Up All Night

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"Amore" lo chiama Harry, è mezzo sdraiato a pancia in giù con le braccia appoggiate al petto di Louis, che giocherella in silenzio con i suoi capelli cercando di intrecciarglieli, sono ancora sdraiati tra i cuscini in salotto e fuori la tempesta non accenna a smettere.

"Dimmi" sorride il castano.

Il più piccolo assume all'improvviso un'espressione furba, come se avesse appena avuto un'idea, e scatta in piedi, suscitando una reazione indispettita dell'altro che "ehi ehi dove vai?" chiede mentre fa vagare lo sguardo sul suo corpo nudo.

"Arrivo subito" replica e corre al piano di sopra, tornando pochi minuti dopo con la macchina fotografica in mano "voglio fare delle foto" dice allegramente stendendosi di nuovo accanto al liscio.

"Dai amore, ho la faccia stravolta" ridacchia facendogli spazio tra le gambe, ma Harry non si arrende, si posiziona con il viso nella sua direzione, avvicina la macchina fotografica al viso e si prepara a scattare.

"Sei bellissimo" sussurra mentre preme sul pulsante più di una volta, da diverse angolazioni.

Louis ride per poi iniziare a fare delle facce buffe, facendo ridere anche il riccio, "dammi qua ora" gliela toglie dalle mani e inizia a scattare a sua volta "dovresti fare il modello" commenta mentre lo fa posizionare tra le coperte, mordendosi il labbro.

"Ma smettila" replica Harry sorridendo e proprio in quel momento Louis scatta, catturando sulla pellicola il luminoso sorriso del più piccolo.

"Voglio stare sveglio tutta la notte" decide riposizionandosi tra le gambe del liscio.

"Tutta la notte? E cosa pensi di fare per tutta la notte?" Louis lo prende per la vita e lo porta più vicino.

"Oh be" sorride furbo, si volta e lo bacia posizionando le mani sulle spalle per tenersi su.

"Mh" il più grande fa scorrere le mani lungo tutto il suo busto, stringendo forte all'altezza dei fianchi per spingerselo contro.

"In realtà volevo solo parlare con te" ridacchia allontanandosi leggermente da Louis, che emette un mugolio insoddisfatto e "parlare?" borbotta e gli morde la pelle nivea e candida del collo "e di cosa vuoi parlare?" chiede sbuffando, il suo respiro caldo lo fa rabbrividire. Nel frattempo le sue mani sono scese sul sedere del riccio, la carne morbida e bianca stretta tra le sue dita.

"Mi è difficile parlare se tu mi tieni le mani sul culo" lo riprende Harry ridendo senza fiato "guarda che mi rivesto" lo ammonisce poi.

"Non ci pensare nemmeno" replica scandalizzato "d'accordo, cercherò di trattenermi" acconsente poi facendo scivolare le mani più in su verso la schiena.

Harry si riposiziona in modo da stare un po' più comodo e si copre meglio con la coperta, la tempesta ha fatto scendere la temperatura di parecchio anche in casa, poi si morde il labbro "volevo parlare di te".

"Di me?" gli fa eco Louis confuso "non c'è nulla da dire"

"Si" riprende "volevo parlare di quello che vuoi fare. Intendo, se non ti piace economia, cosa vorresti fare? Non per forza l'università" spiega torturandosi le dita, ha paura di una reazione nervosa da parte dell'altro "anche in generale, tipo un lavoro o, uhm, altro" si impappina.

Louis sbuffa leggermente "amore, è bello che tu pensi a me" sorride facendo scorrere i suoi capelli tra le dita "ma non preoccuparti troppo, usa la tua testolina per altre cose, per raggiungere i tuoi obiettivi..."

"Lo faccio" ribatte "ma penso anche a te, voglio che tu sia felice" ammette "te l'ho detto, potrei sopportare di stare lontano da te per un po' sapendo che stai facendo qualcosa per te, qualcosa che ti piace"

Driving Down The 101 | L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora