasera invece andrò a casa, è da un po' che non vedo i miei genitori e mi mancano un casino.Mi siedo al tavolo con Niall ed inizio ad addentare la brioche all'albicocca mentre lui beve il suo caffè.
-oggi vengo alle prove con voi.- gli dico iniziando a bere la mia spremuta
-ok-
-mentre stasera torno a casa, mi dispiace ma dovrai dormire da solo. Tornerò domani-
-Tranquilla, è giusto che vai dalla tua famiglia.- mi sorride lasciandomi un bacio sulle labbra.
-sei così carino, oggi-
-tu invece sei bellissima.-Le prove sono andate benissimo come sempre, fuori dallo stadio si sentivano le urla delle fan erano davvero tante!
-vorrei tanto venire con te, piccola. Ma non farei in tempo a tornare-
-non preoccuparti andremo un altro giorno.- Gli sorrido
-ti amo- mi dice
-ti amo anche io, Niall.- mi lascia un dolce bacio sulle labbra. Saluto lui e Paul e scendo dalla macchina. Vado verso la biglietteria della stazione e faccio un biglietto. Riesco a prendere il treno subito. Salgo e cerco un posto. Mentre sono di ritorno a casa, mi viene in mente il modo in cui io e Niall ci siamo conosciuti. E' successo tutto a causa di un incidente. Tre anni fa, due giorni dopo il mio primo viaggio a Londra, forse per colpa mia che non ho guardato la strada o forse per colpa sua che andava veloce, mi ha tirata sotto. Non ricordo nient'altro, ricordo solo di aver sentito un clacson suonare e poi mi sono svegliata in ospedale, appena avevo aperto gli occhi, mi ero girata e l'avevo trovato lì, seduto su una sedia con gli occhi spenti e l'aria preoccupata. Pensavo di essermi immaginata tutto, che io lo stavo solo sognando invece appena mi ha vista, tipo si è alzato e mi è venuto vicino e mi ha preso la mano nella sua scusandosi, mi avrà chiesto scusa almeno cento volte e mi ricordo di essermi messa a ridere, lui mi ha chiesto perchè ridevo e io gli ho risposto che era così carino, ma che stavo bene e che non doveva preoccuparsi. Gli avevo chiesto perchè era lì e mi ha detto che se ero su quel letto d'ospedale era solamente colpa sua che non ha frenato in tempo. Mi avevano tenuto in ospedale una settimana e lui tutti i giorni era venuto a trovarmi. Era una bella cosa, quale altra star avrebbe fatto quello che ha fatto lui? Altri sarebbero stati lì nemmeno un giorno, forse avrebbero lasciato soldi e basta, come se non fosse mai sucesso nulla.
invece Niall, è andanto a cambiarmi i biglietti aereo, mentre io parlavo con i miei dicendogli quello che era successo e che dovevo rimanere qui. Loro erano preoccupati ma gli avevo spiegato che ero in ottime mani. Aveva anche pagato il mio hotel e mi aveva ospitato a casa sua. Veramente una cosa da tutti i giorni. Quando ero a casa sua, ero stata benissimo, mi aveva trattata benissimo e si era preso cura di me. Gli avevo detto che ero italiana, che ero qui per una vacanza e che ero loro fan. Mi aveva fatto conoscere i ragazzi e avevano cantato anche qualche canzone per me. Quando era il momento di tornare in Italia, lui non voleva che io me ne andassi, ma ci eravamo promessi di rivederci e di sentirci, ci eravamo scambiati i numeri e mi aveva anche avvisato che lo cambiava spesso visto che le fan lo scoprivano e che quindi mi avrebbe avvisato quando cabiava numero.
-Allora ci vediamo, Alessandra- mi disse
-puoi chiamarmi Ale, Niall.-
-va bene, allora spero di vederti presto, Ale.- mi salutò lasciandomi un bacio sulla guancia e poi andai verso l'entrata dell'aereoporto.
C'era poco da dire, io ero innamorata di lui, ma di certo un ragazzo come lui non si sarebbe mai innamorato di una come me. Non sono la bella ragazza magra, bionda occhi azzurri. Sono un ragazza con qualche chilo in più, capelli castani e occhi castani.Sono sempre stata insultata dalla prima elementare fino alla terza liceo, volevo arrendermi, volevo far vincere gli insulti invece mi sono fermata a pensare e ho detto: magari in un futuro troverò qualcuno che mi apprezzerà e potrò darla vinta a tutti quelli che mi hanno insultato. E poi sono comparsi loro, è comparso Niall, quell'angelo e da lì ho capito che loro sarebbero stati la mia vittoria.
Poi io e Niall eravamo quasi ogni giorno in contatto, mi faceva stare bene, io avevo ultimato gli studi mentre lui cantava in giro per il mondo. Ero fiera di lui, era diventato il mio migliore amico anche se speravo sempre in qualcosa di più. Così, sono andata a Londra quando lui era in pausa, siamo stati un mese insieme, insieme anche ai ragazzi. Siamo usciti insieme per londra varie volte e già c'erano rumors su di noi, ma ogni volta Niall li smentiva su twitter, dovevo rassegnarmi, io e lui non saremmo mai stati insieme. Saremmo stati solo migliori amici. Invece, quando io dovevo ripartire per l'Italia e lui per l'America, eravamo chiusi insieme ai ragazzi in una stanza privata e lì mi ha detto che mi amava, mi ha detto che mi ha sempre amata e che voleva stare insieme a me, sempre se io volevo. Come potevo dirgli di no? Io lo amavo e lui lo stesso. Il nostro primo bacio c'è stato mentre chiamavano il mio volo. Adesso stiamo insieme da due anni e non posso che non essere felice, accanto all'amore della mia vita.
STAI LEGGENDO
Nialle | Niall Horan
FanfictionQuella città tanto sognata che richiudeva tutta la sua felicità. Sperava di riuscire ad incontrare Niall, il suo amore proibito, o uno dei ragazzi in quel poco tempo che soggiornava a Londra. Quel giorno, quello del compleanno di Alessandra, la sua...