"Cosa vuol dire che devi andare?" Harry è in ginocchio sul letto e si sta infilando il maglione, mentre Louis è già in piedi a frugare nell'armadio alla ricerca di un qualsiasi indumento.
"Vuol dire che devo andare" replica velocemente senza voltarsi.
Già bè, grazie.
"Si, ma dove? Cos'è successo?" il più piccolo non si arrende, vuole sapere cosa sta succedendo e perchè il castano è scattato subito alla chiamata di Zayn, credeva avesse detto che non voleva più vederlo.
"Harry" sbuffa l'altro, ormai vestito con un paio di jeans neri e una felpa dello stesso colore "ti spiego dopo d'accordo?" dice già sulla porta della camera.
Harry scatta in piedi e gli si para davanti "col cazzo Louis" sbotta "mi hai detto che non volevi avere più niente a che fare con lui, ti chiama e corri?" gli mette le mani sulle spalle e lo guarda minaccioso, come per chiarire il concetto che non lo farà andare via così facilmente.
"È una situazione complicata.." prova l'altro, in evidente difficoltà.
"Dimmi velocemente come stanno le cose, oppure non esci di qua" mette in chiaro senza mollare la presa.
"Ok, d'accordo, te lo dico" si passa una mano sul viso "so quello che ho detto su di lui e non ho cambiato idea, ma devo dargli una mano in questo momento, poi tornerà tutto come ora"
"Si, ma cosa è successo?" chiede di nuovo il riccio.
"L'hanno arrestato" dice infine e Harry spalanca gli occhi "che cosa?" urla "perchè?"
"Mi ha chiamato dalla centrale, mi ha spiegato velocemente, comunque gli hanno trovato della droga e l'hanno portato dentro, non voleva chiamarmi, ma alla fine l'ha fatto perchè non sapeva chi altro chiamare" snocciola rapidamente.
"E perchè avrebbe chiamato te? E cosa dovresti andare a fare?" Harry è confuso e onestamente non è particolarmente propenso a lasciarlo andare.
"Non è la prima volta che succede, risolverà tutto l'avvocato di suo padre senza che lui lo sappia, ma qualcuno deve pagargli la cauzione" spiega con lo sguardo basso.
"E dovresti farlo tu?" crede davvero che sia una follia.
"Non può certo chiamare i suoi, Haz ti dico che è già successo, devo solo andare là e pagare, poi lo porto a casa e torno...senti" gli prende il volto tra le mani "nonostante tutto lo conosco da una vita e ci siamo già trovati in situazioni del genere, non posso lasciarlo là, lo capisci?" lo guarda negli occhi con aria quasi disperata "questo non significa che le cose con lui siano sistemate, affatto"
"S-si ok" balbetta Harry confuso "ma saranno un sacco di soldi..."
"Poi me li restituisce, non ti preoccupare di questo", il riccio non ha idea di quanto possa costare pagare una cauzione del genere, ma saranno sicuramente un mucchio di soldi, e insomma, lui non la prenderebbe con così tanta leggerezza, ma è evidente che la pensano in modo diverso.
"Va bene" accetta alla fine, non può impedirgli di farlo nonostante tutto "chiamami quando hai finito però, ok?" gli dice mordendosi il labbro.
"Certo, stai tranquillo" Louis gli lascia un bacio dolce sulle labbra poi sorride e scende al piano di sotto, Harry sente che accende la moto e parte.
Resta qualche minuto in piedi sulla soglia della porta a fissare il vuoto, poi sbuffa e decide di sistemare un po' la casa per tenersi occupato, cambia le lenzuola e lava i piatti, alla fine si butta sul divano e accende la televisione, ma nulla sembra essere di suo gradimento. Sbuffa di nuovo e decide di chiamare Liam per chiedergli se gli va di passare da lui, precisando che gli spiegherà meglio poi.
STAI LEGGENDO
Driving Down The 101 | L.S.
FanfictionDalla storia: Il problema è che quella estate, ovvero quei tre mesi di cazzeggio assoluto post-esami in cui avrebbe potuto svagarsi con gli amici, passare le serate vagando tra i pub londinesi, andarsene al mare nel sud dell'Inghilterra o, per dirne...