Harry si sveglia ancora tra le braccia di Louis. Per circa una settimana non hanno fatto altro che sgattaiolare l'uno nella camera dell'altro tutte le notti e passare le giornate sdraiati in piscina o in spiaggia a prendere il sole. Harry è uscito un paio di volte con Liam, non senza sorbirsi gli sbuffi di Louis, che non era contrario alla cosa per davvero, ci mancherebbe, voleva giusto fare un po' di sceneggiate, allo stesso modo però il castano si è visto qualche volta con Zayn, sia per non destare troppi sospetti, sia perché Harry pensava fosse giusto così. Per il resto non hanno fatto molto se non baciarsi in ogni momento che avevano a disposizione.
"Mh Lou" mugola il riccio sentendo la sua presa forte sulla vita e la sua gamba che gli pesa sul bacino "spostati" borbotta agitandosi per quanto riesce. Involontariamente, così facendo porta il suo sedere a strusciarsi sull'intimità dell'altro, che scatta in avanti per poi portarsi sopra di lui velocemente, infilandosi tra le sue gambe e posando le braccia ai lati della sua testa per reggersi "vuoi davvero che mi sposti?" sogghigna passando poi a baciare e mordere il suo collo.
"Mh si" ridacchia Harry, ancora ad occhi chiusi, sentendo in realtà una scarica di brividi ovunque, Louis lo guarda con una scintilla negli occhi iniziando a muoversi lentamente sopra di lui "sicuro?" sussurra sentendo già qualche gemito da parte sua.
"Lou" ansima "fermati, papà e Kirsten sono già svegli"
Louis ridacchia senza però fermarsi "e tu non sai proprio essere silenzioso, non è vero piccolo?" gli bacia dolcemente la punta del naso, poi la morde e con uno scatto sposta le mani dai lati della sua testa e le fa scivolare verso il basso, fino all'elastico dei boxer che solleva leggermente per poi lasciarlo andare.
"Toglili" ordina Harry facendolo ridere, "ma come? Non avevi detto di fermarmi?" facendo però come gli è stato detto scoprendo l'intimità del più piccolo, lasciandolo così completamente nudo e a sua disposizione.
"Harry" la voce di suo padre arriva dal corridoio e i due si guardano con gli occhi sbarrati, il riccio si tira indietro con i fianchi e scatta a sedere, non facendo altro che avvicinare di più la sua intimità al viso dell'altro che ghigna guardandolo, gli occhi che brillano di malizia mentre gli afferra le cosce con le mani per aprirle di più.
"Si?" chiede rivolto all'uomo lanciando un'occhiataccia al ragazzo con la testa tra le sue gambe, cerca di mettergli le mani sulla testa per farlo spostare, ma Louis gliele afferra entrambe in una presa stretta mentre con le labbra inizia a lambirgli la pelle dello stomaco, inizia a baciare e leccare quanta più pelle possibile soffermandosi sul punto di giuntura tra l'inguine e la gamba.
Arriva fino all'interno coscia, dove la pelle bianca e delicata si arrossa per il leggero strato di barba, facendo ansimare il più piccolo."Lou" sussurra buttando indietro la testa quando risale fino alla sua apertura, allargandogli le natiche "smet-ah-smettila" cerca di farlo ragionare mentre inizia a cospargere di baci la sua fessura.
"Harry sei sveglio?" chiede di nuovo suo padre ormai vicino alla porta, che per fortuna è chiusa a chiave.
"S-si" cerca di usare un tono fermo, ma nel frattempo apre di più le gambe per fare più spazio al castano sotto di lui, che gli afferra l'interno delle ginocchia per fargliele piegare mentre lo stuzzica con lingua penetrando il primo anello di muscoli.
"Volevo sapere se ti va di fare un giro con noi questo pomeriggio?"
Louis continua a leccare profondamente - Dio quanto è bravo a farlo - mentre porta una mano a stimolargli l'erezione e Harry si morde forte una mano per non urlare "mh" gli si girano gli occhi solo al pensiero che lo sta esplorando e assaggiando in un punto così intimo, poi prende un respiro e "s-si certo" riesce solo a dire.
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Driving Down The 101 | L.S.
FanfictionDalla storia: Il problema è che quella estate, ovvero quei tre mesi di cazzeggio assoluto post-esami in cui avrebbe potuto svagarsi con gli amici, passare le serate vagando tra i pub londinesi, andarsene al mare nel sud dell'Inghilterra o, per dirne...